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Legal Tech Academy, alta formazione sulle tecnologie legali, gratis per studenti e avvocati

Visto il cambiamento repentino e radicale delle abitudini di tutti, anche Kopjra e Legal Tech Forum hanno deciso di offrire un piccolo contributo a studenti di giurisprudenza, avvocati e aspiranti tali, siano essi in-house o appartenenti a boutique o grandi studi legali. E, perché no, a tutte le persone curiose e desiderose di acquisire nuove nozioni, seppur non vicine al proprio bagaglio di competenze.

A queste comunità è stato deciso di omaggiare l’accesso completo a Legal Tech Academy, la prima piattaforma elearning in Italia dedicata alle tecnologie legali (legal tech) e regolamentari (reg tech), che faticosamente Kopjra e Legal Tech Forum hanno costruito negli anni, organizzando e digitalizzando 4 conferenze e diversi workshop.

È possibile iscriversi e utilizzare il coupon ACADEMYATHOME2020 in fase di acquisto.

Si avrà accesso a oltre 30 ore di alta formazione, tenute dai professionisti più noti del settore, su argomenti quali intelligenza artificiale, big data, blockchain, legal design, data protection, Internet of Everything, proprietà intellettuale, informatica forense e tanti altri.

Tra i relatori avvocati e docenti provenienti da AGCOM, Baker & McKenzie, Bird & Bird, Cisco, Cleary Gottlieb, Dentons, DLA Piper, GOP, Google, Hogan Lovells, IBM, LCA, Mediaset, Orrick, Osborne Clarke, P4I, Portolano Cavallo, Studio Previti, Simmons & Simmons, Sky, Università di Bologna, Università di Milano, Università di Padova e diverse altre realtà.

https://academy.legaltechforum.com/
Moda e stili di vita Scienza e tecnologia

ECO STORE RE-FORESTA PER M’ILLUMINO DI MENO 2020

Eco Store, la catena italiana di negozi in franchising specializzata nella vendita di consumabili re-use per stampanti, scende in campo anche quest’anno per “M’illumino di meno”, la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici e sugli stili di vita sostenibili, ideata dalla trasmissione Caterpillar di Radio2.  

Eco Store, avendo nel proprio DNA il riutilizzo e la riduzione dello spreco nel rispetto della conservazione ambientale, ha accolto l’invito del programma radiofonico e, in occasione del 6 marzo, pianterà 300 alberi di cacao in Camerun in collaborazione con Treedom, piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e di seguirne la crescita online.

I 300 alberi, uno per ogni negozio della catena, formeranno una foresta che ha preso il nome di ECO STORE RE-FORESTA. Questi alberi, oltre ad assorbire fino a 16.500 kg di CO2* – una quantità che sarebbe in grado di riempire ben 126.923 palloni da basket – porteranno benefici alla comunità locale, sia in termini di sviluppo economico, grazie ai suoi frutti e ai prodotti derivati dalla loro trasformazione, sia a livello di protezione ambientale.

Il sostegno di Eco Store alla Giornata “M’Illumino di Meno” non si ferma qui. Forte della sua capillarità, il 6 marzo Eco Store estenderà l’invito alla piantumazione ai Clienti di tutta Italia e Svizzera. L’azione richiesta sarà quella di piantare un piccolo albero, o anche più semplicemente una spezia o pianta aromatica, utilizzando come primo vaso la confezione re-use delle cartucce Eco Store. Questa confezione, chiamata ReSpack, è fatta al 100% di carta riciclata pressata e si presta perfettamente per un primo approccio al mondo del giardinaggio.

Per accettare l’invito di Eco Store non serve il pollice verde, ma solo pochi strumenti e la voglia di mettersi in gioco. Una volta messa la pianta nel contenitore ReSpack, per partecipare all’iniziativa basterà farle una foto e pubblicarla sulla pagina Facebook @EcoStoreSrl con gli hashtag #repianta #respack #milluminodimeno.

Si tratta di un gesto simbolico che invita a riflettere su quanto sia urgente e importante “re-forestare” il nostro pianeta e che per dar vita a delle foreste a volte basta partire da qualcosa di molto semplice, come piantare un seme.

Per approfondimenti: https://www.ecostore.it/ecosostenibile/reforesta-300-alberi-per-pianeta/    

* Dati forniti da Google Public Data

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About Eco Store


Eco Store è la catena di 300 negozi in franchising presente in Italia e Svizzera specializzata nella vendita di consumabili re-use per stampanti, in particolare di rigenerati e compatibili garantiti dal suo stesso marchio.

