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SMART WALKING Percorrere 20 Cammini in tutte le regioni d’Italia… lavorando.

È possibile integrare il lavoro con la passione di una vita?
Smart Walking è un progetto di Davide Fiz, commerciale freelance, classe 1976, viaggiatore dal 1998 e smart worker da oltre 11 anni.Da Marzo a ottobre 2022, percorrerà 20 cammini per altrettante regioni Italiane dividendo le sue giornate tra trekking, lavoro e un'intensa attività di scrittura volta a raccontare il territorio italiano.


Davide Fiz racconta uno stile di vita diverso, in linea con ciò che desideriamo, bilanciando il tempo, relazioni, attività fisica con il lavoro.  
Già da 11 anni, Davide, lavora in modalità smart. Probabilmente è stato in Italia uno dei precursori, nonostante le evidenti criticità della rete di comunicazione e l'annosa diffidenza da parte dei manager nei confronti lavoro agile.
Un modo di lavorare basato sulla progettualità e raggiungimento dei risultati, lasciando al lavoratore l'organizzazione del suo spazio e tempo. Ben diverso dal più diffuso remote working o tele-lavoro che vede i ritmi, orari e parametri di valutazione identici a quelli del lavoro presso la sede dell'attività.

Per Davide è importante uscire dallo schema “mordi e fuggi” del Mondo frenetico in cui viviamo quotidianamente. Camminare con lentezza non è come organizzare il trekking del fine settimana, ma è un modo di affrontare la vita. Lavorando in autonomia, bisogna focalizzare bene gli obiettivi e i progetti da portare a termine. Una maggiore consapevolezza nell'organizzazione del tempo, permette di averne più a disposizione per sé e le proprie passioni.
Se a tutto questo aggiungiamo l'organizzazione di un trekking di più tappe, si crea una ricetta perfetta tra impegno e passione, tra tempo libero e lavoro.

Smart Walking è una fusione “work/life balance”, concreta e sempre più riconosciuta come elemento essenziale da raggiungere sia a livello individuale che collettivo.

“Smart Walking porterà me, il mio zaino e il mio pc sui cammini delle regioni italiane. La mattina si cammina, il pomeriggio si lavora. La settimana lavorativa sarà una settimana di cammino, che sia il cammino a battere il tempo e che il lavoro arrivi quando, e dove, si fermano i piedi.”
 

Cosi nasce il progetto SMART WALKING.
Dalle Alpi Apuane, a Santiago di Compostela, dall'Abruzzo al Kurdistan, Davide viaggia a piedi da più di 20 anni. Se prima la sua esperienza di camminatore era relegata al tempo libero, oggi la coesistenza di lavoro e passione è la sua quotidianità.
In un periodo difficile, la pandemia ha costretto milioni di persone e aziende a prendere atto che lo smart working è una scelta possibile.
Un cambiamento epocale, accelerato dal Covid-19, affrontato sia a livello individuale, collettivo e organizzativo, che è ancora in atto e pone la società davanti a nuove sfide.
Non si tratta di una trasformazione momentanea della nostra comunità e del rapporto che ha con il lavoro, ma di un modus vivendi destinato a consolidarsi.

Smart Walking è un progetto che prova a dare un contributo su “come” fare smart working, dando per consolidato che sul “se” farlo la strada è già tracciata.    
Davide ha l'obiettivo di proporre l'idea moderna di lavoro fluido, oltre il dualismo degli estremi “solo passione” e “tutto lavoro”, grazie all'esperienza del cammino, che lo porterà a conoscere nuovi territori attraverso crêuze, tratturi, regie trazzere, vie, vecchie strade dismesse, sentieri.


Un percorso di 2.500Km lungo tutto lo stivale:
20 cammini da compiere in 8 mesi.

Davide camminerà la mattina, con tappe di lunghezza media di 20Km e 4/5 ore di durata. Il progetto, per citare alcune tappe, partirà dal Sud Italia in marzo, dal Cammino Materano per poi spostarsi al Cammino del Salento e quello del Negro in Campania. In Aprile, Davide andrà alla volta della Sardegna, poi Umbria, Lazio, Marche, Molise per proseguire in estate nel Nord Italia fino al Friuli. I mesi di settembre e ottobre saranno dedicati ai cammini, nuovamente a Sud, in Sicilia e Calabria.

”Racconterò dei posti, degli incontri, di cosa dicono i paesi che attraverso, quale sapore ha l’Italia, di come stanno i miei piedi e se mi vogliono ancora bene, delle strategie che metterò in pratica per far convivere - in equilibrio - la mia passione e il mio lavoro”

Dedicherà il pomeriggio al suo lavoro di commerciale freelance da luoghi sempre diversi, dove sia possibile una connessione alla rete. Il suo “ufficio” itinerante sarà leggero ma al contempo completo di tutto ciò che serve, sia per camminare che per lavorare.

