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Cronaca

Cronaca Cultura e spettacolo News

42 tele – 42 donne – 42 storie per dire no alla violenza sulle donne

MILANO - Venerdi 22 novembre ha preso il via la mostra personale “Declinazioni al femminile” dell’artista delle donne Matteo Fieno nella prestigiosa Milano Art Gallery a Milano.
L’artista delle donne, come ormai Fieno viene riconosciuto, segna così un’altra importante tappa all’interno di un percorso artistico caratterizzato da una rapidissima ascesa, che gli ha tributato già numerosi riconoscimenti, premi e apprezzamenti da parte della più autorevole critica. L’evento è stato introdotto da Salvo Nugnes, curatore della mostra, da Luciano Simonelli, giornalista ed editore e da Roberto Villa, fotografo di fama internazionale e grande amico d Pierpaolo Pasolini.

E mai come in questo caso, una mostra – si tratta di ben 42 tele - si candida ad essere un prezioso racconto della realtà al femminile. Proprio nei giorni in cui – il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne – l’attenzione del mondo è puntata su una delle pagine più drammatiche del nostro tempo e considerando purtroppo anche i recenti casi di femminicidio e di violenza che si sono verificati negli ultimi giorni nel nostro Paese e in Cile.

“Viviamo in un Paese – ha tenuto a ricordare Villain cui ogni 15 minuti una donna subisce un reato di violenza e mai come oggi il rispetto dovuto alla donna viene calpestato nella vita di tutti i giorni”.

Ed è proprio dalla quotidianità che parte Fieno, quella quotidianità fatta di pose, di gesti, di azioni che trovano una loro centralità nella pittura del giovane e affermato artista piemontese. Pose che paiono istantanee di un vissuto che traspira dolore, depressione, protezione, fatica, spontaneità, sensualità, generosità, gioia. Una varietà di sfaccettature e sentimenti che nascono nella realtà a cui Fieno dà corpo con i suoi quadri, ma che inevitabilmente si nutrono degli occhi di chi guarda, capaci di alimentare ulteriormente la rappresentazione di una realtà che chiede immedesimazione per essere compresa.
Un approccio, questo, in cui Roberto Villa ha rintracciato un lusinghiero parallelo con la pittura caravaggesca “dove la nobiltà del blasone lasciava spazio agli aspetti e alle persone più comuni che diventavano una cifra stilistica caratterizzante uno stile pittorico universalmente riconosciuto. Allo stesso modo oggi, Fieno afferma un modello fortemente riconoscibile, tanto da rendere le sue opere riconducibili direttamente ed in maniera evidente all’autore”.

Declinazioni al femminile”, è un panorama di rara bellezza che conferisce una centralità alla donna letta nella sua complessità di “madre, moglie, figlia, amante e che invoca quel rispetto oggi troppo spesso assente dall’orizzonte culturale di una società che sotto questo profilo appare involuta”.  Un rispetto calpestato non solo dalla violenza ma da una concezione ben lontana da un’idea paritaria dei rapporti sociali.

“Viviamo in un mondo – afferma l’artista di Albain cui il concetto della diversità si è presto trasformato in un’idea di contrapposizione, di scontro permanente tra fazioni”. “Nella mia pittura – spiega Fieno – la diversità diventa ciò che invece dovrebbe essere: un differente punto di vista con cui vivere e leggere la realtà, attraverso cui accogliere e fare proprio l’altro da sé”. “E non trovo nulla che possa esprimere questo privilegiato punto di vista – ha proseguito Fieno - che non siano i corpi delle donne, la più alta manifestazione di una grazia e di un’anima in cui vorrei che tutti, uomini e donne, potessero riconoscersi”.

Fieno ha acquistato ormai il titolo esclusivo di artista delle donne, perché tutta la sua opera è un costante richiamo alla donna, travalicando i limiti banalizzanti in cui spesso viene contenuta. Nei quadri di Fieno ci soni corpi capaci di parlare non solo di bellezza, ma possono esprimere una infinita varietà di stati d’animo, senza mai ridursi alla sola fisicità.  Nella sua pittura la donna incarna una sua unicità, che scaturisce proprio dalla sua diversità, una condizione che arricchisce, che fa riflettere che interroga chi guarda. “Vorrei che guardando i miei quadri – è l’auspicio di Fieno – si riflettesse su ciò che oggi rappresenta la donna, su quel debito di gratitudine che ognuno di noi sa di avere. Vorrei – ha concluso il pittore delle donne – che tutti sentissimo forte il dovere di rispettare, valorizzare, capire e conoscere quel prezioso universo che è il mondo delle donne. Spero, da questo punto di vista, che i miei quadri possano essere uno dei tanti strumenti messi a disposizione per realizzare questo doveroso atto d’amore”.
Cronaca

ONE 4 LIFE: raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica sui tumori pediatrici.

