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Nasce FaberExpert.com la prima startup che permette di ristrutturare senza uscire di casa

A seguito della diffusione del Covid-19 si prevede un calo delle compravendite residenziali compreso tra l'8% e il 18% secondo i dati diffusi nel 1° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2020 da Nomisma. La conseguente contrazione del mercato legato alle ristrutturazioni e alle nuove costruzioni, aggravata da chi non potrà più permettersi il costo di una ristrutturazione a seguito della perdita del lavoro, andrà a colpire un settore già in crisi.

"Il portale FaberExpert.com" - spiega Marcello Marino fondatore e amministratore della startup che gestisce il portale, precedentemente responsabile presso Canon Italia e Microsoft Italia - "è il primo portale a permettere di progettare una ristrutturazione online, nell'ottica di agevolare l'incontro tra domanda e offerta e di supportare il settore edile".

Il portale FaberExpert.com oltre a fornire gratuitamente il servizio agli utenti, permette infatti anche di sostenere imprese e professionisti, aiutandoli ad aumentare la visibilità della propria attività in modo gratuito.

Il portale offre inoltre una procedura che agevola l'utente nella scelta dei lavori da eseguire. La piattaforma permette anche di valutare i lavori svolti in precedenza dalle singole imprese o dai singoli professionisti e facilita il confronto tra cliente e impresa in merito ai lavori da eseguirsi.

Ad ogni ristrutturazione viene assegnato gratuitamente un referente FaberExpert.com che guida l'utente nell'identificazione dei lavori da svolgere e nella scelta dell'impresa o del professionista più appropriato.
Nell'ottica di favorire coloro che per la prima volta si dedicano ad una ristrutturazione, il portale offre inoltre la garanzia di aiutare a gestire gratuitamente eventuali controversie che si verifichino tra il cliente e l'impresa durante l'esecuzione dei lavori.

La startup punta in alto e dopo aver presentato il progetto agli investitori durante WebSummit, l'evento globale di riferimento per il settore tecnologico, sceglie un approccio internazionale nell'ottica di un'espansione futura su mercati esteri partecipando alla Startup School di Y Combinator, l'acceleratore di startup di San Francisco che ha guidato il lancio di piattaforme quali AirBnB e Dropbox.

"In questa fase in cui le imprese e i professionisti stanno comprendendo l'importanza dello smart working" - prosegue Marcello Marino - "siamo certi che il portale FaberExpert.com sia un valido strumento per incrementare il fatturato di un settore in difficoltà, grazie all'adozione di nuove tecnologie".


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CONTATTI PER LA STAMPA:
Marcello Marino (Fondatore e amministratore)
Email: contact@faberexpert.com
Mobile: 347-9618868
Portale: https://www.faberexpert.com/
Chi siamo: https://www.faberexpert.com/aboutus/
Immagini e loghi: https://www.faberexpert.com/pressassets/
Cronaca

Coronavirus: Beyond the Magazine dona 50mila euro in pubblicità alle aziende italiane

La rinomata rivista luxury BEYOND the MAGAZINE  entra in campo a favore dell’Italia e dona oltre 50mila euro in pubblicità e redazionali al fine di rilanciare le aziende del territorio italiano. “Vogliamo farlo facendo la differenza, andando oltre il consueto concetto di comunicazione.

Da sempre ci mettiamo a disposizione delle start up e delle aziende consolidate, non solo con la visibilità sulla nostra rivista ma anche organizzando eventi per rafforzare le relazioni”  dichiara Lorena Interlandi, Direttore Eventi “Oggi più che mai sappiamo quanto sia importante non dimenticare il proprio cliente ma assicurare la propria presenza, emozionarlo, intrattenerlo, coccolarlo”.

“Sappiamo bene che solo coloro che  cavalcheranno l’onda della comunicazione e delle relazioni potranno sopravvivere e reinventarsi dopo questo periodo di enorme difficoltà mondiale” prosegue Justine D’Angelo, Direttore Editoriale “Pertanto, abbiamo deciso di contribuire in prima persona, mettendo a  disposizione delle imprese italiane oltre 50mila euro di pagine pubblicitarie ideando un numero speciale, che sarà divulgato via newsletter, social, qrcode. In questo modo speriamo di dare un aiuto concreto a rilanciare l’economia e a garantire i posti di lavoro”.