Smart Walking sarà un elogio alla lentezza, attraverso luoghi poco conosciuti alla scoperta di comunità minori fuori dal turismo di massa.
L'intento di Davide, attraverso quello che racconterà nel suo blog durante il viaggio, sarà di  provare a dimostrare che è possibile vivere, con armonia e felicità, senza sprechi, utilizzando in modo consapevole la tecnologia, funzionale allo scopo di migliorare il nostro tempo, non esserne schiavi, permettendoci di vivere le nostre passioni.

Tra i partner di Smart Walking ci sarà anche WeWard (it.weward.fr) , l'app che ha dichiarato guerra alla sedentarietà e che sta spopolando in Italia. WeWard inviterà i propri utenti ad unirsi a Davide con iniziative create ad hoc, come ad esempio la pubblicazione dei luoghi più interessanti che si possono incontrare lungo i 2500km che Davide percorrerà. L'obiettivo di WeWard, ma anche di Davide, è di mettere in movimento sempre più persone. “In questo modo il pianeta starebbe meglio, la salute dei nostri utenti migliorerebbe notevolmente e anche l’economia locale ne trarrebbe giovamento” – ha commentato Yves Bechinol, CEO di WeWard

Davide Fiz racconterà periodicamente le sue giornate sul blog personale  www.smartwalking.eu , su www.mountainblog.it  mediapartner dell'iniziativa, con uno speciale a lui dedicato come experience blogger, sul suo profilo Instagram https://www.instagram.com/smartwalking_official/?hl=it   e sulla pagina ufficiale di progetto su Linkedin https://www.linkedin.com/company/smart-walking


Presentazione del progetto SMARTWALKING e le tappe principali: https://www.dropbox.com/s/aijlszhmzvuaxxk/SmartWalking%202022_Presentazione%20Progetto.pdf?dl=0

Trailer video: https://www.linkedin.com/posts/smart-walking_smartwalkingproject-smartwalking-smartwalkinglife-activity-6897086721117212674-QZPJ

Immagini:
https://www.dropbox.com/sh/70af3tnzlf9r5z5/AABl-HLR-fpcjjnVfNSLbujqa?dl=0
https://www.dropbox.com/sh/t87ic1gz55qecnh/AACqo1f5dX9OKOUINANJd_Y-a?dl=0



Ufficio stampa per Davide Fiz e Smart Walking
Mirko Sotgiu
mirko@opencircle.it
328 9275353








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La Ruta de las Araucarias Milenarias: un’esperienza da sogno nelle Ande

Ogni mese di maggio si tiene a Pehuenia il Festival del Chef Patagónico. Una proposta di sapori squisiti che si fondono con la maestosità delle foreste di araucaria. I migliori chef si riuniscono per proporre piatti squisiti che si fondono con l'ingrediente principale dell'evento: il pinolo, il frutto sacro ancestrale dell'araucaria. Fuochi, vini di Neuquén, birra artigianale, spiedini di cervo, empanadas di agnello, musica e allegria, tutto questo si trova in questi incontri autunnali a Pehuenia.

Villa Pehuenia e Moquehue hanno infrastrutture per soggiornare in qualsiasi momento dell'anno. Si consiglia di visitare questi luoghi tra novembre e aprile e per chi cerca la neve, in luglio e agosto.

Scopri la Ruta de las Araucarias Milenarias e i suoi paesaggi tra laghi e fiumi di montagna.

Per ulteriori informazioni: https://www.argentina.travel/es/experience/villa-pehuenia

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Il bramito del cervo rosso: il grido che scuote la foresta di La Pampa

Tra marzo e aprile, quando arriva l'autunno nell'emisfero sud, i cervi rossi di La Pampa cominciano a farsi vedere. Escono dalla foresta di caldén, dove vivono quasi tutto l'anno, per formare il loro harem di femmine e iniziare la stagione della riproduzione. In questo periodo, un ruggito profondo, intenso invade la Riserva Provinciale del Parque Luro. È il bramito che è innescato da un cambiamento ormonale nei cervi, che bramano per chiamare le femmine e difendere i loro harem riproduttivi mentre marcano il loro territorio con una sostanza speciale che secernono in questo periodo o lasciando tracce con le loro corna sugli alberi.

Nella stagione degli amori, i cervi abbandonano la loro vita solitaria e si spostano nella Riserva Provinciale del Parque Luro, un'attrazione storica della provincia di La Pampa, che si trova a 35 chilometri da Santa Rosa, la capitale provinciale, e a un'ora di volo da Buenos Aires. È un'area protetta di 7.600 ettari che conserva il monte di caldén e altri ambienti come le saline, la valle e le dune di sabbia. La storia del cervo rosso nella regione di La Pampa risale ai primi anni del XX secolo, quando Pedro Olegario Luro lo introdusse come una specie di gioco nel 1907, in quella che oggi è la Riserva, caratterizzata dai boschi di caldén, una specie unica al mondo, endemica di La Pampa.

