
Le modalità di trasmissione
Il batterio della legionella pneumophila ha il suo habitat nell’acqua e negli ambienti umidi dove si registrano temperature tra i 25°C e i 55°C e pH con valori tra 5,5 e 8,1, condizione ottimale nel quale prolifera (e riuscendo comunque a sopravvivere a temperature inferiori), pertanto è tipico della stagione estiva; dalle sorgenti naturali e artificiali arriva alle condotte cittadine e si può depositare ovunque trovi condizione di stagnazione, incrostazioni, biofilm e amebe.
La trasmissione avviene tramite inalazione e può dare vita alla cosiddetta febbre di Pontiac, che si risolve spontaneamente in pochi giorni, o per l’appunto la legionellosi, quadro clinico più grave che può portare anche a complicanze cardiache, neurologiche e gastrointestinali, ed essere anche letale. I soggetti più predisposti sono i fumatori, gli affetti da immunodeficienza, gli aventi patologie cronico-degenerative e in generale quelli in età avanzata; si registra inoltre una predisposizione per il sesso maschile.
Legionella: il ruolo del calcare
Generalmente quando si parla di acque dure e formazioni di calcare si è soliti non dare un’accezione troppo negativa a questo fenomeno, in quanto, a meno di patologie particolari, di per sé non rappresenta una seria minaccia per la salute. Non sempre invece si parla a sufficienza (perché forse cosa poco nota) del fatto che i depositi di calcare che si formano nella rete idrica possano favorire la diffusione della legionella: le incrostazioni di calcio e magnesio infatti diventano un utile riparo per il batterio dai trattamenti di disinfezione, vanificando dunque le misure preventive e/o di bonifica. Ad oggi dunque una difesa completa e più sicura da questo batterio deve prevedere anche l’installazione di addolcitori per il trattamento delle acque dure.
Come difendersi dalla legionella: ionizzazione rame-argento
Vi sono differenti tecniche in commercio atte a trattare il batterio della legionella, ognuna con vari gradi di efficacia e durata nel tempo, tra le quali vi sono lo shock termico, il biossido di cloro, l’iperclorazione, i raggi ultravioletti e le monoclorammine. Una delle tecniche per la quale si può constatare una maggiore efficacia è quella della ionizzazione rame-argento, ovvero un processo di disinfezione che avviene tramite l’uso di microparticelle di rame e argento, due antisettici naturali, che vengono disciolte in acqua in parti per bilione, un valore che non altera minimamente le condizioni di potabilità dell’acqua ma sufficiente per disintegrare il batterio. Ed è per questo che aziende come Enki Water srl propongono sistemi antilegionella certificati NSF e approvati da Kiwa, CTGB, WHO ed ECHA che sfruttano questa tecnica offrendo solo vantaggi: a partire da aspetti quali la rapida installazione e il non utilizzo di prodotti chimici, dimostrano piena efficacia su acqua calda, efficacia su acqua fredda e a vari livelli di pH; garantiscono un’efficienza prolungata e un rapido abbattimento della legionella, con una copertura fino a 5 settimane (contro le 48 ore di un prodotto chimico ossidante) senza corrodere le tubature e soprattutto senza alcun rischio per la vostra salute.