Dall’11 al 22 novembre 2019, i ristoranti “Da Gino pane vino e arrosticino” di San Benedetto del Tronto e di Civitanova Marche, devolveranno dal proprio incasso 1€ per ogni persona presente a cena, alla Fondazione Umberto Veronesi a sostegno della ricerca scientifica sui tumori pediatrici.

Inoltre chi vorrà, durante le cene, potrà effettuare un’ulteriore libera donazione personale a sostegno del progetto.

“Sono convinto che, anche con poco, tutti possiamo essere di aiuto a costruire un mondo migliore e più sereno e noi, che abbiamo la possibilità di coinvolgere tante persone, dobbiamo dare l’esempio” dichiara la proprietà dei ristoranti.

Ogni anno in Italia 1400 bambini (tra 0 e 14 anni) e 800 adolescenti (tra 15 e 19 anni) si ammalano di cancro.

<<< La Fondazione Umberto Veronesi ha attivato un progetto dedicato ai più piccoli, per poter offrire ai bambini e ai ragazzi malati di tumore la speranza concreta di una vita lunga e libera dalla malattia.
Ogni anno sostiene il lavoro di brillanti ricercatori impegnati nelle migliori università e centri di ricerca in tutta Italia, impegnati in campo Oncologico, Cardiologico, delle Neuroscienze e della prevenzione delle malattie. >>>

Alla conclusione della raccolta, per una massima trasparenza, conteggi e versamenti potranno essere seguite direttamente sulle pagine dei ristoranti.
Cronaca Moda e stili di vita

Valentina Vignali e Micheal Terlizzi insieme per la serata “FLUO NIGHT”, con la riapertura (dopo 8 anni di chiusura) del Bob Dylan Disco Club di Lotzorai – Nuoro

Sabato 12 ottobre riapre dopo otto anni la storica discoteca Bob Dylan Disco Club di Lotzorai (Nuoro) che per tantissimo tempo ha fatto divertire migliaia di ogliastrini di tantissime generazioni.  Nasce cosi una serata con ospiti speciali, saranno due volti molto noti della televisione: la cestista e influencer Valentina Vignali e Micheal Terlizzi.

Saranno distribuiti durante la serata 3000 gadget che illumineranno la serata appositamente targata "FLUO NIGHT".

La serata è organizzata da un giovanissimo studente diciannovenne  di Ilbono in provincia d'Ogliastra , Samuele Congiu.  Particolare impegno organizzativo è stato dedicato al fattore sicurezza con un servizio navetta che farà varie tappe in tutta la zona.
Cronaca Salute e benessere

GIORNATA MONDIALE DEL CUORE – La Sapienza: Minor danno vascolare con e-sig a tabacco riscaldato

Il dispositivo che scalda il tabacco IQOS e le sigarette elettroniche hanno un impatto minore su pressione sanguigna, sulla funzione vascolare e sullo stress ossidativo rispetto alla sigaretta tradizionale. A confermarlo il primo studio indipendente italiano realizzato sull’uomo e pubblicato dall’autorevole rivista americana JAHA (Journal of American Heart Association, Associazione americana dei cardiologi).  

I ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma hanno osservato come l’utilizzo di entrambi i dispositivi, basati su tecnologie che permettono di inalare nicotina evitando però i derivati della combustione, risulti in un impatto minore su una serie di parametri rilevanti come pressione, funzione vascolare e stress ossidativo rispetto al fumo di sigaretta. Proprio il fumo tradizionale infatti, e in particolare la combustione, principale causa di danno delle sigarette, rappresenta il fattore di rischio principale per lo sviluppo di patologie cardiovascolari quali l’infarto del miocardio o eventi ischemici cardiaci e cerebrali. E questo perché aumentano stress ossidativo, viscosità del sangue, frequenza cardiaca e pressione sanguigna.

Ma lo sono anche i nuovi metodi di fumo? I risultati del lavoro scientifico effettuato dai ricercatori dell’università “La Sapienza” mostrano che c’è un minor impatto rispetto alla sigaretta tradizionale. A presentare lo studio il Prof. Roberto Carnevale, professore associato di Biologia de “La Sapienza” di Roma, che ha illustrato come la ricerca abbia valutato gli “effetti in acuto” ovvero subito dopo l’utilizzo del prodotto a tabacco riscaldato IQOS, in confronto a quelli della sigaretta elettronica e della sigaretta tradizionale. Venti i fumatori coinvolti, di cui più della metà donne, assegnati in modo casuale ed alternativamente ai differenti prodotti, che avevano un contenuto di nicotina equiparabile, con un periodo di sospensione di 1 settimana tra le differenti fasi. I ricercatori sono andati a misurare più parametri possibili, facendo anche compilare ai volontari dei questionari per valutare il loro grado di soddisfazione.  