Durante i mesi di marzo e aprile, nella Riserva del Parque Luro, l’avvistamento dei cervi si sviluppa come attività di interpretazione ambientale. Accuratamente progettate, queste proposte si svolgono in piccoli gruppi con guida che partono all'alba e al tramonto, poiché questi sono i momenti più freschi e quelli in cui si concentra il maggior movimento di cervi. In questi orari si possono anche sentire i bramiti e vedere i cervi incombere altezzosi e provocatori in maestosi cieli arancioni. Per osservare la stagione dell’amore, sono state selezionate aree di avvistamento con sentieri e punti di osservazione costruiti secondo rigorosi standard tecnici che cercano di ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente.

 

L'osservazione della stagione dell’amore si completa con una visita al "castello", un palazzo in stile francese costruito da Luro e dichiarato Monumento Storico Nazionale, dove si può apprezzare l'atmosfera e il mobilio Bélle Epoque. Altri luoghi imperdibili nel "castello" sono la Sala delle Carrozze e il modello Tambo. Si tratta di una visita guidata con storie emozionanti di quello che era il Territorio della Pampa Centrale, terra di ranqueles, pionieri, gauchos che conserva un'importante parte del caldenal o foresta caldén con specie esotiche e native. Questa attività permette anche ai visitatori di conoscere la cultura dei popoli nativi con riferimenti alla loro cosmovisione e alle lingue ancestrali, e i visitatori potranno camminare lungo un'antica "rastrillada", un tipo di strada usata dagli antichi colonizzatori.

La Riserva del Parque Luro ha 5 sentieri di diversa lunghezza e a bassa difficoltà per godere dell'esperienza di questo ambiente unico. Oltre ai cervi, ci sono cinghiali, puma, guanachi, volpi e più di 160 specie di uccelli che vivono in ambienti terrestri o acquatici.

I visitatori possono chiudere la giornata gustando la gastronomia tipica locale mentre, dalla foresta di caldén, il bramito dei cervi si intensifica di notte.

Scopri il grido profondo che scuote la pampa.

Per ulteriori informazioni: www.argentina.travel

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Dalla Cordigliera all’Atlantico, le migliori destinazioni argentine per i nomadi digitali

Spinti dai progressi della tecnologia, i nomadi digitali possono lavorare e generare reddito da qualsiasi parte del mondo. La pandemia ha accelerato i processi di trasformazione professionale e le aziende stanno già includendo il telelavoro e le alternative ibride nei loro schemi e offerte di lavoro. I nomadi digitali scelgono da che punto del pianeta vogliono lavorare e si prefiggono di raggiungere l'armonia tra lavoro e viaggi.

Se stai pensando di buttarti e cambiare il tuo stile di vita o se hai già preso la decisione, ti raccontiamo quali sono le migliori proposte in Argentina per i nomadi digitali.

Le destinazioni più scelte sono quelle che soddisfano alcune caratteristiche di base come avere una buona connessione internet per poter lavorare senza interruzioni, spazi adatti per svolgere attività come luoghi di lavoro condivisi, caffè con wi-fi gratuito. È anche essenziale che il paese offra agevolazioni per i visti, un costo della vita accessibile, una buona accessibilità e reti di trasporto pubblico, una vasta offerta di appartamenti in affitto o alloggi a prezzi convenienti, e una vita culturale attraente.

Cultura 24x7, vita notturna e prezzi buoni
Buenos Aires è una città vivace con spazi di coworking, caffè, ristoranti, bar e altri spazi con wi-fi gratuito ad ogni angolo. Non avrai problemi a lavorare online. Votata come la migliore città per studiare in Sud America, non ha rivali quando si tratta di cultura e vita notturna. Buenos Aires offre centinaia di attività e proposte quotidiane: sport, musica, una delle più grandi librerie del mondo, festival, arte urbana, gastronomia universale e bar d'autore.

Tesori storici, connettività e catene montuose
Cordoba è una delle città più allettanti per i nomadi digitali. Non solo per la sua potenzialità a livello tecnologico, ma anche perché è uno dei principali centri urbani dell'Argentina, con un'alta qualità di vita, un'eccellente offerta educativa e a pochi chilometri dalle montagne con i loro paesaggi dorati, fiumi e laghi artificiali.

Deserto andino, valli e gole
La città di Salta è una delle mete per raggiungere un equilibrio tra lavoro e viaggi. Magnetica e antica, con scenari che vanno dai deserti alle foreste e da incredibili gole alle valli, Salta è una finestra sull'esperienza andina semplicemente alzando lo sguardo dal tuo computer.