La Redazione della rivista luxury donerà ad ogni azienda che si metterà in contatto con loro spazi pubblicitari pari ad un valore di listino di Eur 2.500,00 sino ad esaurimento pagine.

Ma il progetto non si ferma qui. Oltre ad usufruire della donazione, si potrà supportare la raccolta fondi di Beyond the Magazine a favore del Policlinico di Milano e dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, mediante un’offerta libera, che sarà devoluta alla lotta contro il #Covid19.

Chiunque voglia aderire alla donazione pubblicitaria messa a disposizione della testata sino ad esaurimento pagine, dovrà contattare: press@gruppobeyond.com.

“La sfida che il nostro Paese sta affrontando è veramente molto impegnativa ma siamo convinti che reagire positivamente sia la strategia migliore per affrontare la situazione attuale e quella futura. Ecco perché ci mettiamo a vostra disposizione per ripartire alla grande, con nuove e vincenti strategie, con un nuovo numero, elegante, contemporaneo ed innovativo, interamente dedicato all'eccellenza italiana.” afferma Justine D’Angelo.
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Coronavirus: la toscana Ambrogio mette a disposizione gratuitamente la piattaforma YouNeed per facilitare lo smart working

Da oltre tre settimane circa il 95% dei suoi dipendenti e professionisti lavorano da casa senza alcuna difficoltà usando la tecnologia YouNeed: un mix di software e telecomunicazione che sta soddisfando anche i clienti. Oggi il Gruppo Ambrogio risponde alle misure di contenimento del coronavirus con un aiuto lineare ovvero con una piattaforma gratuita per tutti fino al termine dell’emergenza nazionale. 

La società toscana Ambrogio è da anni specializzata nella comunicazione digitale volta al superamento delle barriere con la facilitazione degli strumenti tecnologici sviluppati di cui YouNeed (Made in ITALY) è la massima sintesi. Dato il momento critico per molte imprese, professionisti e famiglie ha deciso di stanziare le prime 1.000 attivazioni comprese di un plafond di chiamate gratuite.

"Il numero è purtroppo limitato, ma al momento è il massimo che possiamo fare - dichiara il presidente Franco Tocci  - Ci stiamo attrezzando per espandere la gratuità ad altre 5.000 attivazioni con la medesima formula di partecipazione a questa gara di solidarietà nazionale.  Se lo Smart Working è la risposta aziendale al coronavirus, allora la nostra piattaforma YouNeed lo è per rendere concreta questa azione correttiva e al tempo stesso preventiva per mantenere le imprese attive e utili a tutto il sistema Italia". 

Nello specifico YouNeed è una piattaforma cloud che sostituisce integralmente il vecchio centralino telefonico aziendale, permettendo di fare fin da subito chiamate in ingresso e in uscita con il numero aziendale da qualunque dispositivo sia web sia mobile, si hanno strumenti di chat aziendale tra dipendenti e anche tra reparti e gruppi di lavoro, si possono inviare raccomandate via circuito Poste Italiane, si gestiscono video conferenze in modo altamente facilitato e innovativo per negoziazioni e riunioni d’ufficio, si gestiscono rubriche e appuntamenti, si inviano e ricevono files in ambiente condiviso e molto altro ancora.

Le sedi di Milano, Torino, Prato e Firenze stanno già lavorando in Smart Working da casa e si sono per così dire smaterializzate.

Per attivare gratuitamente lo Smart Working con YouNeed si può chiamare il numero Verde nazionale (800) 082 863  L’interazione con i nostri operatori è esclusivamente telefonica, l’attivazione viene svolta da remoto e senza alcun rischio di contatto.


Contatti:
Franco Tocci
f.tocci@ambrogio.com
Tel. 335 83 78 743
Skype: francot76

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Coronavirus: la veronese EVEREL GROUP reagisce con forza e tempestività, lanciato pacchetto di benefit per tutti i dipendenti

