Browsing Category

Cultura e spettacolo

Cultura e spettacolo Moda e stili di vita Startup e innovazione

A Malpensa si vola con l’arte digitale nella storia di Milano

MILANO MALPENSA - Ogni viaggio è un’esperienza unica ed emozionante e a renderla ancora più memorabile sono anche i luoghi di passaggio, sempre più attenti ai viaggiatori. All’interno dell'aeroporto di Malpensa dal 18 dicembre per tre mesi, fino al 31 marzo 2020, si può vivere un momento magico, di pura arte digitale.

Il progetto Stream Machine Milano, realizzato dallo studio di Milano Streamcolors all’interno della rassegna NICE TO MEET YOU carata da MEET Centro di Cultura Digitale e promossa da SEA Aeroporti, permette a chi attraversa la Soglia Magica, ovvero la Porta di Milano a Malpensa (Terminal 1), di potersi fermare un attimo ad ammirare la Milano che cambia. Su un grande schermo (oltre 12 metri) prende vita un’installazione interattiva con immagini di grande impatto emotivo dal 1744 ai giorni nostri dei luoghi e temi simbolo di Milano: il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele, la Scala, i Navigli, il Castello, i trasporti e lo skyline. 

È il racconto della storia della città che, prima attraverso quadri, poi foto in bianco e nero e poi a colori, si evolve in opere di arte digitale contemporanea. Attraverso un controller con joystick e pulsanti tipici dei cabinati dei videogiochi degli anni ‘80, è proprio il visitatore a poter trasformare le 21 immagini iniziali in arte astratta grazie al ai Giganti, sculture digitali tridimensionali che caratterizzano da 20 anni i lavori degli Streamcolors.  L’installazione rientra a pieno nella poetica dello studio che passa attraverso lo sviluppo dei propri strumenti digitali (software) per coinvolgere direttamente lo spettatore e fa parte del filone dei progetti realizzati negli ultimi anni, anche al di fuori dei confini nazionali, con Stream Machine, il sistema d’arte generativa ideato da Streamcolors. 

GUARDA IL VIDEO

GALLERY FOTOGRAFICA FOTO

Stream Machine Milano - racconta Giacomo Giannella direttore artistico di Streamcolors - permette agli spettatori di co-creare visioni surreali astratte e infinite andando alla ricerca dell’incanto. È la possibilità di prendere in prestito l’arte dei quadri e delle fotografie per proiettare Milano in un futuro immaginifico con l’occhio digitale della macchina e il gusto estetico di ogni persona. Un invito a un viaggio con occhi nuovi dentro Milano grazie all’arte digitale”.

STREAMCOLORS  - Streamcolors è lo studio di arte digitale fondato a Milano da Giacomo Giannella e Giuliana Geronimo sulla base della loro decennale esperienza maturata, il primo, nella direzione artistica per videogiochi e la seconda nella comunicazione del patrimonio culturale con le nuove tecnologie.  Dopo gli studi classici, quando nel 1999 si iscrivono all’università, Giacomo e Giuliana, una coppia nella vita e nel lavoro, iniziano a sperimentare un uso differente, creativo, dei tradizionali software di grafica e modellazione 3d come strumenti per creare un nuovo linguaggio visivo unendo, alla sperimentazione tecnologica, lo studio di Lacan e Jung, l’estetica di Goethe e la teoria dell’inconscio di Freud. Nascono così i Giganti, sculture digitali tridimensionali che caratterizzano la loro firma artistica, e l’esigenza di programmare i propri strumenti software (tool digitali) per garantire, all’interno di regole e dinamiche da loro studiate, un processo solo parzialmente controllato in cui l’inaspettato e la sorpresa giocano un ruolo importante.  Hanno realizzato diverse videoinstallazioni e negli ultimi anni si sono specializzati nello sviluppo software real time su Unreal Engine, il motore grafico di Epic Games (un colosso mondiale diventato famoso ultimamente anche ai non addetti ai lavori per aver realizzato Fortnite, un videogioco che sta spopolando fra i ragazzi di tutto il mondo) venendo riconosciuti, a livello internazionale, come pionieri nell'aver portato l'uso dell'Unreal fuori dal campo gaming per creare installazioni artistiche interattive con il loro software Stream Machine. Stream Machine è un sistema d’arte generativa basato sui Giganti per dare alle persone la possibilità, attraverso un touch screen o dei controller joystick, di co-creare arte astratta rielaborando foto e video.

Immagini, video e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: http://streamcolors.com/portfolio/

STREAMCOLORS: I PRIMI ARTISTI DELLA RASSEGNA “NICE TO MEET YOU” CURATA DA MEET E PROMOSSA DA SEA - Promossa da  SEA Milan Airports  e curata da MEET, la rassegna Nice to MEET you, nata per accogliere i passeggeri in transito da Malpensa con il meglio della creatività digitale italiana, invita a “incontrare” una nuova Milano su un ledwall di oltre 12 metri all’interno della “Porta di Milano” del Terminal 1. Nel presentare a un pubblico internazionale il meglio dell’arte digitale italiana, Nice to MEET you proietta Milano nel circuito delle metropoli creative globali: una città dinamica e in divenire, che parla con i linguaggi contemporanei e sperimenta nuovi immaginari urbani. Con cadenza trimestrale, si alterneranno le opere di vari artisti selezionati, fino alla fine del 2021.