Lavorare tra cantine e vigneti
Anche la città capitale di Mendoza è un'opzione affascinante per i nomadi digitali, poiché non solo offre le caratteristiche dei centri urbani, ma è anche a pochi minuti da una delle regioni vinicole e di vigneti più famose del mondo.

Cascate, foresta e hotel internazionali
Puerto Iguazú accoglie i nomadi che cercano l'esperienza della natura e la gastronomia della foresta. Le imponenti cascate di Iguazu, la lussureggiante Selva Misionera e un'infrastruttura alberghiera di livello internazionale sono tra le sue principali attrazioni.

Vieni a scoprire altre destinazioni durante il tuo soggiorno in Argentina: www.argentina.travel

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La Ruta de los Seismiles: una destinazione irresistibile tra i vulcani andini

La Ruta de los Seismiles è uno dei percorsi più sorprendenti delle Ande: un tratto di 200 chilometri della Strada Nazionale 60 che collega Fiambalá, in Catamarca, Argentina, con il Paso de San Francisco, al confine con il Cile. Questa strada completamente asfaltata attraversa a zig zag le altezze del deserto andino, tra 19 vulcani alti più di 6.000 metri, che danno il nome al percorso.

Il circuito dei Seismiles permette di godere di paesaggi che si susseguono in una catena di contrasti straordinari: vulcani e pianure, valli verdi e gole rossicce, saline e tundre, deserti, sorgenti calde e lagune turchesi, scenari unici abitati da vigogne, guanachi e fenicotteri rosa.

L'avventura dei Seismiles può iniziare sulla famosa Ruta del Adobe, che collega Tinogasta e Fiambalá. Un'incantevole passeggiata tra cantine, terme, cappelle coloniali in adobe e rovine precolombiane.

Una volta a Fiambalá, conosciuta anche come la "Puerta de los Seismiles", inizia il viaggio verso il percorso dei vulcani. Qui, i visitatori possono usufruire dei servizi turistici e delle fantastiche Terme di Fiambalá, con le loro piscine di pietra incassate nella roccia rossastra. Questa città è l'ultimo posto dove fare rifornimento e rifornirsi di risorse per il viaggio verso i Seismiles.

La prima attrazione di questo tratto della Ruta 60 è la Quebrada de las Angosturas, al km 43, che abbaglia i visitatori con i suoi colori e le sue meraviglie naturali. Circa 20 km più avanti, nella valle di Chaschuil, si possono vedere i pescatori che cercano le trote di fiume. Durante la salita, la strada offre una sosta rinfrescante nella località di Cortaderas, che ha una locanda a più di 3.000 metri di altitudine.

Dal km 122 in poi, entrano in gioco i vulcani: il Pissis, a 6.882 m, è uno dei vulcani dormienti più alti del mondo e la quarta montagna più alta d'America. Più indietro si può vedere l'Ojo del Salado, che con i suoi 6.864 metri è il vulcano attivo più alto del pianeta e la seconda cima più alta d'America dopo l'Aconcagua. L'Ojo del Salado è una delle cime preferite dagli alpinisti. Allargando lo sguardo, cominciano ad apparire il Walter Penck, l’Incahuasi, il Cerro Tres Cruces, Nacimientos e il San Francisco. I vulcani sorprendono uno dopo l'altro, con le loro cime innevate e le loro attrazioni e sfumature. In mezzo alla catena di vulcani, si possono vedere le imponenti lagune Blu, Verde e Nera, che sono una meraviglia per i viaggiatori.

Vicino alla Gendarmeria Las Grutas, che si trova a più di 4.000 metri di altitudine al chilometro 179, si può fare una deviazione verso un luogo con acque termali. Nei quasi 20 chilometri fino al Paso de San Francisco si può vedere una laguna che colpisce per le sue acque turchesi. Mentre i viaggiatori risalgono il percorso lungo il Cerro San Francisco, il Mojón Internacional, che delimita la frontiera tra Argentina e Cile, compare e indica che l'avventura dei vulcani sta per finire.

Informazione importante: Si raccomanda di visitare i Seismiles tra ottobre e aprile, accompagnati da società o guide specializzate. La spedizione si svolge in fuoristrada 4x4, appositamente attrezzati per la Cordigliera. I viaggiatori devono essere preparati a condizioni climatiche e geografiche estreme.

Per ulteriori informazioni www.argentina.travel

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Carnevale della Quebrada: un rituale tra la terra e l’incontro

Per la sua bellezza paesaggistica e le sue meraviglie naturali, la Quebrada de Humahuaca è stata dichiarata Patrimonio culturale e naturale dell'umanità nel 2003. Lì, tra le Ande di Jujuy, a 3500 metri d'altezza, si conserva uno degli angoli più colorati e ancestrali dell'Argentina. Ed è qui che si svolge una delle feste più suggestive dell'Argentina: il Carnevale della Quebrada.