Everel Group utilizza l’arma della responsabilità sociale per combattere il virus. Oltre ad aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti, la maggior parte delle volte attuando interventi tutelativi e precauzionali prima dell’emanazione del Decreto stesso, ha costruito a tempo di record un pacchetto di benefit per tutti i propri collaboratori, con validità retroattiva dal 9 marzo fino alla fine dell’emergenza:  
- polizza sanitaria assicurativa che salvaguardi la salute dei propri dipendenti e la continuità del business aziendale
- maggiorazione del salario del 25% per ogni giorno lavorato presso la sede di Valeggio sul Mincio
- bonus baby sitter del valore di 150 euro settimanali per ogni figlio under 14
- presenza settimanale del Medico Competente a disposizione per consulti
- notiziario giornaliero Everel Informa con informazioni tematiche a carattere nazionale e di aggiornamento continuo sulle attività precauzionali in Azienda
- intervento massivo specializzato di sanificazione nei locali aziendali, pur non in presenza di casi di contagio  

Inoltre, per permettere ad una squadra di pulizie specializzata di sanificare con prodotti appositi l’intero stabile, Everel chiude per tre giorni consecutivi, da mercoledì 18 a venerdì 20 marzo. L’occasione della chiusura collettiva è anche un momento per recuperare il più possibile serenità e fiducia nel futuro: per questo motivo, l’Azienda ha deciso di regalare questi tre giorni ai propri dipendenti, senza scalare ferie o permessi dal monte ore di ciascuno.  

“Abbiamo creato questo pacchetto per dare un segnale tangibile e concreto alle nostre persone che Everel c’è, protegge e ringrazia i propri collaboratori, il capitale più importante di cui un’Azienda possa disporre, - afferma Enrico Zobele, chairman di Everel Groupin un momento così complesso e critico, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte con grande senso di responsabilità”.


Everel
Everel è leader nella produzione e fornitura di componentistica elettromeccanica per le più rinomate aziende di elettrodomestici e le principali case automobilistiche al mondo. Quest’anno l’azienda festeggia il 30° anniversario: nata nel 1987, in trent’anni ha saputo interpretare le evoluzioni del mercato, rispondere con acquisizioni societarie mirate e posizionarsi tra i maggiori player globali nel settore dell’elettrodomestico e automotive, con un’offerta che spazia dagli interruttori, selettori, segnalatori luminosi, ai motori, soluzioni per la ventilazione dei forni, prodotti custom per gli abitacoli delle auto. Oggi Everel Group, con sede a Valeggio sul Mincio (VR) e stabilimenti produttivi in Italia, Germania, Romania, ha una presenza globale e soddisfa più di 400 Clienti in 55 Paesi. Conta 700 dipendenti nel mondo, 7 brand proprietari, 8 linee di business, 89 brevetti internazionali e 36 marchi registrati. Produce 100 Ml di componenti all’anno, con un fatturato di 47 milioni di euro.
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Coronavirus: la tipografina online 4Graph dona 10mila euro e lancia un crowdfunding per aiutare gli ospedali di Formia e Latina.

Nata nel 2008, 4Graph è la tipografia online completamente italiana che ha la sua sede operativa a Spigno Saturnia (Latina).  In questi giorni l'azienda ha lanciato una operazione di crowdfunding per sostenere l'attività degli ospedali di Formia e Latina nel contrasto alla diffusione del COVID-19. 

"Nei momenti di difficoltà, uno dei compiti di ogni azienda dovrebbe essere quello di restituire qualcosa al territorio dove è nata e in cui lavora" afferma  Biagio Di Mambro, il fondatore di 4Graph, nel presentare il progetto di raccolta fondi intitolato #RESisTIAMOITALIANI. Coerentemente con questa affermazione, la campagna di promozione della raccolta fondi (cui 4Graph contribuisce in prima persona con 10mila euro) avrà il suo cuore nella provincia di Latina, ma si diffonderà su tutto il territorio nazionale per cercare di raggiungere anche chi, in tutta Italia, ha comunque le sue radici e la sua famiglia nel territorio dove operano i due ospedali. 

L'operazione di Crowdfunding fa parte delle molte iniziative con cui 4Graph sostiene da sempre l'attività di chi con la sua attività mostra la parte migliore del nostro Paese: "Da sempre sosteniamo le iniziative in grado di mostrare l'esistenza di un'Italia di carattere" conclude Biagio di Mambro "e nessuno come i lavoratori degli ospedali sta mostrando in questi giorni il carattere necessario per superare questo periodo di emergenza. Fare qualcosa per sostenerli ci è sembrato un modo concreto per dimostrare la nostra gratitudine e il nostro sostegno al loro duro lavoro quotidiano".