CONTATTI
Giuliana Geronimo Tel. +39 0245381024 M. +39 3391268833   STREAMCOLORS via Vincenzo Vela, 8 20133 Milano http://streamcolors.com/en/portfolio/
Cultura e spettacolo

Le stelle del cinema al Vernissage di NOVA

Si è svolto sabato 25 Gennaio presso l'eclettica Galleria d'Arte 94 Tele a Roma, il Vernissage della mostra fotografica della talentuosa Federica Pierpaoli, Direttore della Fotografia della testata luxury Beyond the Magazine. Attori, attrici, influencer, blogger e volti noti del mondo dello spettacolo e non solo, hanno partecipato numerosi rendendo  la serata ancora più sfavillante.

Tra gli ospiti, molti attori – Sara Ricci,  Giorgia Ferrero, Claudio Castrogiovanni, Cristina Fondi, Carlo Falconetti, Mavina Graziani, Ludovico Fremont, Paolo Bernardini, Veronica Pesci della Fondazione Virna Lisi, la soubrette Carmen Di Pietro – designer e modelle, Eleonora Lastrucci, Giuseppe Bastelli, Nicole Macchi, Nicolas Arcangeli, Riccardo China.

"Crediamo fortemente nell'arte di Federica, ed abbiamo accolto con sommo entusiasmo l'idea di dar vita a la sua prima mostra fotografica. I suoi scatti ci restituiscono un'immagine ricca di luce interiore, in cui si coglie il bagliore di un'emozione." dichiara Justine D'Angelo - CEO e Caporedattore. "Siamo felici di aver raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissate di stupire ed emozionare e ce ne hanno dato conferma i commenti positivi  delle celebrities e dei lettori invitati all'evento" aggiunge Lorena Interlandi - Communication & Event Manager.

Un  lavoro profondamente intimistico quello di Federica Pierpaoli, che trova la sua massima espressione nell’annullamento del colore, osa il bianco e nero trasformandolo nel fil rouge, dal gusto un po’ retrò, di un viaggio in un’insolita galassia, costituita da stelle del cinema, della musica, della moda e della porta accanto. "La Redazione di Beyond the Magazine mi consente di essere me stessa, di esprimere senza limiti il concetto di andare oltre le aspettative e oltre le regole, che è da sempre un caposaldo della mia regia creativa, esprimendomi con scatti in bianco e nero anche sui miei redazionali nella rivista " dichiara Federica Pierpaoli.

In Mostra una costellazione di Star Internazionali con e Chiara Ferragni, Cate Blanchett, i The Kolors, Edward Norton, Miriam Galanti, Carmen di Pietro, Vincent Cassel, Nima Benati, Ton Heukels, Nicole Macchi, Sarah Maestri, alcune delle quali hanno presenziato all'inaugurazione. Tra gli sponsor della  serata Nomad Hotels Rome, il boutique hotel nel cuore della città eterna ed Eleonora Lastrucci, stilista del mondo dello spettacolo.
Cultura e spettacolo

Il Rotary Club di Milano Porta Venezia organizza: Cena Concertante alla Rossini

Il giorno venerdì 24 gennaio, presso la bellissima Sala degli Affreschi della Società Umanitaria, si terrà la Cena Concertante alla Rossini, organizzata dal Rotary Club di Milano Porta Venezia.

Un insolito, ironico, esuberante, goliardico Rossini, tutto da ascoltare e gustare, insieme al maestro gastronomo Raf Defeo e al pianista Alessandro Marangoni.

Un gustoso e raffinatissimo evento, aperto a tutti, con l'obiettivo di raccogliere fondi in favore delle Associazioni ONLUS Pane Quotidiano e Dolce Positivo.

Cena filologica e concerto con narrazione a cura degli attori dell'Accademia di Arte Drammatica di Versailles, Leonardo De Feo e Laura Fievet, e le 'ricette musicate' di Gioachino ricostruite da Raf De Feo.

Il Rotary Club di Milano Porta Venezia ti aspetta.

PER INFO E PRENOTAZIONI:
www.rotarymilanoportavenezia.it/cena-rossiniana-2020/
02 55183128 / 347 9774472
eventi@rotarymilanoportavenezia.it

Cronaca Cultura e spettacolo Istruzione e scuola News Politica Scienza e tecnologia Startup e innovazione

In “Repubblica Digitale” l’impegno del Governo contro l’odio online

Milano - Proseguono le adesioni a Repubblica Digitale, l’iniziativa promossa dal Governo Italiano rivolta all’inclusione digitale. Vi ha aderito COP - Chi Odia Paga una startup innovativa a vocazione sociale nata per combattere ogni forma di odio online, come ad esempio il cyberbullismo, lo stalking, il revenge porn, l’hate speech o la diffamazione online.