Questa celebrazione collettiva è nata con i riti estivi degli Omaguacas, gli abitanti originari della regione, per ringraziare la Pachamama, la terra, per il raccolto e per chiederle la fertilità della nuova semina. Gli spagnoli associarono questi rituali al carnevale e la cerimonia si fuse con la tradizione cristiana e il calendario cristiano, motivo per cui viene celebrata all'inizio della Quaresima. Per secoli, la Quebrada ha mantenuto viva questa festa millenaria, che attira visitatori da tutto il mondo.

Con Tilcara come epicentro del Carnevale, le comparsas irrompono nel silenzio andino con i loro rumorosi costumi, musica e danze per celebrare la fertilità e l'incontro per 9 giorni. Dal sabato prima del mercoledì delle ceneri, i diversi gruppi vanno in giro per i villaggi con i loro carnavalito e copla mentre un lieve aroma di basilico invade la Quebrada.

Il Carnevale inizia con le comparsas che vanno per le colline alla ricerca del Pujllay, il diavoletto, che è stato sepolto l'anno precedente e che devono dissotterrare.

Ci sono due eventi che segnano il preludio alla festa: il giovedì dei compadres (due giovedì prima del dissotterramento) e il giovedì delle comadres (giovedì prima del dissotterramento). Durante il giovedì dei compadres, solo gli uomini escono a festeggiare e sono invitati in diversi luoghi o case per bere la tipica chicha, che è fatta con il mais. Il giovedì delle comadres è il giorno in cui le donne escono per le strade, per cantare coplas al ritmo dei tamburi. Spesso vanno in giro a condividere le vidalas, le canzoni popolari, e invitano tutte le donne del posto.

Tutte le attività del Carnevale iniziano presto e vanno avanti fino alle prime ore del mattino, con festeggiamenti e feste organizzate dalla gente del posto per mantenere viva la gioia di incontrarsi e festeggiare la Pacha, la terra.

Il dissotterramento del Pujllay
Il sabato del dissotterramento è il giorno più importante del Carnevale. Questo rituale dà il via alla celebrazione. Ogni comparsa ha il suo tumulo, un luogo nascosto nelle colline dove il Pujllay è sepolto.

Mentre aspettano che avvenga il dissotterramento, i seguaci delle comparsas, i vicini e i turisti aspettano ai piedi delle colline con musica, cibo e bevande e fanno le loro offerte alla Madre Terra: sigari, foglie di coca e bevande. Verso le 18:00, si sentono delle esplosioni, con la terza esplosione, il Carnevale è ufficialmente inaugurato. Da quel momento, mentre i membri delle comparsas scendono dalla collina vestiti da diavoletti, la Quebrada diventa una festa di danza e musica con strumenti indigeni come erkenchos, anatas, charangos e bombos. Mazzi di basilico, festoni, carta intagliata, farina e talco per dipingersi il viso e truccarsi a vicenda, coca e incenso vengono disseminati per la Quebrada fino alla Domenica delle Tentazioni. In quel giorno, il Pujllay viene sepolto di nuovo nella buca che simboleggia la bocca della Pachamama. In questa cerimonia si chiede fertilità per il nuovo ciclo.

Venite a divertirvi con la magia del Carnevale tra il 17 febbraio e il 6 marzo 2022.

Per saperne di più sul programma del Carnevale della Quebrada de Humahuaca vistare il sito www.argentina.travel/es/experience/carnaval-de-humahuaca

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Terra del Fuoco: la tentazione della fine del mondo

Immagina di arrivare a quel punto in cui il mondo finisce. Da un lato, le ultime Ande. Dall'altra parte, il mare. Davanti a te, l'immensità e oltre, l'Antartide. Quel punto si trova nella provincia più meridionale dell'Argentina: Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell'Atlantico del Sud.

Destinazione mitica per spedizionieri e pionieri, la Terra del Fuoco conquista l'anima di migliaia di viaggiatori con paesaggi unici, una gastronomia di qualità e una vasta proposta di attività che includono la navigazione nei mari del sud, escursioni, zip-line sui ghiacciai, immersioni tra leggendari relitti di navi, slitte nelle valli, mountain bike nella foresta subantartica, traversate verso remoti fari e crociere in Antartide.

Le strade che portano alla Fine del mondo
Ushuaia, capitale della provincia e porta dell'Antartide, si trova all'estremità della Patagonia. Ushuaia incanta con la sua natura indimenticabile e la sua importante infrastruttura turistica di livello internazionale, con una vasta offerta di escursioni verso l'isola.