La raccolta di fondi è ospitata sulla piattaforma GoFundMe: per contribuire con una donazione o anche soltanto condividendo la notizia basta seguire questo link. https://www.gofundme.com/f/covid19-un-aiuto-per-il-basso-lazio
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E’ uscito il nuovo libro di Laura Daveggia, ora disponibile in libreria

Venti racconti, venti storie di persone che, come dice nella prefazione Giuseppe Dal Ben, direttore generale ULSS 3 Serenissima (Ve), "narrano storie di malattia e di resurrezione". Un libro dal linguaggio quotidiano e concreto, persino ironico in certi passaggi, che attraverso le venti storie comunica un messaggio semplice e fondamentale: ogni crisi può essere occasione di crescita e di evoluzione, perché la capacità di rinascita dell’essere umano è sempre più grande di qualsiasi tragedia possa capitare nella vita. Una parte del ricavato dalla vendita del libro andrà a favore di un progetto di laboratori creativi per persone con disabilità psichica.

Laura Daveggia nasce nel 1962 a Venezia. Maturità classica, laurea in fisioterapia. Da più di trent’anni lavora come fisioterapista; ha pubblicato diversi articoli legati alla sua professione, sia come autrice singola che come co-autrice, ed un libro sulla psicologia della riabilitazione insieme allo psicologo L. Sandrin.  Amante della lettura e della musica classica, da sempre scrive racconti per hobby, traendo ispirazione dalla sua professione e dalla vita che la circonda. Vive e lavora a Venezia.




Contatti:
laura.daveggia@gmail.com3490894691
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In “Repubblica Digitale” l’impegno del Governo contro l’odio online

Milano - Proseguono le adesioni a Repubblica Digitale, l’iniziativa promossa dal Governo Italiano rivolta all’inclusione digitale. Vi ha aderito COP - Chi Odia Paga una startup innovativa a vocazione sociale nata per combattere ogni forma di odio online, come ad esempio il cyberbullismo, lo stalking, il revenge porn, l’hate speech o la diffamazione online.

In virtù di questo accordo, i cittadini italiani avranno a disposizione, gratuitamente, le prime funzionalità della sua piattaforma C​hi Odia Paga​. Infatti già da subito sarà possibile ricevere un feedback automatizzato dalla piattaforma per capire se i commenti che si ricevono online siano contenuti legalmente sanzionabili o meno. Le future funzionalità che verranno rilasciate nei prossimi mesi forniranno ai cittadini tutti gli strumenti tecnici e legali necessari per difendersi dai reati d’odio online in modo facile, veloce, sicuro ed economico.

Una ricerca Doxa Kids segnala che “Circa il 6% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni denuncia di essere stato vittima di cyberbullismo” mentre da dati Vox Diritti “In Italia viene postato un tweet al minuto contenente contenuti legati a razzismo, insulti sulla disabilità, misoginia, islamofobia, omofobia ed antisemitismo”​.

Chi Odia Paga​​ nasce nel 2018 da Francesco Inguscio, con il suo ​venture accelerator Nuvolab, l’investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e cofinanziato da Regione Lombardia. L’idea è fornire assistenza legale per difendersi da queste condotte, attraverso una piattaforma online, semplice da utilizzare e capace di garantire tempi brevi di risposta.

Il​ ​Ministro per l’innovazione e la digitalizzazione​ si è impegnata a sostenere e promuovere il progetto, che sposa appieno i suoi​ principi per un digitale etico e sicuro​.

“Sin dall’inizio del mio mandato”, ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione e la Digitalizzazione Paola Pisano, “ho creduto che proteggere chi viene colpito dall'odio online e al tempo stesso salvaguardare i principi di libertà di espressione fosse un obiettivo primario. A breve nascerà un tavolo di lavoro pubblico-privato proprio su questo tema. Nel frattempo è importante dare il giusto sostegno a iniziative come quelle portate avanti da ‘Chi Odia Paga‘, che hanno il grande merito di usare la tecnologia per dare risposte etiche e concrete a problemi che la stessa tecnologia pone”.

Chi Odia Paga è una piattaforma ​legaltech ​in grado di combattere l’odio online avviando la migliore procedura di tutela legale per ciascun caso. Il primo servizio rilasciato permette all’utente, attraverso la compilazione di un questionario interattivo, di ricevere immediatamente un primo feedback legale basato su un algoritmo di intelligenza artificiale: grazie ad esso l’utente scopre se è stato vittima di un reato, di quale reato eventualmente si tratti e, se del caso, suggerisce di contattare un avvocato. Per istruire l’algoritmo è stato utilizzato un archivio di oltre 1.500 sentenze passate in giudicato e la consulenza di un team di avvocati specializzato sui reati online. Il feedback legale è fornito utilizzando un linguaggio comprensibile e riducendo così la distanza percepita tra cittadino e materia giuridica.