Commenta Carnevale: “Il fatto che questi nuovi dispositivi per fumare alterino lo stress ossidativo, l'attivazione piastrinica e la pressione arteriosa con un minor impatto rispetto alle sigarette tradizionali suggerisce che i nuovi prodotti potrebbero essere meno dannosi. Inoltre, alcune somiglianze tra i primi e le sigarette tradizionali, in termini di soddisfazione dei fumatori, potrebbero rendere questi prodotti maggiormente apprezzati nel processo di cambiamento. Tuttavia, sono necessarie ulteriori conferme in studi più ampi con disegni di coorte, follow-up a lungo termine e endpoint clinicamente rilevanti.”  

Per maggiori informazioni
Flavio Vitali
flavio.vitali@me.com
Ufficio Stampa Medline
Cronaca Istruzione e scuola

La stampa 3D arriva in carcere grazie al progetto 3D jail:printing the future

L’evento, patrocinato dal Comune di Milano e organizzato dalla Cooperativa Universo insieme a La Bottega Solidale, capofila e promotrice del progetto, si terrà:

Giovedì 19 Settembre
dalle 09:30 alle 13:30
presso la Sala Convegni della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate.

In Europa ci sono circa 610.000 detenuti. Di questi solo 1 su 5 è coinvolto svolge un impiego e solo il 3% di essi lavora concretamente, sia dentro che fuori dal carcere. La mancanza di occupazione, la difficoltà ad accedere a percorsi formativi adeguati, la perdita di autostima e il conseguente senso di isolamento sono le principali cause alla base degli alti livelli di recidiva, che si manifesta in particolare tra le persone più giovani e svantaggiate. 3D jail - Printing the Future è un progetto europeo che nasce proprio per dare una risposta concreta a tali problemi coinvolgendo i detenuti in uno dei fenomeni ICT più innovativi: la stampa 3D.

È un dato di fatto che la stampa 3D si appresta a svolgere un ruolo estremamente rilevante nei processi creativi e produttivi per le piccole e medie imprese di tutto il mondo e nei settori più svariati: dalla prototipazione rapida, al design industriale, all'ingegneria, architettura, abbigliamento, gioielli, medicina e ricerca scientifica. Tale rivoluzione sta avvenendo in un quadro industriale europeo in cui la domanda di personale con adeguate competenze tecnologiche aumenta ma non è corrisposta dal mercato del lavoro esistente. Il primo anno di lavoro del progetto si è quindi concentrato sulla creazione di un Quadro delle competenze per l’uso della stampante 3D in carcere, con l’obiettivo di studiare, appunto, l’attuale utilizzo della stampa 3D nelle carceri d’Europa per arrivare a porre le basi di un modello di formazione adatto ai diversi paesi europei, argomento che sarà centrale   durante la seconda fase del progetto.

È infatti innovativo portare competenze così professionalizzanti all’interno di un contesto come quello carcerario. Si tratta di una sfida che riguarda i sistemi educativi delle carceri e che punta a includere una formazione di alto livello nell'esperienza educativa dei detenuti per favorire il loro processo di inclusione socio-lavorativa ma che mira anche a spingere le amministrazioni penitenziarie a guardare oltre e innovare le loro procedure.

La mattina del 19 Settembre sarà l’occasione di presentare i risultati del lavoro svolto fin ora. La Bottega Solidale, in qualità di capofila e promotrice del progetto, ne introdurrà le caratteristiche generali, accennando anche alle motivazioni principali che l’hanno spinta a immergersi nel mondo dell’educazione per adulti, ancora una volta e ancora più in grande, a 10 anni dal progetto di economia carceraria O’Press.
Successivamente, si assisterà al racconto del lavoro svolto durante l’anno per la creazione del Quadro delle competenze- Ciò avverrà attraverso la voce dei partner coinvolti in tale ricerca: M2C, partner tedesco che ha curato l’assemblaggio e la raccolta delle informazioni; EFA, altro partner italiano che parlerà dello significato e dello scopo della formazione nei progetti europei per il riconoscimento e la definizione delle competenze per la stampa 3D in carcere. A seguire Cibervoluntarios, partner spagnolo che approfondirà gli aspetti tecnici delle tecnologie 3D e loro applicazione nell'ambito dell’educazione degli adulti, con particolare attenzione al contesto penitenziario. Prima delle conclusioni, ci sarà spazio per il racconto dell’esperienza in carcere vissuta sia dalla Cooperativa Universo, che gestisce la Cisco Networking Academy del carcere di Bollate, sia da La Bottega Solidale, che gestisce il laboratorio di serigrafia O’Press all’interno del Carcere Marassi di Genova.