Viene fondata nel 2001 a Milano con l’obiettivo di offrire ai propri clienti un’alternativa ai prodotti originali che sia di qualità, realizzata nel rispetto dell’ambiente ed economicamente conveniente.

L’offerta Eco Store comprende cartucce ink-jet re-use, toner, carte fotografiche e carte speciali. Dal 2008 inoltre, grazie a Ink Evolution, una speciale tecnologia brevettata Eco Store, nei punti vendita è possibile ricaricare professionalmente la propria cartuccia vuota in pochi minuti, riducendo inutili sprechi e dando nuova vita alla cartuccia che altrimenti verrebbe buttata.

“Re-Use is the future” è il motto dell’azienda e tutti i progetti che nascono in Eco Store vengono pensati e realizzati proprio seguendo questa semplice regola. Ogni giorno Eco Store scende in campo con i propri Clienti per alimentare un circolo virtuoso di lotta allo spreco.

Esemplificazione del valore re-use è il pack delle cartucce Ink-Jet Eco Store, realizzato al 100% con fibra di cartone pressato riciclato. Se riportato in negozio, il contenitore “ReSpack” viene riutilizzato per il confezionamento di altre cartucce Eco Store, riducendo così la produzione di rifiuti e lo spreco.


Per maggiori informazioni


ECO STORE SRL
Via Legnano 20, Muggiò
Tel. +39 039 3300955

Federica Gerardi     

mailto: federica.gerardi@ecostore.it | staff@ecostore.it
Scienza e tecnologia

HDDS Vision, il 2020 consolida la partnership tecnologica con Maccorp Group

UDINE – Diventa sempre più forte la collaborazione fra HDDS Vision e Maccorp Group all’insegna della tecnologia e della comunicazione digitale. Anche nel 2020 l’azienda fornirà monitor e software per visualizzare e gestire i contenuti del gruppo Maccorp, punto di riferimento per i viaggiatori grazie alla sua offerta di servizi finanziari e turistici, presso le sue agenzie in Italia e all’estero.

Già nel 2019 HDDS Vision ha dato un importante contributo alla sua trasformazione tecnologica. Questo in occasione dell’inizio del rinnovo dei locali delle agenzie, dove Maccorp ha deciso di puntare sui ledwall per veicolare la propria comunicazione digitale. La fornitura di ledwall, player e software proseguirà anche nel 2020, coinvolgendo diverse località in Italia. La gestione dei contenuti video, la cui realizzazione è stata affidata all’agenzia di video editing VideoMonster, avverrà sempre attraverso i player HDDS Vision, come per i normali monitor.

La collaborazione con una realtà prestigiosa e internazionale come Maccorp Group rappresenta un motivo di vanto per HDDS Vision, la cui mission è quella di supportare i clienti nella distribuzione del proprio messaggio attraverso gli schermi e l’interattività degli schermi professionali di ultima generazione, anche touch screen, nel modo più semplice e performante possibile.

Da dieci anni il progetto si concentra sullo sviluppo di un software, oggi arrivato alla versione 4.0, un sistema operativo che offre funzionalità superiori sia per esigenze vision sia per soluzioni touch.

Oggi HDDS Vision è fornitore europeo di soluzioni digital signage per il settore commerciale. E, in particolare, è famosa per le sue applicazioni stand-alone e in rete di segnaletica digitale con qualità video superiore, affidabilità, economicità, facilità d’uso e interattività.

Ma HDDS Vision si pone a tutti gli effetti come un partner nei confronti del cliente e rivenditore offrendo, se necessario, una consulenza a 360°, comprensiva di: consulenza grafica; customizzazione del software; consulenza in loco per valutare la scelta e la disposizione degli schermi; lavori di carpenteria; e fornitura dell’hardware.

Tutte le soluzioni HDDS Vision sono dotate di webserver con pannello di controllo online per creare e pubblicare presentazioni con facilità, e di una gamma di soluzioni di rete, un conveniente servizio su abbonamento ospitato, fornendo l’infrastruttura completa, sicura e scalabile per servire e sostenere la rete di digital signage.