In virtù di questo accordo, i cittadini italiani avranno a disposizione, gratuitamente, le prime funzionalità della sua piattaforma C​hi Odia Paga​. Infatti già da subito sarà possibile ricevere un feedback automatizzato dalla piattaforma per capire se i commenti che si ricevono online siano contenuti legalmente sanzionabili o meno. Le future funzionalità che verranno rilasciate nei prossimi mesi forniranno ai cittadini tutti gli strumenti tecnici e legali necessari per difendersi dai reati d’odio online in modo facile, veloce, sicuro ed economico.

Una ricerca Doxa Kids segnala che “Circa il 6% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni denuncia di essere stato vittima di cyberbullismo” mentre da dati Vox Diritti “In Italia viene postato un tweet al minuto contenente contenuti legati a razzismo, insulti sulla disabilità, misoginia, islamofobia, omofobia ed antisemitismo”​.

Chi Odia Paga​​ nasce nel 2018 da Francesco Inguscio, con il suo ​venture accelerator Nuvolab, l’investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e cofinanziato da Regione Lombardia. L’idea è fornire assistenza legale per difendersi da queste condotte, attraverso una piattaforma online, semplice da utilizzare e capace di garantire tempi brevi di risposta.

Il​ ​Ministro per l’innovazione e la digitalizzazione​ si è impegnata a sostenere e promuovere il progetto, che sposa appieno i suoi​ principi per un digitale etico e sicuro​.

“Sin dall’inizio del mio mandato”, ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione e la Digitalizzazione Paola Pisano, “ho creduto che proteggere chi viene colpito dall'odio online e al tempo stesso salvaguardare i principi di libertà di espressione fosse un obiettivo primario. A breve nascerà un tavolo di lavoro pubblico-privato proprio su questo tema. Nel frattempo è importante dare il giusto sostegno a iniziative come quelle portate avanti da ‘Chi Odia Paga‘, che hanno il grande merito di usare la tecnologia per dare risposte etiche e concrete a problemi che la stessa tecnologia pone”.

Chi Odia Paga è una piattaforma ​legaltech ​in grado di combattere l’odio online avviando la migliore procedura di tutela legale per ciascun caso. Il primo servizio rilasciato permette all’utente, attraverso la compilazione di un questionario interattivo, di ricevere immediatamente un primo feedback legale basato su un algoritmo di intelligenza artificiale: grazie ad esso l’utente scopre se è stato vittima di un reato, di quale reato eventualmente si tratti e, se del caso, suggerisce di contattare un avvocato. Per istruire l’algoritmo è stato utilizzato un archivio di oltre 1.500 sentenze passate in giudicato e la consulenza di un team di avvocati specializzato sui reati online. Il feedback legale è fornito utilizzando un linguaggio comprensibile e riducendo così la distanza percepita tra cittadino e materia giuridica.

“Attenzione”, ha precisato il fondatore di COP Francesco Inguscio, “non è sempre tutto odio ciò che urtica. Non sempre ci sono gli estremi per denunciare commenti aggressivi, il nostro obiettivo non è sostituirci agli avvocati ma dare assistenza al cittadino, per capire quando ci sono le condizioni per contattarne uno, solo quando un reato sia stato effettivamente commesso”. Inguscio conclude segnalando infine che “la denuncia è l’ultima difesa da usare contro l’odio, la prima si chiama ‘educazione‘ e deve essere sostenuta supportando tutte le associazioni che fanno sensibilizzazione e formazione su questi temi”.

Cronaca Cultura e spettacolo Moda e stili di vita News

Sgarbi e la critica all'”artista delle donne” Matteo Fieno

Torino - È ancora una volta Vittorio Sgarbi, uno dei più noti critici d'arte italiana, uno dei più attenti osservatori di ciò che la contemporaneità artistica produce, a sigillare con una personale nota critica, la pittura di Matteo Fieno, artista delle donne.  

Sgarbi celebra a suo modo l'artista piemontese, regalando pensieri e suggestioni che diventano un tributo ancora prima che all'arte, alle donne stesse. 

Non è la prima volta che il Prof. Sgarbi incontra Fieno: dalla selezione alla Pro Biennale, al premio Caravaggio fino alla Biennale Milano, il percorso artistico dell’artista delle donne ha già avuto modo di incrociare lo sguardo attento del critico ferrarese.

E non a caso le parole di Sgarbi sono quelle di un profondo conoscitore dell'arte di Fieno e dell'artista stesso. 

Nella pittura di Fieno “c'è che quel forte bisogno di indispensabilità, di  non gratuito" che Sgarbi riconosce essere una cifra esistenziale del pittore al di là di ciò che trova espressione, o meglio “impressione" nelle sue tele. 

E già, impressione. Perché – è lo stesso Sgarbi a sottolinearlo- in Fieno ricorre “l' "impressione" nel raffigurare la donna in una certa maniera, in relazione alla circostanza ambientale entro cui  agisce. Donne che però ci tiene a precisare Sgarbi, non vivono di sola dimensione fisica, tanto che la carnalità non è mai straboccante anche quando le fattezze sono morbide e tondeggianti.  