Iscrizione consigliata https://www.eventbrite.it/e/registrazione-3d-jail-printing-the-future-presentazione-quadro-competenze- stampa-3d-71668168421

3D jail - Printing the Future è un progetto europeo, della durata di 36 mesi, prevede il coinvolgimento di 8 partner provenienti da 6 diversi paesi (Italia, Germania, Spagna, Belgio, Turchia e Grecia), per un totale di 24 operatori, dozzine di educatori penitenziari e istruttori, e approssimativamente 270 detenuti. I partner coinvolti sono: La Bottega Solidale, capofila del progetto; Anadolu University; Asturia Vzw; The Cibervoluntarios Foundation; EELI- European Education and Learning Institute; E.F.A.-Equipe Formatori; The M2C Institute for Applied Media Technologies and Culture at the University of Applied Sciences Bremen; Universo. Il progetto 3D jail: printing the future è cofinanziato dal Programma Erasmus+, KA204, Strategic Partnerships for adult education, Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices. Project n. 2018-1-IT02-KA204-048336. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito:
3djail.eu Pagina Facebook https://www.facebook.com/3DJail/

La Bottega Solidale, capofila del progetto 3D Jail,, con ruolo di coordinamento sull’intero partenariato, è una cooperativa sociale che opera nel commercio equo e solidale da oltre 20 anni. Il commercio equo e solidale, o Fair Trade, è una partnership economica, basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira a una maggiore equità nel commercio internazionale. Contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni economiche e garantendo i diritti dei produttori e dei lavoratori emarginati, in particolare nel Sud del mondo. Dalla sua nascita, La Bottega Solidale si è impegnata nella promozione di progetti di sensibilizzazione e informazione sul Nord e Sud del mondo e sull'incoraggiamento della cittadinanza attiva. Gestisce 4 negozi, due dei quali nel centro della città, e ha 18 dipendenti, oltre 1000 collaboratori e oltre 50 volontari. Da 10 anni gestisce invece all’interno della Casa Circondariale maschile di Genova Marassi il laboratorio O'Press, un progetto finalizzato a restituire un senso di utilità individuale e sociale alla pena. È un laboratorio serigrafico in cui i supporti di base provengono dal circuito del Commercio Equo e Solidale: magliette, shoppers, felpe vengono prodotte e importate da organizzazioni iscritte a WFTO, l’organizzazione di categoria internazionale del commercio equo. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: http://www.bottegasolidale.it/ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/labottegasolidale/

Universo, partner di progetto in 3D Jail, è una cooperativa sociale che nasce nel 2012 dall’esperienza nell’ambito della formazione Ict per i detenuti del carcere di Bollate, realizzata grazie al progetto Cisco Bollate, avviato nel 2002. Gestisce infatti la prima Cisco Networking Academy all’interno di un carcere italiano, dove svolge corsi per le certificazioni IT Essential e Cisco CCNA (Cisco Certified Network Associate) e di modellazione e stampa 3D. Un percorso formativo che ha permesso agli studenti di ottenere competenze di alto livello spendibili nel mondo del lavoro e ha fatto registrare un tasso di recidiva pari a zero. Negli ultimi anni, Universo è andata oltre il carcere di Bollate per portare fuori questo patrimonio professionale, favorendo il reinserimento socio-lavorativo di detenuti ed ex detenuti, e riuscendo a esportare il modello di formazione anche in altre carceri italiane. Nel Novembre 2016 è stato firmato un Protocollo d'Intesa tra il Ministero della Giustizia, Cisco Italia, Fondazione Vodafone, Vodafone Italia, Confprofessioni e Universo per portare la formazione Ict in alcuni istituti penitenziari italiani e fornire competenze in questo ambito per favorire il reinserimento lavorativo dei detenuti. Sono stati così avviati i corsi nella II Casa di Reclusione Milano – Bollate, nella Casa di Reclusione di Opera, nel Centro Penitenziario di Napoli-Secondigliano, nella casa Circondariale di La Spezia, negli Istituti Penali per i minorenni di Nisida (Na) e Firenze, nella Casa Circondariale di Monza. Pagina Facebook:   https://www.facebook.com/UniversoCooperativaSociale/