Una delle principali attrazioni vicino a Ushuaia è Cerro Castor, la stazione sciistica più meridionale del mondo, scelta da sportivi e turisti internazionali per la sua lunga stagione invernale.

A soli 11 km da Ushuaia, il Parco Nazionale della Terra del Fuoco sorprende con i suoi quasi 70.000 ettari di paesaggi glaciali, valli, foreste e un maestoso lago tra catene montuose. Questa meraviglia australe può essere visitata grazie a diversi circuiti di trekking o a bordo del mitico Treno della Fine del Mondo, che all'inizio del XX secolo trasportava i detenuti della prigione che operava nella città.

Canale di Beagle e Faro di Les Eclaireurs
Navigare lungo il Canale di Beagle è un'esperienza eccezionale durante tutto l'anno. I diversi circuiti via mare permettono di ammirare la natura fuegina fino al Faro di Les Eclaireurs, che sorveglia il mare da più di un secolo. I tour includono la Isla de los Pájaros e la Isla de Los Lobos con albatros, cormorani, gabbiani e leoni marini e pinguini di Magellano con magnifiche viste di Ushuaia, della Cordigliera e di alcune tenute pioniere.

Lago Fagnano
Tra foreste di lenghe e catene montuose, le acque blu-verdi del lago di Fagnano si fanno notare. Di origine glaciale, il Fagnano è uno dei luoghi preferiti della Terra del Fuoco. Con una superficie totale di 593 km2 e una lunghezza di 117 km, è uno dei più grandi laghi del mondo. I Selk'man, gli abitanti originari della regione, lo chiamavano "Khami" che significa grande acqua.

Nel Fagnano tra le tante attività turistiche che si possono praticare, spiccano il trekking, la pesca sportiva, il ciclismo e il birdwatching.

Sapori fuegini
La gastronomia della Terra del Fuoco combina gli ingredienti locali, famosi in tutto il mondo per il loro straordinario sapore, con la rinomata qualità dei suoi chef. Agnello, granseola, branzino cileno, trota, salmone, crostacei, funghi e frutti selvatici abbondano nella tradizione culinaria fuegina di livello internazionale.

Le foreste della Terra del Fuoco ospitano funghi e bacche come il calafate; i suoi fiumi e laghi ospitano trote fario e iridee. La carne di agnello della Terra del Fuoco si distingue per la qualità dei pascoli della regione. Arrostito o grigliato, l'agnello è un must per il suo sapore unico.

A Puerto Almanza, i pescatori locali catturano granseole e molluschi del Canale di Beagle. Nell'elenco delle prelibatezze fuegine, la consistenza morbida e saporita del branzino cileno è una tentazione da non perdere. Tutti questi prodotti del mare possono essere gustati freschi o in proposte gourmet in qualsiasi ristorante della Terra del Fuoco.

La Terra del Fuoco ti sfida a vivere la fine del mondo
Scopri di più sulla Fine del Mondo sul sito: www.argentina.travel


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Cuyo, lo squisito abbinamento di Cordigliera e vini

L'Argentina è, senza dubbio, una terra di vini. Cuyo, una delle regioni vinicole più importanti del mondo, si trova tra paesaggi paradisiaci, lungo la imponente Cordigliera delle Ande e le sue cime innevate. Comprende le province di Mendoza, San Juan e San Luis, nella parte centro occidentale del paese. Venne scelta dagli immigrati spagnoli, italiani e francesi per la sua ampiezza termica, che fa di Cuyo la zona ideale per la coltivazione della vite.

L'enoturismo a Cuyo permette di conoscere il mondo del vino dall'interno, l'elaborazione, la storia dei vigneti, la cultura, i costumi e i segreti della coltivazione di varietà come il Malbec, il vitigno emblematico argentino, il Cabernet Sauvignon, lo Chardonnay, la Bonarda, il Pinot Nero o il Syrah.

La Strada del Vino offre un'incredibile esperienza sensoriale che attrae viaggiatori da tutto il mondo.

Mendoza
Ai piedi della Cordigliera, con cantine antiche e all'avanguardia e una variegata offerta di hotel, Mendoza offre molteplici attività legate alla cultura del vino: raccolta, degustazioni, cucina d'autore, equitazione, turismo d'avventura, trekking, terme e passeggiate in bicicletta, tra le altre cose.

Luján de Cuyo
Sulla mitica Ruta 40 e nei dintorni della capitale di Mendoza, Luján de Cuyo, conosciuta come la Primera Zona, ha i vigneti più antichi della provincia. Qui si può pranzare vicino alla Cordigliera, visitare e conoscere la storia dei pionieri dell'arte vinicola e degustare alcuni dei migliori vini del mondo.