Autorizzazioni utente Web, interfaccia utente, playlist dinamiche, testo vivo e controllo delle funzioni dello schermo quali accensione/spegnimento, ingresso e volume attraverso un collegamento HDMI: sono alcune delle funzionalità disponibili.

Tutte funzionalità che possono risultare utili nei settori più disparati, rivoluzionando la gestione della comunicazione audiovisiva e multimediale e rendendola alla portata di tutti. Nel caso di Maccorp Group, ad esempio, HDDS Vision è estremamente funzionale a una realtà che offre ai viaggiatori una gamma di servizi completa, dal cambio valuta alla biglietteria ferroviaria, ottimizzando l’esperienza dell’utente alle prese con l’organizzazione e gestione del suo viaggio, con vantaggi per lo stesso e per il fornitore di servizi, che migliora così gli standard di qualità della propria offerta.    

Scienza e tecnologia Startup e innovazione

WeAreStarting presenta il crowdfunding di due start-up innovative italiane

Bergamo - WeAreStarting ha presentato le prime due novità per il 2020: il portale di investimenti ha cominciato il nuovo anno proponendo due società appartenenti a settori innovativi e dal futuro molto promettente: Apping ed E-zone, le cui offerte sono già state pubblicate sulla piattaforma e da pochi giorni sono anche diventate finanziabili.  

Le due start-up innovative, nonostante siano diverse per settore e origine, hanno alcuni aspetti in comune: entrambe sono nuovi business, costituiti nel 2019, che hanno già testato il mercato con i loro prodotti e che possono contare sul supporto e l’esperienza di società partner specializzate e strutturate. Dimensione Eventi per E-zone e il gruppo Sme.UP per Apping.    

E-zone, intrattenimento culturale in VR  
E-zone, realtà torinese, sviluppa esperienze di intrattenimento in realtà virtuale legate alla storia e all’arte che offre direttamente al pubblico, all’interno di mostre, musei o nelle piazze in prossimità dei monumenti delle grandi città italiane, grazie al supporto dei più recenti visori in commercio. Ciò consente a visitatori e turisti di entrare nei paesaggi dipinti da famosi pittori come Van Gogh e Monet (i due test condotti nel 2019) o di vivere la città antica di Pompei pochi minuti prima della storica eruzione del Vesuvio (in pubblicazione quest’anno).   Alcuni dei soci del main partner Dimensione eventi, società affermata a livello internazionale nell’organizzazione di eventi, concerti, spettacoli e mostre, sono anche soci della startup oggi in crowdfunding, tra questi Roberto Indiano, co-founder e General Manager di E-Zone, che racconta: “In un primo momento, antecedente alla costituzione della start-up, sono stati effettuati test di mercato con il supporto di Tacoma Partners, dai quali è subito emerso il potenziale della realtà virtuale come nuova modalità di intrattenimento culturale. Ora E-Zone vuole essere presente nei maggiori luoghi di interesse per offrire ai visitatori la possibilità di sedersi comodamente e compiere un vero e proprio viaggio nel tempo e nella conoscenza.”


Apping, applicazioni per il business  

In provincia di Brescia, invece, ha sede Apping, giovane software house che sviluppa applicazioni mobile che permettono ad aziende già strutturate di migliorare la gestione del proprio lavoro direttamente dallo smartphone. Si tratta di soluzioni proprietarie la cui peculiarità è quella di essere facilmente scalabili in quanto applicabili a più clienti di uno stesso settore, oltre ad essere integrabili con i CRM esistenti.    Forte della partnership con il gruppo Sme.UP, società IT specializzata nella digital transformation e recentemente entrata nel capitale sociale di questa startup, Apping ha già realizzato alcune app per i suoi primi clienti e generato fatturato nei primi mesi di vita.   A testimoniare le ambizioni di crescita di Apping è lo stesso Presidente di Sme.UP, Silvano Lancini: “Abbiamo deciso di investire in Apping perché è una società molto focalizzata su applicazioni verticali con un forte potenziale di crescita. Vorremmo essere un valido partner industriale di Apping, aiutare l'azienda nel processo di crescita dell'offerta applicativa e contiamo di dare e ricevere stimoli per tutto quanto riguarda il mondo dell'integrazione dei sistemi.”    

