Sport

Stipendi a sei cifre per i CT delle panchine di serie A, ma chi guadagna di più al momento non vince

Stipendi allenatori Serie A 2022/23: la nuova top 10 dei più pagati Domainer, società attiva nel settore delle scommesse sportive, ha effettuato un'analisi della situazione relativa agli stipendi degli allenatori di Serie A, scoprendo che non sempre i più pagati sono i vincenti. La classifica stipendi allenatori di Serie A per il campionato 2022/2023 vede nelle prime 10 posizioni stipendi a sei zeri. Anche se molte squadre lamentano una crisi economica, molti allenatori hanno ingaggi davvero alti, molti dei quali hanno subito un incremento rispetto alla passata stagione. In cima alla lista con lo stesso stipendio, pari a 7 milioni di euro ci sono Massimiliano Allegri, alla guida della Juventus e José Mourinho, sulla panchina della Roma. La top 10 aggiornata include i dieci CT più pagati del campionato italiano e non trova riscontro nella classifica attuale della Serie A. Non sempre dunque gli allenatori più pagati sono quelli che danno i risultati migliori in panchina. Massimiliano Allegri è forte di un contratto quadriennale, rinnovato nel 2021, in scadenza nel 2025, che gli frutta 7 milioni a stagione più bonus. Uno stipendio d’oro che non è legato ai risultati. Infatti mentre l’allenatore è in prima posizione nella classifica degli ingaggi, la Juventus come squadra, al momento è più vicina alla metà della classifica che alla testa. Che la società sia tenuta a pagare lo stipendio milionario per altro due anni, anche a fronte di risultati non esaltanti potrebbe essere però in discussione. In base ad alcune fonti, nel contratto è prevista una clausola rescissoria che permetterebbe alla società di interrompere il rapporto dopo due anni dalla firma. Per José Mourinho la scadenza del contratto arriverà nel 2024: con i suoi 7 milioni a stagione è l’allenatore straniero che guadagna di più nel nostro campionato. Al momento la classifica della serie A non premia l’allenatore, che ha appena festeggiato in Portogallo i 22 anni di carriera in panchina. La classifica dei più pagati, prosegue con Simone Inzaghi. Il quarantaseienne è l’allenatore più giovane nella top ten, e percepirà dall’Inter 5 milioni, bonus compresi. Il contratto, rinnovato quest’anno, con scadenza nel 2024, ha visto un aumento di 1 milione rispetto alla scorsa stagione, grazie alle soddisfazioni ottenute con Coppa Italia e Supercoppa, a cui si aggiunge il traguardo per Inzaghi, come allenatore, di aver ottenuto la media punti più alta della storia dell’Inter. Segue Stefano Pioli, sulla panchina del Milan, con 4 milioni: in pratica stipendio raddoppiato rispetto allo scorso anno, grazie a un contratto firmato a fine 2021. 3 milioni e mezzo invece per Maurizio Sarri, il CT esploso sulla panchina del Napoli, passato poi alla Juventus con cui ha guadagnato il suo primo scudetto,  ha rinnovato fino al 2025 con il presidente Lotito. La classifica degli stipendi allenatori vede fuori dalla Top 5, in sesta posizione Gian Piero Gasperini che percepisce 3 milioni di euro dall’Atalanta. Anche se la scorsa stagione non è stata esaltante, il suo ingaggio è aumentato di 1 milione e trecentomila euro rispetto allo scorso anno, e la posizione in classifica, dà ragione alla proprietà. Meno lauto lo stipendio di Luciano Spalletti, che alla guida del Napoli in testa alla classifica attuale, sta gestendo con successo il rinnovamento della panchina partenopea. Il contratto biennale con scadenza il prossimo anno prevede per lui un ingaggio di 2 milioni e ottocentomila euro. In ottava posizione figurava Sinisa Mihajlović, ora esonerato dalla panchina del Bologna, con uno stipendio di 2,5 milioni. Completano la classifica dei paperoni delle panchine di calcio Ivan Jaric, attualmente alla guida del Torino con due milioni l’anno e Gabriele Cioffi, tecnico del Verona con la stessa cifra. Per entrambi il contratto scadrà nel 2024. Cioffi ha fatto il grande salto nella classifica stipendi allenatori a sei zeri, passando dai 500 mila euro presi nel 2021 sulla panchina dell’Udinese, agli attuali 2 milioni.

You Might Also Like