E non è mai cliché. Anzi. Piuttosto che un tributo all'ideale dell“eterno femminino" secondo Sgarbi, Fieno privilegia un'immagine più vicina e reale ritraendo donne che sono con ogni evidenza donne  spiccatamente moderne, figlie dell'era industriale. E anche in questo, si riconosce l'amore per la bellezza e il mistero unico delle donne che ha fin qui caratterizzato i quadri del pittore delle donne.  

E c'è un tema che il critico d'arte vuole affermare assieme agli altri. Quella di Fieno è arte pura, capace di essere un linguaggio mai univoco nella lettura che se ne può dare al punto che, a proposito delle didascalie con le quali il pittore è solito accompagnare le sue opere, appare sorprendente rendersi conto di quanto quegli spunti e quegli intenti possano essere ininfluenti ai fini della nostra percezione delle opere. 

E di questo scambio reciproco di sensazioni e immagini, Sgarbi ne è fortemente convinto, tanto che, pur riconoscendo a Fieno la capacità di rappresentare la donna come poche artiste saprebbero fare, riconosce anche che quelle donne diventano “le nostre donne”, di chi le guarda. Sarà perché le pose delle donne di Fieno sono pose ordinarie capaci di donare agli occhi molto più di quanto si creda, perché “meno materia pittorica differenziata si offre alla vista più si è liberi”. Liberi di intrecciare le proprie esistenze, le proprie esperienze con quelle delle donne che si hanno davanti. Liberi di immaginare e di concentrarsi in modo esclusivo sulle donne. 

E in tutto questo, nella sua pittura, nel suo modo unico di dare vita alla donna sulle proprie tele, Fieno esprime non solo un gesto artistico – apparentemente tanto semplice quanto in realtà potente – ma anche un gesto di generosità estrema: avere avuto l'esperienza di essere espropriati delle proprie invenzioni mediante la soggettività altrui che, in poche parole, spiega Sgarbi, significa “essere riusciti ad aprirsi alle menti e agli occhi degli altri invece di tenerle relegate entro i confini ristretti del proprio io”.  

Ed è in questa trasposizione di ruoli che l’esperienza artistica accomuna il pittore e i suoi interpreti, per raggiungere un momento in cui quelle donne sembrano essere nate addirittura dalla mano di chi guarda, spogliando il pittore del suo ruolo di semplice autore, per farlo diventare una parte della sua stessa arte.
Cultura e spettacolo

Angelo Seretti e la sua canzone “Fuga dal pianeta Terra” volano al primo posto della classifica radio Europea.

Un altro grande riconoscimento da aggiungere al proprio carnet per il cantante friulano, che in poche settimane, ha raggiunto la vetta della classifica europea dedicata alla musica indipendente. La European Indie Chart è una classifica particolarmente ambita dagli interpreti non supportati da major discografiche, perchè è realizzata esclusivamente in base al gradimento degli ascoltatori di più di 100 stazioni radio FM e una ventina di web radio europee, inclusa qualcuna che trasmette anche negli USA e in Canada.

Ma veniamo alla canzone, stavolta orgogliosamente in italiano, "Fuga dal pianeta Terra". Se il ritmo è vivace ma alternativo, Angelo ci sorprende interpretando un testo dalle sfumature molto attuali, perchè condensa i temi sociali cui tutti siamo continuamente bombardati dalla sovra-informazione, tanto da voler "scappare"..anche se, in realtà, ci esorta a prenderci cura della Terra, nel senso più ampio del termine: non solo ecologia, ma anche e soprattutto "sociologia", intesa come fare attenzione a corsi e ricorsi della storia, del costume e della società.."civile". Il bellissimo brano è naturalmente ispirato ad un successo di Bobby Solo (testo di Andrea Bellentani), con cui Angelo ha un rapporto di stretta collaborazione ma soprattutto di grandissima amicizia e stima, tanto che i musicisti del brano sono quelli della sua band: Marco Quagliozzi, il leggendario tastierista, alla chitarra la giovane principessa delle corde Silvia Zaniboni, e menzione speciale ad Andrea Faggiani alla batteria, avvocato e giramondo con la passione della musica. Il brano è stato inciso negli studi Master Studio Audio & Video Recording di Udine.

Una chicca: nel video (disponibile su Youtube) che è una vera opera di assemblaggio storico, c'è una immagine vintage proprio di Bobby, la prima persona ad essere ringraziata in coda. Sull'onda di questo grande successo, è stata realizzata anche una versione house della canzone."Sono naturalmente orgoglioso e riconoscente al mio pubblico, anche se sorpreso, da questo risultato.." ci dice Angelo. "Tutti quelli che mi conoscono sanno che la musica per me è una passione, nonostante cerchi di soddisfarla con un certo perfezionismo. Tanto è che sono già al 'lavoro' su altri progetti che mi vedono anche come autore.  A prestissimo altre novità!"