Una duplice possibilità di investimento  
Entrambe le società, accomunate anche dalla ricerca di investitori, hanno da poco lanciato la loro campagna di equity crowdfunding con obiettivi differenti. Se E-zone punta a incrementare il parco visori e le proprie apparecchiature, Apping utilizzerà i fondi raccolti per assumere nuovi sviluppatori al fine di incrementare la propria capacità produttiva.   Dall’altro lato gli investitori cogliendo entrambe le opportunità di investimento, oltre a beneficiare di agevolazioni fiscali pari al 30% della somma investita, diversificherebbero il proprio portfolio scommettendo su due società che oggi si presentano con una valutazione ragionevole e che promettono tanto in futuro.  

I primi risultati economici delle due realtà oggi in raccolta su WeAreStarting si vedranno solo nella seconda metà del 2020, nel frattempo è possibile avere informazioni dettagliate sulle stesse direttamente nelle rispettive pagine del portale.

Istruzione e scuola News Scienza e tecnologia

Professionisti e insegnanti finalmente online, apre il sito delle consulenze immediate in video chat.

Ancora oggi, ottenere il parere di un professionista (un avvocato, un medico ecc), o trovare lezioni private e ripetizioni, può richiedere diverso tempo: bisogna individuare la persona giusta, fissare un appuntamento e poi andare nel suo studio (tempo, auto, mezzi, parcheggio). Perché non ci si può ancora incontrare online? Eppure la tecnologia offre da tempo la possibilità di comunicare facilmente in video chat: pensiamo banalmente alle conference call internazionali delle grandi aziende, ma anche alle persone che ogni giorno devono mettersi in contatto con amici e parenti che vivono in paesi lontani.

Da questa considerazione nasce HUKNOW (https://www.huknow.com), il sito dove si possono trovare esperti su qualsiasi argomento: il nome arriva infatti da HUman KNOWledge (“conoscenza umana”) perché la piattaforma ospita ogni genere di competenza, proponendosi come il marketplace delle consulenze (avvocati, fiscalisti, esperti di marketing, medici e specialisti) ma anche delle lezioni (musica, arte, yoga, formazione personale) e, per la gioia di chi orbita nel mondo scolastico, delle ripetizioni di ogni materia e livello.

Ma come funziona esattamente? Serve un computer connesso a internet, o almeno uno smartphone, per registrarsi e scrivere di cosa abbiamo bisogno, e poi scegliere nella lista dei risultati l’esperto più adatto per noi (ci sono curriculum, presentazione, video presentazione, prezzi, specialità e recensioni degli altri utenti). Non appena preautorizzato il pagamento della consulenza, si apre una videochat protetta per il tempo acquistato: a quel punto incontriamo il nostro esperto e possiamo chiedere tutti i consigli e le soluzioni che ci servono, oppure cominciare a imparare quello che ci interessa. Alla fine dell’incontro si lascia una recensione: il sito è dichiaratamente meritocratico, quindi a parità di argomento cercato valgono le recensioni più positive. E se hai sbagliato a scegliere l’esperto? Nessun problema, in caso di difficoltà la transazione può anche essere annullata.

Da notare che l’esperto invia ricevuta o fattura, quindi le spese potranno poi essere dedotte. A proposito, quasi nessuno sa che anche le spese per le ripetizioni possono essere scaricate dalle tasse: considerato che il Governo Italiano ha stimato in oltre un miliardo/anno il “nero” generato dalle sole ripetizioni, la digitalizzazione porta risultati positivi anche su questo fronte (a Milano ad esempio una lezione di canto o di greco può costare oltre 50 euro, e le ricevute sono rare).

Ed è sicuro parlare di argomenti, a volte anche personali, in una videochat? In questo caso si, perché la privacy è protetta da un protocollo a 256 bit (inviolabile anche da chi gestisce il sito): la videochat ha inoltre una qualità del segnale audio/video molto migliore di quanto siamo abituati a vedere perché la trasmissione non viene erogata su piattaforme gratuite, ma è invece gestita da un partner internazionale (Tokbox) per assicurare la massima qualità possibile per ogni connettività e la totale sicurezza.

E funziona davvero? HUKNOW ha aperto il 3 febbraio, quindi è presto per qualsiasi valutazione, ma intanto ci sono già quasi 10.000 esperti (disponibili quando online) e sono già state effettuate le primissime consulenze, tutte con esito positivo. Nel piano di sviluppo è inoltre prevista la messa online di un’Agenda (per ricevere prenotazioni prepagate), di Profili dedicati ai minorenni e alle aziende e altri strumenti di business: nel mese di marzo saranno infine resi pubblici i dati di efficienza “ambientale”, perché ogni volta che avviene una consulenza online qualcuno ha risparmiato anche chilometri e benzina, con un importante vantaggio in termini di inquinamento e di spreco delle risorse.

