L’indagine svolta mira a creare un sentiero analitico e dialogico sui temi in comune che possedevano i due letterati, indagando il rapporto esistente con il metodo analitico riguardo il fare storia e il fare letteratura, analizzando e raffrontando i nuclei dei problemi centrali presentì nella loro produzione, la storia, la fede, la giustizia. Due grandi concezioni della storia: la grande storia, narrata con metodologia epistemica erudita dallo scrittore lombardo, e la narrazione storica, che ha origine da una metodologia tipica della storia municipalistica, dello studioso palazzolese. L’ ipotetico dialogo, nasce tramite le analisi delle opere e le radici illuministiche dei due scrittori. Per ambedue gli scrittori, i lumi vengono analizzati attraverso il binomio fede e ragione, lontani dal positivismo che diviene oggetto di critica nell’opera di Zocco. Zocco scriverà “Sulle conseguenze religiose etiche sociali dei tre sistemi di filosofia, il materialismo, il razionalismo e il panteismo”, sui tre sistemi, elaborando una serie di riflessioni che culmineranno nella diade Ragione e Rivelazione, intesa come Fede.
Un altro tema che collega i due personaggi è quello della giustizia: Nicolò, in “Fondamenti e limiti del diritto di punire”, analizza le due branche di diritto penale e giuridico, ripercorrendo le idee di Romagnosi e Rosseau, notando la mancanza della concezione morale della fede che permea tutto, mentre Alessandro in “Storia della Colonna infame” tende a rappresentare una raccolta di banalità del male, in cui sono contenute tutte le iniquità umane, tortura, pubblico ludibrio, delazione, bisogno di dare vita a un colpevole in modo tale da creare una catarsi liberatoria della città dal morbo che la affliggeva. Manzoni si sente molto vicino empaticamente alle vittime, osserva che, quando l’uomo ha dimenticato il senso della giustizia allontanandosi da Dio, avvengono questi orrori. Il presente lavoro non può certamente essere esaustivo, tanta è la complessità manzoniana e tanti sentieri devono ancora essere scoperti in Zocco, ma vuol, con molta umiltà, tracciare un piccolo solco di ricerca che consentirà di proseguire nello studio comparativo dei due autori.