https://www.youtube.com/watch?v=6lbpBtsXxho


Cultura e spettacolo Moda e stili di vita

La danza in passerella: Come Carla Fracci (nel 1972 diventò MISS LADY ROMA) Flora Bellini, ballerina e modella diventa la MISS DANZA ITALIA FASHION 2019, Danza e Moda connubio perfetto


Come ben nota la notizia(oltre 20 testate hanno parlato dell'evento) si è conclusa a Roma la 2° Edizione del Concorso Miss e Mister Danza Italia  2019, nella cornice glam del parco di intrattenimento più ambito del momento nella Capitale: Cinecittà World, il parco di divertimento del Cinema e della Tv. Un grande successo non solo di pubblico ma anche mediatico per via del connubio tra la danza è la moda.Un format di concorso di danza unico al momento nel contesto dei numerosi concorsi di danza, perchè oltre a rivolgersi ad un pubblico ampio del mondo della danza, che vede in Italia circa 17.000 scuole di danza registrate con un giro di circa 1.400.000 ballerini, e un pubblico di fans ed interessati di circa 4 milioni persone, il concorso Miss e Mister Danza ha la peculiarità, che lo contraddistingue da tutti gli altri concorsi, quello di abbinarsi alla moda.In giro ci sono pochi concorsi di moda e il fatto che nel concorso di Miss e Mister Danza Italia (www.missemisterdanza.com) esiste il percorso fashion che può aprire ai ballerini percorsi alternativi o arricchire il loro curriculum, e dare al mondo della moda nuove volti e modelli per il loro percorso formativo e disciplina.   "La danza e la moda definiscono i corpi e attraverso la disciplina insegnano ad appropriarsene". Grazie al portamento della danza i ballerini sono infatti già pronti per le sfilate come lo dimostrano d’altronde le sfilate di moda dove eccellono in passerella ballerini e danzatori, come anche nei videospot più conosciuti del momento realizzati tutti con l’ausilio della danza. Miss e Mister Danza Italia  si può definire come La danza che sfila sul red carpet.L’ingegnosa idea appartiene al ballerino, coreografo e produttore  Klajdi Selimi, un volto storico di “Amici” e della scuderia di Maria De Filippi, che ogni anno sforna talenti veri per il mercato dell’intrattenimento e dello spettacolo italiano, lui stesso stilista e figlio di un noto stilisto. Concorrente storico di Amici a tutt’oggi rimane il concorrente più votato della storia del programma, visto che fu il più votato allievo della 4a edizione 2004-2005, per 11 settimane consecutive in classifica oltre che il più votato della storia del programma fino ad oggi. La giuria fashion era composta da: Christine Blackwood (stilista manager e organizzatrice sfilate della scuderia Accademia del Lusso di Milano), Nicola Vizzini, produttore TV, autore del format di successo Il Boss delle Pizze), Roberto Mercuri (cofounder di FashionLuxury.info). Per la prima volta è stato assegnato il premio MISS DANZA FASHION, Trofeo vinto da Flora Bellini, ballerina di danze caraibiche e ginnastica artistica con studi anche del teatro, e alcuni percorsi di successo a MISS ITALIA(è stata eletta Miss Italia Mascotte - premio equivalente al titolo di MISS ITALIA, fatto per le minorenne), e anche a BALLANDO ON THE ROAD con Milly Carlucci.  Di una bellezza disarmante, ispirata alla carriera di Carla Fracci che nel 1972 vinse il trofeo di Miss Lady Roma 1972 durante un gala in "Gattopardo Club di Roma,  Flora considera che la moda può arrichire il suo percorso professionale e carriera da ballerina, ecco perchè non perde un'occasione per partecipare a casting e provini per la moda non trascurando mai di vista il suo percorso da ballerina/ginnasta. 17 anni, nata a  Cupra Marittima (Ascoli Piceno), Marche, Flora Bellini pratica la ginnastica artistica da 12 anni, ballo caraibico e dembow da 5 anni e ha studiato teatro per 5 anni. Una ragazzina con tante esperienze e percorsi, ha vinto già vari titoli come per esempio anche MISS MOTORS. Ma Flora Bellini non si ferma qui: si prepara ad un carriera da modella affidando il suo management artistico nelle mani di Christine Blackwood - stilista di KK Production art design London ltd coorganizzatrice del CONCORSO MISS E MISTER DANZA ITALIA. La danza in passerella:  Un’esperienza positiva da ripetere ed ampliare nel tempo e che potrebbe sbarcare anche sui grandi schermi della TV come talent format, dove si è visto che la danza e la moda fanno share ad un pubblico trasversale.       Come Carla Fracci(Miss Lady Roma 1972) , Flora Bellini vince il primo trofeo MISS DANZA FASHION,  a Roma Cinecittà World. Danza e moda connubio perfetto

 https://www.danzapp.it/la-danza-in-passerella-la-prima-miss-danza-italia-fashion-2019/

https://www.instagram.com/flora.be/?hl=en

 Come ben nota la notizia(oltre 20 testate hanno parlato dell'evento) si è conclusa a Roma la 2° Edizione del Concorso Miss e Mister Danza Italia  2019, nella cornice glam del parco di intrattenimento più ambito del momento nella Capitale: Cinecittà World, il parco di divertimento del Cinema e della Tv.