“Attenzione”, ha precisato il fondatore di COP Francesco Inguscio, “non è sempre tutto odio ciò che urtica. Non sempre ci sono gli estremi per denunciare commenti aggressivi, il nostro obiettivo non è sostituirci agli avvocati ma dare assistenza al cittadino, per capire quando ci sono le condizioni per contattarne uno, solo quando un reato sia stato effettivamente commesso”. Inguscio conclude segnalando infine che “la denuncia è l’ultima difesa da usare contro l’odio, la prima si chiama ‘educazione‘ e deve essere sostenuta supportando tutte le associazioni che fanno sensibilizzazione e formazione su questi temi”.

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Sgarbi e la critica all'”artista delle donne” Matteo Fieno

Torino - È ancora una volta Vittorio Sgarbi, uno dei più noti critici d'arte italiana, uno dei più attenti osservatori di ciò che la contemporaneità artistica produce, a sigillare con una personale nota critica, la pittura di Matteo Fieno, artista delle donne.  

Sgarbi celebra a suo modo l'artista piemontese, regalando pensieri e suggestioni che diventano un tributo ancora prima che all'arte, alle donne stesse. 

Non è la prima volta che il Prof. Sgarbi incontra Fieno: dalla selezione alla Pro Biennale, al premio Caravaggio fino alla Biennale Milano, il percorso artistico dell’artista delle donne ha già avuto modo di incrociare lo sguardo attento del critico ferrarese.

E non a caso le parole di Sgarbi sono quelle di un profondo conoscitore dell'arte di Fieno e dell'artista stesso. 

Nella pittura di Fieno “c'è che quel forte bisogno di indispensabilità, di  non gratuito" che Sgarbi riconosce essere una cifra esistenziale del pittore al di là di ciò che trova espressione, o meglio “impressione" nelle sue tele. 

E già, impressione. Perché – è lo stesso Sgarbi a sottolinearlo- in Fieno ricorre “l' "impressione" nel raffigurare la donna in una certa maniera, in relazione alla circostanza ambientale entro cui  agisce. Donne che però ci tiene a precisare Sgarbi, non vivono di sola dimensione fisica, tanto che la carnalità non è mai straboccante anche quando le fattezze sono morbide e tondeggianti.  

E non è mai cliché. Anzi. Piuttosto che un tributo all'ideale dell“eterno femminino" secondo Sgarbi, Fieno privilegia un'immagine più vicina e reale ritraendo donne che sono con ogni evidenza donne  spiccatamente moderne, figlie dell'era industriale. E anche in questo, si riconosce l'amore per la bellezza e il mistero unico delle donne che ha fin qui caratterizzato i quadri del pittore delle donne.  

E c'è un tema che il critico d'arte vuole affermare assieme agli altri. Quella di Fieno è arte pura, capace di essere un linguaggio mai univoco nella lettura che se ne può dare al punto che, a proposito delle didascalie con le quali il pittore è solito accompagnare le sue opere, appare sorprendente rendersi conto di quanto quegli spunti e quegli intenti possano essere ininfluenti ai fini della nostra percezione delle opere. 

E di questo scambio reciproco di sensazioni e immagini, Sgarbi ne è fortemente convinto, tanto che, pur riconoscendo a Fieno la capacità di rappresentare la donna come poche artiste saprebbero fare, riconosce anche che quelle donne diventano “le nostre donne”, di chi le guarda. Sarà perché le pose delle donne di Fieno sono pose ordinarie capaci di donare agli occhi molto più di quanto si creda, perché “meno materia pittorica differenziata si offre alla vista più si è liberi”. Liberi di intrecciare le proprie esistenze, le proprie esperienze con quelle delle donne che si hanno davanti. Liberi di immaginare e di concentrarsi in modo esclusivo sulle donne. 