Ma tecnologicamente che cos’è HUKNOW? Non è un caso che questo progetto sia il primo al mondo nel suo genere, e che abbia richiesto quasi due anni di progettazione e sviluppo: per realizzare la piattaforma è stato infatti necessario collegare software diversi, tra cui un motore di ricerca interno, una videochat protetta, un “frontend” (la parte del sito visibile al pubblico) disegnato su misura, un metodo di pagamento sicuro e facile (con fatturazione digitale immediata), e anche l’accredito immediato all’esperto. Per le transazioni c’è Stripe, un colosso del web online già partner di giganti come Amazon, Google e Spotify, per citarne alcuni: il pubblico paga perciò con i normali circuiti (carte di credito, Google Pay, Apple Pay ecc) e, al termine della consulenza, l’esperto riceve immediatamente i suoi soldi (il sito trattiene il 15%, una percentuale diffusa nelle fee dei servizi del mondo web).

A supporto del progetto, importanti partner come Spike (azienda alle frontiere della tecnologia che tiene online colossi come Subito.it e Infojobs) per la programmazione e PDR (una delle più importanti agenzie Google nazionali) per il web marketing.

Un’idea tutta italiana che riconsidera il modo di incontrare consulenti, specialisti e insegnanti, e che apre un nuovo mondo di opportunità lavorative, persino in mobilità. L’idea piace, e lo dimostrano il successo delle pagine social ma soprattutto la raccolta fondi: la startup innovativa, che nel 2019 ha lanciato un crowdfunding sulla piattaforma dedicata Opstart, ha infatti facilmente raggiunto il tetto di 200.000 euro, dovendo perciò rifiutare le ultime numerose adesioni (e infatti si parla già di secondo “round” di crowdfunding a breve).

Si chiude così (forse) l’epoca del “faidate” su internet, a volte persino pericoloso (come quando le persone si inventano medici specialisti) e si apre l’epoca della consulenza online: in un mondo che parla di smart working e di soluzioni a tutela dell’ambiente, un’idea davvero innovativa che può cambiare la vita di tante persone: per tutti noi, ogni volta che abbiamo bisogno di un parere affidabile e soprattutto immediato, e per tutti gli esperti in ogni campo e settore che finalmente possono rivolgersi a un pubblico nazionale (e non solo).

Economia e finanza Salute e benessere Scienza e tecnologia

Precisazioni in merito agli accertamenti fiscali inerenti la controllata Shedir Pharma S.r.l. per gli anni 2013-2014-2015

Piano di Sorrento (NA)  – In data odierna è stato notificato alla controllata Shedir Pharma S.r.l. e, contestualmente, al dott. Umberto Di Maio, in qualità di suo legale rappresentante un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata.Il procedimento trae origine da una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli) relativa ai periodi di imposta 2013, 2014 e 2015.  

Il suddetto sequestro ha ad oggetto somme complessive pari ad Euro 1.095.056,29, corrispondenti all’ammontare delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto asseritamente oggetto di evasione nelle suddette annualità, contestando pertanto il delitto di cui agli artt. 81 c.p. e 2 D.Lgs. 74/2000 in relazione a ciascuno dei periodi di imposta sopra indicati.  Per completezza si ricorda che, come già indicato nel Documento di Ammissione e nella Relazione Finanziaria Semestrale della Società, in relazione all’annualità 2013, l’Emittente ha concluso un accordo di adesione in data 16 maggio 2019 con l’Agenzia delle Entrate ed ha provveduto ad accantonare nel Bilancio Carve-out al 31.03.2019 l’importo complessivo di Euro 622 migliaia, nelle voci “passività fiscali correnti” e “altre passività correnti”, quale totale di imposte, IVA e relative sanzioni ed interessi (cfr. Sezione Prima, Parte III; Paragrafo 1.2(A) del Documento di Ammissione). 