Valle de Uco
A solo un'ora dalla città di Mendoza e incorniciata dal Cordón de Plata e dal Portillo, la Valle si distingue per le sue infrastrutture, attrezzature e la qualità delle sue uve che, insieme all'altitudine, esaltano le caratteristiche peculiari dei suoi vini. La bellezza dei suoi paesaggi, la sua eccellente gastronomia e gli alloggi all'avanguardia attirano migliaia di visitatori tutto l'anno.

Zona Sud
In questa zona, cantine e vigneti convivono con paesaggi con sorgenti termali, vulcani dormienti e canyon ideali per l'ecoturismo.

Zona Est
È la zona con la maggiore superficie coltivata dove prevalgono vini giovani e varietà come Bonarda, Tempranillo e Syrah.

Festa nazionale della vendemmia
Una celebrazione unica e tradizionale all'aperto che si svolge ogni anno tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Un festival di musica, teatro e danza per celebrare il raccolto. Con lo slogan "Il miracolo del vino nuovo", la vendemmia di quest'anno celebrerà la gioia della riunificazione.

San Juan
Terra di dinosauri e valli magiche, è anche un terroir ideale per i vigneti con cantine tradizionali e d'avanguardia.

Valle de Calingasta
Tra la Cordigliera e la Sierra del Total, seguendo i sentieri dei mulattieri, i turisti possono gustare il vino in un ambiente rilassato e affascinante.

Valle de Pedernal
Cantine a 1200 m.s.l.m., gastronomia e vini esclusivi. Ideale per rilassarsi e godersi l'esperienza della vinificazione.

Valle del Tulum
Vini, spumanti, coltivazioni biologiche e una fabbrica di salumi sono tra le attrazioni di Tulum.

Valle Ullum-Zonda
Le montagne, le cantine boutique e le locande da sogno in questa valle vinicola di San Juan.

Valle Fértil
Offre tour dei segreti della produzione artigianale del vino.

San Luis
La provincia presenta con orgoglio la sua nuova offerta enoturistica con eccezionali cantine in magici ambienti rurali, tra cui spiccano le zone di Candelaria e Santa Rosa de Conlara.

Scopri la Strada del Vino argentino.

Per ulteriori informazioni:
www.argentina.travel

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Parco Nazionale dell’Iguazú: foresta, cascate e sapori

Nel suo percorso verso il fiume Paraná, il fiume Iguazú si snoda tra isole e isolotti e lambisce un crepaccio lavico formatosi milioni di anni fa. È lì che nascono le Cascate dell'Iguazú, una delle 7 meraviglie naturali del mondo, protette dal Parco Nazionale dell'Iguazú, dichiarato Patrimonio Naturale dell'Umanità dall'UNESCO. È la foresta del Paraná, uno dei luoghi con la più grande biodiversità dell’Argentina: incredibili orchidee, palme e alberi giganti; giaguari, coatis, alligatori e più di 450 specie di uccelli, tra cui tucani e rondoni che volano su 275 cascate alte fino a 80 metri. Lì, dove la natura si dispiega imponente, inizia questa imperdibile avventura, ricca di colori e di sapori della foresta. Vivi un'esperienza emozionante in una delle 7 meraviglie naturali del mondo. Si consiglia di visitare il Parco e le sue attrazioni in 3 giorni.  

Giorno 1: Treno Ecologico della Foresta -Garganta del Diablo- Circuito Superior- -Balcón Garganta del Diablo   Il giro sul Treno Ecologico della Foresta permette di connettersi con l'ambiente. Questo treno con vagoni aperti attraversa il Parco dall'ingresso della stazione Garganta del Diablo, la cascata più imponente e spettacolare delle Cascate dell'Iguazú. Il Trenino Ecologico della Foresta ha una fermata intermedia: la stazione Cataratas, da questa fermata si può raggiungere il Circuito Superior per osservare le cascate mentre centinaia di farfalle ti volano sopra. Il Balcón della Garganta del Diablo stupisce i viaggiatori di tutto il mondo con le sue cascate alte più di 80 metri.  
Giorno 2: Circuito Inferiore I visitatori si addentrano nella foresta e l'avventura diventa un'esperienza unica tra sentieri tortuosi e meravigliose cascate che avvolgono nella nebbia un'incredibile passeggiata. Ci sono anche tour in furgoni 4x4 e pneumatici semirigidi che permettono di avvicinarsi ad alcune delle cascate più impressionanti delle cascate dell'Iguazú  
Giorno 3: Sendero Macuco + Salto Arrechea + Paseo de Luna Llena Il Sendero Macuco è l'ideale per gli amanti del trekking. È un'escursione di circa 3.500 metri fino a raggiungere il paradisiaco Salto Arrechea, alto più di 20 metri. Nelle notti di luna piena, si possono fare escursioni nella foresta silenziosa. Un fantastico tour al chiaro di luna e la ninna nanna delle cascate.  