E in tutto questo, nella sua pittura, nel suo modo unico di dare vita alla donna sulle proprie tele, Fieno esprime non solo un gesto artistico – apparentemente tanto semplice quanto in realtà potente – ma anche un gesto di generosità estrema: avere avuto l'esperienza di essere espropriati delle proprie invenzioni mediante la soggettività altrui che, in poche parole, spiega Sgarbi, significa “essere riusciti ad aprirsi alle menti e agli occhi degli altri invece di tenerle relegate entro i confini ristretti del proprio io”.  

Ed è in questa trasposizione di ruoli che l’esperienza artistica accomuna il pittore e i suoi interpreti, per raggiungere un momento in cui quelle donne sembrano essere nate addirittura dalla mano di chi guarda, spogliando il pittore del suo ruolo di semplice autore, per farlo diventare una parte della sua stessa arte.
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Caffè Al Bicerin dal 1763: in arrivo una Befana 2020 d’eccezione

E’ in arrivo un’Epifania d’eccezione al Caffè al Bicerin che, proseguendo una vecchia tradizione a chiusura delle festività natalizie, lunedì prossimo, a partire dalle ore 15.00, offrirà alla cittadinanza un gianduiotto gigante da 5 chili.

Un’iniziativa che chiude simbolicamente i festeggiamenti, svoltisi negli ultimi mesi del 2019, per i 256 anni di attività. Un traguardo straordinario per il locale, affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, che conserva intatto il suo fascino con un’atmosfera ed un’accoglienza tipica delle cioccolaterie ottocentesche.La storica bevanda torinese, composta da cioccolata, caffè e crema di latte, servita in piccoli bicchieri senza manico, è nata proprio in questo caffè che, da allora, ne porta il nome e ne conserva gelosamente la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione in grande riservatezza.

Al Bicerin nella sua lunga storia è stato punto di riferimento di grandi personalità: da Cavour a Pellico, da Puccini a Nietzsche, dalla Osiris a Calvino senza dimenticare la regina Maria Josè e Umberto II, solo per citarne alcuni. Il famoso locale è stato trasformato spesso in set cinematografico per molte produzioni nazionali e internazionali ed è stato protagonista di un’importante pagina della narrativa italiana. Il grande filosofo e scrittore Umberto Eco ha ambientato alcuni passi del famoso romanzo “Il Cimitero di Praga” proprio al Bicerin.  

Un mondo intatto,preservato con grande cura grazie a Maritè Costa, prematuramente scomparsa nel 2015, che sviluppò un minuzioso lavoro di archeologia del cioccolato avviando anche un’importante opera di restauro delle strutture e degli arredi originali. 

Da sempre in mani femminili, oggi il Caffè Al Bicerin è gestito, nel segno della continuità, dalla famiglia di Maritè Costa che, in più di 30 anni di gestione, si impegnò perché il suo valore venisse riconosciuto a livello nazionale e internazionale.   

Anche per il 2019 la Guida dei Bar d'Italia del Gambero Rosso ha attribuito al Caffè il prestigioso punteggio di "3 tazzine e 2 chicchi". Questo prestigioso riconoscimento è l’ultimo di una lunga serie di premi come il Diploma d’onore dei caffè storici Europei del 2004, il premio del Gambero Rosso che nella prima edizione della Guida ai Bar, nominò nel 2001 il Caffè Al Bicerincome Miglior bar d’Italia del 2000 e il più recente Premio Bogianen, il riconoscimento con cui il centro congressi della Camera di commercio "Torino incontra" premia i piemontesi che più si sono distinti nella vita o nella carriera, attribuito a Maritè Costa nel 2013.

Al Bicerin oltre alla cioccolata in tutte le sue declinazioni (bicerin, cioccolata in tazza, giandujotti, cioccolatini, barrette, toast al cioccolato, crema gianduja, etc.) ci si può perdere tra tre tipi di zabaione, torte tradizionali, la torta Bicerin e molte altre prelibatezze. Un patrimonio di gusto e arte cioccolatiera tramandata nel rispetto della tradizione ma con un occhio attento all’innovazione. I prodotti dello storico caffè, infatti, sono disponibili anche nel negozio online; un ricco catalogo permette di acquistare le pregiate cioccolate insieme ad una selezione di prodotti tipici piemontesi di qualità.

Il Caffè Al Bicerin è membro di prestigiose Associazioni nazionali e internazionali come l’Associazione dei Locali Storici d’Italia (www.localistorici.it) e Association des Cafés Historiques et Patrimoniaux d’Europe ed è presente nelle guide più autorevoli.