Un grande successo non solo di pubblico ma anche mediatico per via del connubio tra la danza è la moda.

 Un format di concorso di danza unico al momento nel contesto dei numerosi concorsi di danza, perchè oltre a rivolgersi ad un pubblico ampio del mondo della danza, che vede in Italia circa 17.000 scuole di danza registrate con un giro di circa 1.400.000 ballerini, e un pubblico di fans ed interessati di circa 4 milioni persone, il concorso Miss e Mister Danza ha la peculiarità, che lo contraddistingue da tutti gli altri concorsi, quello di abbinarsi alla moda.

 In giro ci sono pochi concorsi di moda e il fatto che nel concorso di Miss e Mister Danza Italia (www.missemisterdanza.com) esiste il percorso fashion che può aprire ai ballerini percorsi alternativi o arricchire il loro curriculum, e dare al mondo della moda nuove volti e modelli per il loro percorso formativo e disciplina.

"La danza e la moda definiscono i corpi e attraverso la disciplina insegnano ad appropriarsene".

 Grazie al portamento della danza i ballerini sono infatti già pronti per le sfilate come lo dimostrano d’altronde le sfilate di moda dove eccellono in passerella ballerini e danzatori, come anche nei videospot più conosciuti del momento realizzati tutti con l’ausilio della danza.

Miss e Mister Danza Italia  si può definire come La danza che sfila sul red carpet.

 L’ingegnosa idea appartiene al ballerino, coreografo e produttore  Klajdi Selimi, un volto storico di “Amici” e della scuderia di Maria De Filippi, che ogni anno sforna talenti veri per il mercato dell’intrattenimento e dello spettacolo italiano, lui stesso stilista e figlio di un noto stilisto. Concorrente storico di Amici a tutt’oggi rimane il concorrente più votato della storia del programma, visto che fu il più votato allievo della 4a edizione 2004-2005, per 11 settimane consecutive in classifica oltre che il più votato della storia del programma fino ad oggi.

 La giuria fashion era composta da: Christine Blackwood (stilista manager e organizzatrice sfilate della scuderia Accademia del Lusso di Milano), Nicola Vizzini, produttore TV, autore del format di successo Il Boss delle Pizze), Roberto Mercuri (cofounder di FashionLuxury.info).

 Per la prima volta è stato assegnato il premio MISS DANZA FASHION, Trofeo vinto da Flora Bellini, ballerina di danze caraibiche e ginnastica artistica con studi anche del teatro, e alcuni percorsi di successo a MISS ITALIA(è stata eletta Miss Italia Mascotte - premio equivalente al titolo di MISS ITALIA, fatto per le minorenne), e anche a BALLANDO ON THE ROAD con Milly Carlucci.

  Di una bellezza disarmante, ispirata alla carriera di Carla Fracci che nel 1972 vinse il trofeo di Miss Lady Roma 1972 durante un gala in "Gattopardo Club di Roma,  Flora considera che la moda può arrichire il suo percorso professionale e carriera da ballerina, ecco perchè non perde un'occasione per partecipare a casting e provini per la moda non trascurando mai di vista il suo percorso da ballerina/ginnasta.











17 anni, nata a  Cupra Marittima (Ascoli Piceno), Marche, Flora Bellini pratica la ginnastica artistica da 12 anni, ballo caraibico e dembow da 5 anni e ha studiato teatro per 5 anni.
Una ragazzina con tante esperienze e percorsi, ha vinto già vari titoli come per esempio anche MISS MOTORS.
 Ma Flora Bellini non si ferma qui: si prepara ad un carriera da modella affidando il suo management artistico nelle mani di Christine Blackwood - stilista di KK Production art design London ltd coorganizzatrice del CONCORSO MISS E MISTER DANZA ITALIA.
La danza in passerella:  Un’esperienza positiva da ripetere ed ampliare nel tempo e che potrebbe sbarcare anche sui grandi schermi della TV come talent format, dove si è visto che la danza e la moda fanno share ad un pubblico trasversale.
Cultura e spettacolo

“Here we are!”- Il nuovo vinile interattivo dei D.O.V.E.

Il vinile è tornato di moda. Anche se questo non è un vinile come tutti gli altri… E’ un vinile interattivo a partire dai tre protagonisti: la giovane promessa del jazz italiano Giovanni Perin al vibrafono, il mix inconfondibile di R&B, soul e blues di Giulio Campagnolo all’organo Hammond ed Andrea Davì già noto nella scena del rock psichedelico alla batteria.