A seguito della definizione del summenzionato accordo e tenendo conto dell’esito dello stesso, la Società ha inoltre contabilizzato l’ulteriore importo di complessivi Euro 679 migliaia (incluse sanzioni) a copertura del rischio di natura fiscale relativo agli esercizi successivi al 2013. In data 29 novembre 2019 Shedir Pharma S.r.l. definiva in adesione le annualità 2014 e 2015 per un importo totale di Euro 662 migliaia (incluse imposte e sanzioni), importo che aveva capienza nel fondo rischi precedentemente accantonato. 

Oltre alla notifica del citato provvedimento di sequestro non sono stati notificati alla Società o alle sue controllate ulteriori provvedimenti e/o accertamenti integrativi rispetto alle circostanze già oggetto di adesione ed ai fatti alle stesse correlati.  La Società – per il tramite dei suoi legali – provvederà pertanto (i) a notiziare il Pubblico Ministero incaricato circa il già intervenuto accordo con l’Agenzia delle Entrate e l’esito positivo delle ulteriori attività ispettive sopra indicate nonché (ii) ad acquisire l’ulteriore documentazione presente nel fascicolo presso la competente Procura ed in generale elementi utili a fondarsi un giudizio rispetto a quanto precede.  La Società sta comunque svolgendo gli opportuni approfondimenti volti a verificare quanto contestato. 

Si comunica in ogni caso che il provvedimento di sequestro non ha in alcun modo inciso sulla normale operatività aziendale. 


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Shedir Pharma Group S.p.A., è la holding del Gruppo Shedir Pharma, attivo nel campo della nutraceutica e farmaceutica e specializzato nella ricerca, formulazione, sviluppo e commercializzazione di prodotti nutraceutici, dermocosmetici, dispositivi medici e prodotti farmaceutici. La società controllata, in via totalitaria, Shedir Pharma S.r.l. Unipersonale è una società “Elite” di Borsa Italiana. Il Gruppo Shedir Pharma sviluppa e commercializza prodotti funzionali a circa 15 aree terapeutiche (tra le quali quella cardiologica, respiratoria, osteoarticolare, urologica, pediatrica, ginecologica, neurologica e algologica), attraverso una strutturata rete di circa 800 agenti monomandatari nonché in via diretta a grossisti di primario standing che a loro volta riforniscono in autonomia farmacie e parafarmacie. Grazie al lavoro del team di ricerca e sviluppo e alla collaborazione con le principali università italiane ed enti di ricerca privati, è impegnata nella continua ricerca dell’innovazione, con la formulazione di prodotti unici e coperti da brevetto. L’innovazione e l’efficacia dei prodotti è supportata inoltre da evidenze scientifiche oggetto di pubblicazioni. SHEDIRPHARMA® GROUP S.p.A. è attiva altresì nel mercato veterinario, con la Linea Shedir® Pet, una linea di prodotti sviluppati per le specifiche esigenze degli animali. Il Gruppo è titolare di 2 certificazioni di qualità che permettono di monitorare costantemente ed in tutte le fasi, la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti.    

Codici identificativi 

Codice ISIN: IT0005379620.  
Ticker Bloomberg: SHE IM  
Ticker Reuters: SHE.MI   

Per maggiori informazioni: 

● Shedir Pharma Group S.p.A. ● 
Investor Relator   
tel: +39 081 19910422   
e.mail:  investor.relations@shedirpharmagroup.com       

● BPER Banca S.p.A. ●
Nominated Adviser
tel: +39 059 2021140
e.mail: shedir@bper.it
Istruzione e scuola Scienza e tecnologia Startup e innovazione

L’iPad con Apple Pencil diventa un vero taccuino di carta grazie a doodroo™, da un’idea dell’azienda trevigiana Batch International

Treviso – Prima dell’arrivo di doodroo, usare l’Apple Pencil sul tablet, offriva un’esperienza ben diversa dalla carta, essendo l’attrito della matita digitale sullo schermo quasi inesistente. Questo perché la superficie dei tablet è ovviamente liscia e i disegnatori e progettisti non riescono ad avere la medesima  sensazione  del supporto naturale da qui la remora di molti all’uso del digitale per disegnare o prendere  appunti.  

Da oggi però tutto cambia grazie a doodroo. La speciale pellicola, creata da doodroo, riesce a dare alla Apple Pencil su iPad una resistenza pari al 94% della resistenza che viene data dalla matita sulla carta, 0,24 contro 0,25, ricreando praticamente il modo naturale per  disegnare o scrivere.  