Caffè Al Bicerin
Piazza della Consolata, 5- 10122 Torino
www.bicerin.it
Tel +39 011 4369325 - bicerin@bicerin.it


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Caffè Al Bicerin: da 256 anni nel cuore di Torino
Una lunga storia che prende il via nel 1763, quando l’acquacedratario Giuseppe Dentis aprì la sua piccola bottega nell’edificio di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata. Il locale all’epoca era arredato semplicemente, con tavole e panche di legno. Nel 1856, su progetto dell’architetto Carlo Promis, venne edificato l’attuale palazzo e, in questa sede, il caffè assunse l’elegante forma ancora intatta. La particolare posizione di fronte al Santuario della Consolata lo rendeva meta preferita delle signore alimentata anche dalla conduzione femminile.
Questa caratteristica diede al Caffè un’impronta di garbo e delicatezza che ancora oggi si è mantenuta e che si desidera preservare. Dal 1910 al 1975 il locale è stato gestito dalla signora Ida Cavalli, con l’aiuto della sorella e della figlia Olga, nelle cui mani passò quando la madre si ritirò. Le signore Cavalli sono state molto amate e conosciute da tutta la città: più padrone di casa che ostesse, amorevolmente accudivano tutti gli intellettuali squattrinati che nel Caffè Al Bicerin cercavano riparo dai rigori del freddo.
Nel 1983 Maritè Costa ha raccolto l’eredità delle signore Cavalli portando il locale al livello di notorietà internazionale che oggi lo caratterizza. Mancata nel 2015, la gestione della famiglia prosegue, orgogliosamente nel solco della tradizione, con la preziosa collaborazione delle signore che da anni lavorano al caffè.

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VOTAZIONI SU BLOCKCHAIN PER SOSTENERE PONTEDILEGNO-TONALE ALLE OLIMPIADI MILANO-CORTINA 2026

Ad oggi la macchina organizzativa delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sembra che non vogliano prendere in considerazione la località sciistica Pontedilegno-Tonale come possibile location per lo svolgimento di almeno una delle gare olimpiche. Essendo però una decisione che non è ancora definitiva il portale turistico locale OpenPonte, in collaborazione con il Comune di Pontedilegno e la Pro-Loco di Pontedilegno, hanno deciso di realizzare una ricerca di mercato per vedere quale sia il sentiment della popolazione che frequenta la località turistica. Le istituzioni locali vogliono dare voce al popolo perchè tecnicamente la località sciistica ha tutti i requisiti necessari per ospitare almeno una gara delle olimpiadi e pertanto non riescono a capire quale possa essere la motivazione della loro apparente esclusione.  

A tale proposito, grazie al supporto tecnologico della società Efebia, hanno realizzato un sistema di votazione basato su Blockchain per permettere a tutti i cittadini italiani maggiorenni, presenti a Pontedilegno durante le vacanze natalizie, di esprimere il proprio pensiero (favorevole o sfavorevole) alla possibilità di svolgere una gara olimpica all’interno del comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale.  

La scelta della tecnologia Blockchain è stata dettata dal fatto che permette il corretto svolgimento delle votazioni, totalmente anonime  e sicure, attraverso il semplice utilizzo del software e di un semplice touch-screen riducendo quindi drasticamente i costi di gestione.  Questa attività è anche un modo da parte del piccolo paese di montagna di approcciare ad una delle tecnologie più in crescita del momento dimostrandosi sempre attento agli sviluppi tecnologici.

Ivan Faustinelli, sindaco di Pontedilegno, evidenza che: “Collaborare con dei ragazzi autoctoni del nostro paese che utilizzano tecnologie del futuro che potranno cambiare anche il nostro modo di vivere e sviluppare progetti sperimentali è nel DNA del nostro paese, vogliamo sempre evolvere e proporre novità per tutti i turisti che ci vengono a visitare”   Terminate le votazioni, per circa il 15 di gennaio verranno resi pubblici i dati di votazione e forse il comprensorio sciistico avrà un’arma in più per mostrare al comitato olimpico che la volontà di una parte del popolo italiano è favorevole-sfavorevole allo svolgimento di una gara olimpica nel piccolo paese in mezzo alle alpi dove, ricordiamo, amava molto sciare anche il papa Giovanni Paolo II.