I sapori della foresta
L'identità della gastronomia di Misiones offre un'esperienza unica. Sapori che sono stati creati integrando le tradizioni guaraní, brasiliane e spagnole che si sono fuse con le ricette di altri immigrati europei e asiatici. Proposte con consistenze e colori propri che includono pesce di fiume, agrumi, manioca e yerba mate, tra gli ingredienti principali della variegata e squisita cucina della foresta.  

Iguazú ha un'importante offerta di ristoranti dove i viaggiatori possono gustare questi sapori. Tra i prodotti consigli, si può iniziare provando i chipás, dei panini fatti con farina di manioca e formaggio, tipici della cucina paraguaiana e della costa argentina. Anche la manioca, il reviro e la zuppa paraguaiana sono famosi cibi guaraní che condividono il menu con le empanadas di ricotta, tipiche dell'Europa dell’est, il churrasco al espadachín e la tipica feijoada brasiliana, uno stufato di fagioli neri con carne di maiale e riso. Il dolce tradizionale mamón è il dessert preferito e d'obbligo è provare la caña paraguaiana e un tipico liquore noto come cachaza.  

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Mate: i segreti dell’oro verde argentino

Il Mate in Argentina è molto più di un infuso. È un modo per esprimere se stessi. Un rito di incontro e di gioia. È condividere il momento, la voglia di stare insieme e divertirsi. Il mate è un simbolo di generosità e legame, un'usanza che annida nel cuore degli argentini fin dai tempi antichi. Presente in 9 famiglie argentine su 10, il mate fa parte dell'identità nazionale, una tradizione che va ben oltre una semplice bevanda. Le sue origini risalgono ai popoli guaraní che utilizzavano le foglie dell'albero di Yerba Mate come bevanda, oggetto di culto e moneta di scambio con altri popoli. In guaraní, “caá” significa erba ma significa anche pianta e foresta. Per il popolo guaraní, l'albero di yerba mate è un dono degli Dei, una pianta sacra. I guaraní portavano una piccola borsa di pelle con foglie di Yerba Mate che masticavano o mettevano in una zucca e bevevano come infuso, usando i denti come filtro o una canna bucherellata, che oggi conosciamo come bombilla. La parola mate deriva dalla parola quechua "matí", che significa zucca. Furono i Gesuiti a introdurre la coltura nelle riduzioni e a sviluppare un metodo segreto per far germinare i semi di Yerba Mate, il che rese possibile rifornire le riduzioni e commercializzare la yerba in altre regioni. L'Argentina è il principale produttore ed esportatore mondiale di Yerba Mate, coltivata a Misiones e nel nord-est di Corrientes. Oltre ad essere un simbolo di comunione e identità, al mate vengono attribuite proprietà benefiche per la salute, poiché contiene vitamine del gruppo B ed è ricco di antiossidanti.

L’itinerario della Yerba Mate
È un tragitto che unisce la bellezza dei paesaggi con i processi di produzione di Yerba Mate e un'offerta gastronomica varia e prelibata per conoscere le origini di uno dei simboli dell'identità argentina. La Via della Yerba Mate è il principale itinerario gastronomico del Sud America. Attraversa la provincia di Misiones e il nord di Corrientes. Questo itinerario attraversa stabilimenti artigianali, ecologici e industriali per consentire ai viaggiatori di conoscere il processo di produzione, dalle piantagioni, all'essiccazione e alla macinazione fino al confezionamento del prodotto finale. Lungo il tragitto degusteranno diversi tipi di erbe, scoprendone le proprietà e condividendo la "cerimonia del mate". L'Argentina offre inoltre diverse proposte affinché il viaggiatore possa provare l'esperienza di una degustazione di mate e impararne i segreti.

I segreti del buon mate
Il mate si beve in diversi modi: quello classico è amaro e caldo, ma c'è chi lo preferisce dolce, aromatizzato con bucce d'arancia o erbe e nel Litoral si beve freddo. Questa versione è conosciuta come "tereré". Per preparare un mate classico, l'acqua viene riscaldata alla giusta temperatura, né tiepida né bollita. La temperatura consigliata è di 70-80ºC. La Yerba viene posta nel mate fino a coprirne i ¾. Si copre il mate, lo si capovolge e lo si agita con forza. Poi, lo si riporta nella posizione iniziale e si sistema la yerba a circa 45º, lasciando un piccolo foro. Si versa l'acqua in quel forellino e la si lascia riposare per qualche istante. Poi, si inserisce la bombilla nel foro umido e si può “ingrassare” il mate. Consiglio speciale: non spostare la bombilla e “ingrassare” sempre nello stesso punto per preservarne il sapore. Ti invitiamo a scoprire il mate, un rituale argentino con più di cinque secoli di storia.

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