La loro interazione musicale fa nascere nel 2015 il progetto D.O.V.E (Drums, Organ ,Vibes Ensemble), una delle novità musicali più interessanti del panorama italiano contemporaneo, grazie al ricercato connubio sonoro di questi tre singolari strumenti (vibrafono, organo Hammond e batteria), sino ad oggi non ancora utilizzati insieme nella scena musicale europea.  Reduci da due anni di concerti on the road per Italia ed Europa, i D.O.V.E. si chiudono in studio per dar vita al secondo disco dal titolo “Here We Are!” (Cat Sound Records, 2019): un lavoro che spazia dalle sonorità energiche del soul-jazz fino all’hard bop più raffinato, presentando composizioni originali del vibrafonista Giovanni Perin, che rivisitano gli anni ‘60 e ‘70 in maniera innovativa.  Da questo amore per il jazz del passato nasce anche l’idea di abbandonare il cd e pubblicare il disco in vinile, oltre che in digitale. 

Anche la copertina, firmata da Tommaso Ciato, è interattiva e si rifà ai giochi  e alla grafica della Settimana Enigmistica.  Sul fronte è presente il gioco unisci i puntini: unendoli, si finirà di comporre il simpatico disegno della copertina, andando a formare gli strumenti musicali dell’ensemble. Sul retro, invece, troviamo un cruciverba con domande relative ai grandi protagonisti della storia jazz

Il disco è disponibile in digitale in tutte le maggiori piattaforme musicali online. E’ possibile inoltre ricevere il vinile ordinandolo su www.bandcamp.com nella pagina di Giovanni Perin. Il concept interattivo era nato già con il primo Lp in vinile, intitolato “Where are you?” (Statale 11, 2017), con la grafica molto particolare (sempre di Tommaso Ciato) che proponeva in copertina un gioco dell’oca musicale, i cui protagonisti sono proprio gli strumenti suonati dal trio nel disco, venduto, tra l’altro, assieme al dado da gioco. Una interazione musicale e ludica con il pubblico che diventa parte attiva, anzi interattiva con i D.O.V.E..  

Contatti
giovanniperin87@gmail.comGiovanni Perin
3386835742
www.giovanniperin.com
Cultura e spettacolo

Al via la sesta edizione di ALICE E LE ALTRE, rassegna di “cinema delle donne” – 17,18, 19 dicembre 2019, Cineporto di Lecce, ingresso gratuito

“MONDI SENZA CONFINI, RITRATTI, FEMMINISMI”
17,18, 19 dicembre 2019 CineLab Giuseppe Bertolucci
Cineporto di Lecce
Via Vecchia Frigole, 36

“Alice e le altre” nasce nel 2014 come rassegna di cinema delle donne. Una rassegna senza riflettori né tappeti rossi, che ci dà l'opportunità di conoscere “da vicino” i racconti, i sogni, le visioni delle registe e delle sceneggiatrici. Un cinema che ci fa recuperare il senso di appartenenza a una collettività femminile. Il filo rosso delle narrazioni (dal nuovo femminismo ai temi del lavoro, dalla violenza di genere all’attivismo, dai racconti delle terre in guerra al lavoro quotidiano) è la prospettiva delle donne. L’associazione dedica il suo lavoro ad Alice Guy (1873/1968), prima regista nella storia del cinema che gridando “Elles tournent”, incitava le donne a girare. E noi rilanciamo dicendo: "Donne, giriamo!".

organizzata da:
Alice e le altre aps
col sostegno di:
APULIA FILM COMMISSION
CONSIGLIERA DI PARITA’ REGIONE PUGLIA
la rassegna rientra nel progetto SDGs ON FILM,  Bando "Cinema per la Scuola
Buone Pratiche, Rassegne e Festival" finanziato da MIUR e MIBAC
in collaborazione con le ONG  GVC WE WORLD e COSPE
e in collaborazione con il  comune di Galatone (Le) Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatone (Le) DAMS Università del Salento
 
 
17 dicembre | MONDI SENZA CONFINI  
ore 10,00 saluti Simonetta Dellomonaco (presidente AFC) Anna Grazia Maraschio (Consigliera di Parità, Regione Puglia) Simona Cleopazzo (Alice e le altre)  
ore 10,30 workshop "Cinema dal mondo" Jonathan Ferramola (direttore artistico di Terra di Tutti film Festival)  
ore 11,30/13,00 proiezioni: 
WHERE'S THE EUROPE di VALENTINA SIGNORELLI | 2018 | ITALIA | 15'
A PLASTIC SOURGERY di SANDRINE RIGAUD | 52’
13.11’s THIRD EPISODE di CARLOTTA PICCININI | 2017 | SEVILLA | 11’  
ore 16,30 workshop "Cinema dal mondo, con gli occhi delle donne" Carlotta Piccinini (regista)  
ore 18,00 proiezioni:
13.11’s THIRD EPISODE di CARLOTTA PICCININI | 2017 | SEVILLA | 11’
CELLES QUI RESTENT di ESTER SPARATORE | 2019 | TUNISIA | 90'