 “Con la nostra pellicola siamo riusciti a dare alla  Apple Pencil una resistenza” dichiara Annalisa Romita CEO di Batch International, azienda trevigiana proprietaria di doodroo. La speciale pellicola diventa così uno strumento indispensabile sia per il disegno tecnico, perché aiuta a mantenere la stessa posizione quando si disegnano le linee, e sia per il disegno creativo, perché aiuta a mantenere lo stesso stile e la stessa scrittura di quando si disegna su carta.

Annalisa Romita dichiara “Sostanzialmente doodroo è  il congiungimento ideale tra l’Apple Pencil e l’iPad, utile e forse anche necessario per tutta una serie di professionisti: dall’artista all’architetto, al tatuatore, al designer, allo studente che deve trascrivere lezioni, agli insegnanti, ai manager, e perché no  anche ai musicisti che volessero trascrivere i loro spartiti su iPad in un modo più naturale".  

Oltre a queste peculiarità la pellicola doodroo protegge anche l’iPad da graffi ed è anche antiriflesso, per poter utilizzare il dispositivo in qualsiasi condizione di luce. La pellicola è perfettamente funzionante non solo con Apple Pencil ma anche con  penne e matite digitali compatibili nonché con le dita e non altera in alcun modo la  funzionalità  dell’iPad.  

doodroo è un marchio di Batch International condotta da professionisti che da oltre 20 anni operano nel mondo delle soluzioni destinate al mondo Apple.  Batch International è una tra le poche aziende nel mondo delle protezioni per smarthpone e tablet  ad avere sviluppato oltre 5 brevetti tra Europa e Asia.
doodroo è disponibile solo sul sito doodroo.com
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In “Repubblica Digitale” l’impegno del Governo contro l’odio online

Milano - Proseguono le adesioni a Repubblica Digitale, l’iniziativa promossa dal Governo Italiano rivolta all’inclusione digitale. Vi ha aderito COP - Chi Odia Paga una startup innovativa a vocazione sociale nata per combattere ogni forma di odio online, come ad esempio il cyberbullismo, lo stalking, il revenge porn, l’hate speech o la diffamazione online.

In virtù di questo accordo, i cittadini italiani avranno a disposizione, gratuitamente, le prime funzionalità della sua piattaforma C​hi Odia Paga​. Infatti già da subito sarà possibile ricevere un feedback automatizzato dalla piattaforma per capire se i commenti che si ricevono online siano contenuti legalmente sanzionabili o meno. Le future funzionalità che verranno rilasciate nei prossimi mesi forniranno ai cittadini tutti gli strumenti tecnici e legali necessari per difendersi dai reati d’odio online in modo facile, veloce, sicuro ed economico.

Una ricerca Doxa Kids segnala che “Circa il 6% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni denuncia di essere stato vittima di cyberbullismo” mentre da dati Vox Diritti “In Italia viene postato un tweet al minuto contenente contenuti legati a razzismo, insulti sulla disabilità, misoginia, islamofobia, omofobia ed antisemitismo”​.

Chi Odia Paga​​ nasce nel 2018 da Francesco Inguscio, con il suo ​venture accelerator Nuvolab, l’investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e cofinanziato da Regione Lombardia. L’idea è fornire assistenza legale per difendersi da queste condotte, attraverso una piattaforma online, semplice da utilizzare e capace di garantire tempi brevi di risposta.

Il​ ​Ministro per l’innovazione e la digitalizzazione​ si è impegnata a sostenere e promuovere il progetto, che sposa appieno i suoi​ principi per un digitale etico e sicuro​.

“Sin dall’inizio del mio mandato”, ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione e la Digitalizzazione Paola Pisano, “ho creduto che proteggere chi viene colpito dall'odio online e al tempo stesso salvaguardare i principi di libertà di espressione fosse un obiettivo primario. A breve nascerà un tavolo di lavoro pubblico-privato proprio su questo tema. Nel frattempo è importante dare il giusto sostegno a iniziative come quelle portate avanti da ‘Chi Odia Paga‘, che hanno il grande merito di usare la tecnologia per dare risposte etiche e concrete a problemi che la stessa tecnologia pone”.

