- Il crowdfunding immobiliare (RECF) ha raggiunto una raccolta cumulata globale di 52,7 miliardi di euro alla fine del 2023, con un incremento significativo rispetto ai 45,2 miliardi di euro dell'anno precedente.
- L'Unione Europea ha registrato una raccolta di 12,4 miliardi di euro, con Francia, Germania e Italia come mercati principali.
- Negli Stati Uniti, il valore complessivo cumulato della raccolta ha toccato i 28,2 miliardi di euro, con un incremento di 3,1 miliardi di euro nell'ultimo anno.
- L'Italia si conferma tra i mercati emergenti con una raccolta cumulata di 544,5 milioni di euro attraverso 1.314 campagne chiuse con successo.
- Il mercato del RECF continua a mostrare segni di crescita, con prospettive positive per il 2024, nonostante le sfide derivanti dall'aumento dei tassi di interesse e dall'instabilità geopolitica.
Il 'Real Estate Crowdfunding Report 2023' fornisce una visione dettagliata delle dinamiche del mercato, offrendo agli investitori e agli operatori del settore strumenti preziosi per comprendere e navigare le opportunità offerte dal crowdfunding immobiliare. Il Politecnico di Milano e Walliance sono orgogliosi di poter contribuire a questa analisi e continueranno a monitorare con attenzione gli sviluppi del mercato.
Giacomo Bertoldi, Chief Executive Officer di Walliance ha dichiarato: 'Il mercato del real estate crowdfunding ha affrontato significativi cambiamenti nel 2023, ma ha saputo dimostrare la sua resilienza e capacità di adattamento. Ed è proprio in questo contesto che siamo felici di annunciare la nascita di un nuovo prodotto di investimento, “Landlord'. Sarà a breve possibile investire in immobili a reddito e crearsi un portafoglio con rendimenti periodici derivanti dalle locazioni residenziali.”
Giancarlo Giudici, Professore della School of Management del Politecnico di Milano, ha aggiunto: 'Il Real Estate Crowdfunding Report 2023 conferma l'importanza di questo strumento come forma di finanziamento alternativa, capace di democratizzare l'accesso al mercato immobiliare. Con una crescita costante anche in Italia, il crowdfunding immobiliare rappresenta una soluzione interessante per la diversificazione del portafoglio e per l'accesso a investimenti che offrono rendimenti competitivi.'
Il report rivela che, a livello globale, il crowdfunding immobiliare ha superato ogni aspettativa raggiungendo una raccolta cumulata di 52,7 miliardi di euro entro la fine del 2023. Nonostante le sfide poste dall'aumento dei tassi di interesse globali e dalle incertezze geopolitiche, il mercato ha dimostrato una resilienza notevole, con l'Unione Europea che ha contribuito con 12,4 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi solo nel 2023.
Nel panorama europeo, la Francia si è affermata come leader di mercato, seguita dalla Germania e dall'Italia, quest'ultima in crescita con una raccolta di 180 milioni di euro nel 2023. Le principali piattaforme hanno consolidato la loro posizione, con il 38% del mercato detenuto dalle prime cinque piattaforme. In Italia, il crowdfunding immobiliare ha visto una raccolta cumulata di 544,5 milioni di euro attraverso 1.314 campagne, con un incremento del 17% rispetto all'anno precedente.
L'analisi delle preferenze degli investitori europei ha rivelato un aumento dell'interesse per progetti residenziali in contesti rurali o legati al turismo, con il 47% delle campagne finanziate in queste aree. Inoltre, il 64% dei progetti ha riguardato nuove costruzioni, dimostrando una forte domanda per progetti di sviluppo.
Un aspetto cruciale evidenziato dal report è l'analisi dei progetti in difficoltà. Torna ad aumentare la percentuale di progetti con ritardi nei rimborsi inferiori a 6 mesi (dal 6,8% del 2022 all’8,7% del 2023) ma scende quella dei progetti con ritardi superiori ai 6 mesi o in default (da 12% a 9,3%).
Per quanto riguarda i rendimenti, le piattaforme di crowdfunding immobiliare hanno registrato risultati variabili ma generalmente positivi. I progetti di tipo lending hanno offerto rendimenti medi netti annualizzati intorno al 10%, con alcune piattaforme che hanno raggiunto rendimenti superiori al 12%. D'altra parte, i progetti di equity, pur presentando un rischio maggiore, hanno mostrato un potenziale di rendimento più elevato, con ROI annualizzati che in alcuni casi hanno superato il 15%.