18 dicembre | RITRATTI  
ore 10,00 saluti Simona De Carlo (Alice e le altre)  
ore 10,15 workshop  "Donne e lavoro" Mariangela Barbanente (regista, sceneggiatrice)
ore 12,00 proiezione:
SOLE di MARIANGELA BARBANENTE | 2000 | ITALIA | 52’  
ore 17,00 workshop "Il ruolo delle donne nel cinema" Daniela Castaldo (DAMS, Unisalento) Nicole Palo (regista) Mariangela Barbanente (regista, sceneggiatrice) Martina Di Tommaso (regista) Chiara Idrusa Scrimieri (regista) Paola Manno (regista e Alice e le altre)
ore 18,15 Simona De Carlo e Leonardo Palmisano dialogano con la regista a seguire proiezione SOLE di MARIANGELA BARBANENTE | 2000 | ITALIA | 52’  
ore 19,30 Simona Cleopazzo dialoga con la regista a seguire proiezione VIA DELLA FELICITA' di Martina Di Tommaso | 2017 | ITALIA | 68'  
ore 21,00 Paola Manno dialoga con la regista  a seguire proiezione EMMA PEETERS di Nicole Palo | 2018 | BELGIO, CANADA | 90'

19 dicembre | FEMMINISMI
ore 10,00 saluti  Anna Grazia Maraschio (Consigliera di Parità, Regione Puglia) Adele Polo (Dirigente Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatone) Flavio Filoni (sindaco di Galatone) Simona Cleopazzo (Alice e le altre)  
ore 10,30 workshop "Femminismo/i" Paola Columba (regista, scrittrice) a seguire proiezione FEMMISMO! Di PAOLA COLUMBA | 2016 | ITALIA | 52’  
ore 18,00 workshop "Femminismo/i" Paola Columba (regista) Ilaria Florio (giornalista)
ore 19,30 proiezione FEMMISMO! Di PAOLA COLUMBA | 2016 | ITALIA | 52’  
ore 20,30  /// EXTRA
L’ABBRACCIO (making of) di PAOLA MANNO | 2019 | ITALIA | 12' prodotto da ALICE E LE ALTRE, LITTLE STONE di Sergio Recchia KALIMERITI AMBRO’ PEDIA produttore associato Giorgia Valenti Beccaria (verranno proiettati il trailer e il backstage e saranno presenti membri dello staff tecnico e artistico)  

Informazioni alla stampa:
Simona Cleopazzo
cell. 392.1995892
Giorgia Valenti Beccaria 
Pubbliche Relazioni & Comunicazione
giorgiavalenti@gmail.com
Cultura e spettacolo

VINCE TEMPERA CON VIK AND THE DOCTORS OF JIVE: LA STRANA COPPIA AL BLUE NOTE MILANO il 19 DICEMBRE 2019

Atmosfera vintage di locali fumosi e con uno spirito swing, notti travolgenti di sonorità jazz, irrompono sul palco del Blue Note di Milano, a grande richiesta dopo numerosi sold out, Vik and the Doctors of Jive il 19 Dicembre 2019. In uno spettacolo sempre frizzante e divertenze con musicisti di grande valore, che annovera grandissimi nomi del panorama jazzistico italiano, ad accompagnare la band le note, colonna sonora di una storica edizione di Canzonissima, che il Maestro Vince Tempera, per trent’anni direttore d’orchestra del Festival di Sanremo, ha regalato al gruppo di cui è, ormai da tempo, mentore e ispiratore.   Voce roca ma suadente, originale marchio di fabbrica di Vik, al secolo Vittorio Marzioli, cantante mattatore dei Doctors, il palco del Jazz club più famoso d’Italia si riscalda con “That’s amore”, successo di Dean Martin in versione jive. Si alternano inediti di pregio, in cui il dottore del Jive si racconta ripercorrendo la storia della sua band dagli esordi, ad evergreen rivisitati in chiave jive, dai ritmi sincopati di “When you wish upon a star” di Louis Armstrong, celebre colonna sonora di Walt Disney, alla popolare “Everybody loves somebody” a cui partecipano, all’unisono, tutti gli elementi dell’orchestra in un’atmosfera di collaudata complicità alla quale neanche il pubblico in sala può sottrarsi.  

Complice la verve inesauribile di Vik Dinamite, il Maestro Tempera, con il pubblico, si trova come catapultato in un gioco di battute, complici rimandi e improvvisazioni che culmina sulle note di un classico di Fred Buscaglione, “Guarda che Luna”.   Colpisce e stupisce il pubblico il susseguirsi vibrante di contrasti e repentini cambi di atmosfera: dal mood intimistico dell’inedito “Nostalgia alle tre” di Vik, all’atmosfera di allegra complicità di “Wanna be americano” e “O Sarracino” in cui i Doctors al completo trascinano letteralmente il sofisticato pubblico del Blue Note che si ritrova, in piedi,  a cantare con la band made in Jive.  

L’inedita coppia del Jive, Vik Dinamite e il Maestro Tempera, declina così la serata, sotto il segno della sorpresa e della coraggiosa contaminazione in cui labili diventano i confini entro cui sfumano la frizzante irriverenza dell’uno e l’indiscussa autorevolezza dell’altro e anche quando i Doctors e il Maestro si congedano sulle note di “Buonasera signorina” l’entusiasmo del pubblico è assoluto: lo show è capace di accendere le platee più eterogenee, il grande pubblico prima ancora che un’elite di soli specialisti, vera forza dello spettacolo, vera forza della musica.