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Kaki&Me: hybrid-shop, fucina di idee, canale di espressione. Una fabbrica di buone idee.

Da un’idea di Claudia Mencarelli, giovanissima imprenditrice anconetana, nel 2010 viene inaugurato l’e-commerce di abbigliamento Kakifashion.com ma negli anni si evolve in qualcosa di più. Alla vendita online viene affiancata quella diretta, nel 2012, con l’apertura del primo punto vendita a Chiaravalle (AN), per poter far dialogare in una lingua comune la vendita diretta in negozio con quella in rete. 

Claudia ha un’idea fissa in mente: “Il futuro sarà on-line ma a vincere saranno i negozi che riusciranno a mantenere un contatto umano con il cliente.  Il concetto di retail va rivoluzionato ma non dobbiamo perdere la componente umana.” Il punto vendita a cui pensa è ibrido, racchiude la facilità di utenza di un e-commerce, la scelta di un grande store ma anche l’esperienza di acquisto e la qualità del servizio che solo un piccolo negozio può offrire. Il primo negozio, 65 mq di passione e carattere, è infatti un ambiente caldo dal gusto retró e un pò underground ma è presente on-line già da anni. Il locale è un vecchio piccolo magazzino abbandonato che viene ristrutturato con l’intento di trasformare il “vecchio” in “vissuto”.

Negli anni il locale, l’arredamento, il gusto e i brand proposti si evolvono e si trasformano. Il team si allarga e la piccola azienda, in costante crescita, investe in nuove funzionalità nel portale on-line e nella comunicazione, soprattutto social. Marketing, pubblicità, comunicazione e social-selling diventano caratteristiche fondamentali del progetto, tanto quanto la scelta dei capi proposti e la ricerca del prodotto.

In pochi anni si moltiplica il seguito di follower nei principali canali social (oggi circa 80.000) sia a livello locale che nazionale.  Nel 2016 viene effettuato un restyling del progetto e-commerce e nasce Kakiandme.com, affiancato ad un blog: Kakiandme.blog.

Anche per la vendita al pubblico diretta però, un contenitore più grande e adatto alle nuove esigenze, diventa una necessità.  Il 25 Febbraio 2017 il punto vendita si trasferisce e inaugura Kaki&Me in un locale che comprende non più solo spazio vendita ma anche un bar (perché tra la prova di un vestito e l’altro, un caffè è sempre gradito), uno studio fotografico in cui vengono realizzati gli shooting per il materiale interno all’azienda ma anche disponibile al pubblico o come spazio co-working e gli uffici e-commerce.

C’è di più: la proposta merceologica si allarga e vengono inseriti anche corner dedicati a: oggettistica, home-decor e giocattoli (principalmente educativi e di ispirazione montessoriana). Un progetto e uno spazio cuciti su misura delle passioni e inclinazioni di Claudia, che vuole raccontare al suo pubblico e ai suoi clienti la sua vita e il suo percorso, dentro e fuori il negozio. Design, moda, fotografia e comunicazione: questi gli argomenti principali. 

Kaki&Me è un concept-store, una fucina di idee e un canale di espressione, oltre che un punto vendita. Una fabbrica di buone idee. Ma non ci si ferma qui perché il prossimo progetto prevederà far diventare il concept store  un hybrid-shop: nel prossimo mese verrà attivato un servizio di consulenza di shopping personalizzata on-line, con un operatore specializzato dedicato che risponderà direttamente in video-chiamata o live chat, permettendo ai clienti di entrare in negozio, anche da lontano. La moda fa l’occhiolino alla tecnologia e all’innovazione da Kaki&Me. Lo shopping non è solo scelta del capo ma diventa un’esperienza positiva e gratificante. Si acquista on-line senza rinunciare alle “chiacchiere da camerino”, si ha a disposizione un’ampia scelta senza correre il rischio di perdersi nel mare di offerte, si può contare sul consiglio di personale qualificato pur acquistando a prezzi competitivi.

“Non di abiti ma di gentilezza, abbiamo bisogno.” Dice Claudia “Un giorno la bimba di una nostra cliente ci ha portato in negozio un disegno del nostro logo. Era emozionantissima e aveva chiesto alla mamma di poterci fare quel regalo, perché in negozio si era tanto divertita. Alla vista del disegno mi sono commossa e la mamma mi ha detto “Venendo qui ci siamo sentite a casa. Ci avete regalato un momento così piacevole che ricambiare con un piccolo pensiero ci sembra il minimo”. Questo i colossi del web non possono offrirtelo. Un sorriso, una parola gentile, la credibilità di una commessa esperta, on-line non puoi trovarla. Almeno non fino ad ora. É così che ho sempre immaginato e avrei voluto il mio negozio. Un luogo di confronto e scambio, prima che un luogo di acquisto. Un posto soprattutto in cui sentirsi a casa, in cui ricevere uno scambio umano.”

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