Chi Odia Paga è una piattaforma ​legaltech ​in grado di combattere l’odio online avviando la migliore procedura di tutela legale per ciascun caso. Il primo servizio rilasciato permette all’utente, attraverso la compilazione di un questionario interattivo, di ricevere immediatamente un primo feedback legale basato su un algoritmo di intelligenza artificiale: grazie ad esso l’utente scopre se è stato vittima di un reato, di quale reato eventualmente si tratti e, se del caso, suggerisce di contattare un avvocato. Per istruire l’algoritmo è stato utilizzato un archivio di oltre 1.500 sentenze passate in giudicato e la consulenza di un team di avvocati specializzato sui reati online. Il feedback legale è fornito utilizzando un linguaggio comprensibile e riducendo così la distanza percepita tra cittadino e materia giuridica.

“Attenzione”, ha precisato il fondatore di COP Francesco Inguscio, “non è sempre tutto odio ciò che urtica. Non sempre ci sono gli estremi per denunciare commenti aggressivi, il nostro obiettivo non è sostituirci agli avvocati ma dare assistenza al cittadino, per capire quando ci sono le condizioni per contattarne uno, solo quando un reato sia stato effettivamente commesso”. Inguscio conclude segnalando infine che “la denuncia è l’ultima difesa da usare contro l’odio, la prima si chiama ‘educazione‘ e deve essere sostenuta supportando tutte le associazioni che fanno sensibilizzazione e formazione su questi temi”.

Scienza e tecnologia

10 buone risoluzioni per un email marketing di successo nel 2020

1.       Un bene prezioso: indirizzi di alta qualità Includi nella tua mailing list solo gli indirizzi che hai ottenuto legalmente, e delle persone delle quali sai che vogliono avere le tue informazioni e del cui consenso puoi dimostrare in qualsiasi momento. Questo non solo ti dà la sicurezza legale, ma protegge anche la tua reputazione e stabilisce la fiducia dei tuoi clienti. È meglio avere una piccola lista di distribuzione con indirizzi di alta qualità che non una grande lista con indirizzi da fonti discutibili. Assicurati di utilizzare la doppia procedura di opt-in. In caso di dubbio, devi essere in grado di fornire prove chiare in ogni momento che hai il modulo di consenso di ogni persona a cui hai inviato un'e-mail. E con il doppio opt-in (DOI) sei al sicuro.

2.       Contenuti onesti e chiari Sii onesto, per esempio anche quando si tratta di attirare nuovi abbonati alla tua newsletter. Dì quello che vuoi con parole chiare e comprensibili senza "nascondere" la tua richiesta di consenso pubblicitario. Il destinatario lo nota al più tardi quando riceve una newsletter che non ha richiesto consapevolmente e quindi annulla infastidito - o peggio - lo contrassegna come spam nella sua casella di posta.

3.       Attenzione alla trappola Non cadere nella trappola. Se invii un'email a una trappola di spam, la tua reputazione di mittente rispettabile ne risente e finirai rapidamente in una lista nera. Rimani pulito e cerca di mantenere aggiornata la tua lista di indirizzi, controllandola regolarmente e attentamente. Rimuovi immediatamente gli indirizzi inattivi dai tuoi elenchi e non inviare e-mail a vecchi indirizzi che non usi da anni.

4.       Rimani pulito Se il tuo fornitore di servizi di posta elettronica (ESP) offre l'opzione, utilizza un circuito di feedback. Riceverai quindi feedback dal tuo provider sui destinatari che classificano la tua posta come spam o posta indesiderata. Questo ti aiuta anche con l'igiene dell'elenco, ovviamente solo se rimuovi immediatamente i rispettivi indirizzi dal tuo elenco.

5.       Attenzione alle competizioni Se partecipi a una competizione come co-sponsor per generare indirizzi: Assicurati che il numero di sponsor sia piccolo (massimo 8) e che tu possa accedere alla dichiarazione di consenso del destinatario in qualsiasi momento.

6.       Mantieni la parola Rispetta gli accordi: se hai il consenso per inviare delle newsletter sul tema della moda, non inviare annunci di auto. Se esiste già una relazione cliente con il destinatario per un determinato prodotto, assicurati di inviargli solo informazioni sullo stesso prodotto o su un prodotto simile. Invia solo annunci pubblicitari per prodotti o servizi menzionati nella dichiarazione di consenso. Evita i nomi "vaghi" di settori nella dichiarazione, come "finanza e assicurazioni" o "ordine postale".

7.       La legge è legge Rispetta il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Sempre. Non solo perché ora devi affrontare gravi multe per non conformità, ma anche perché una violazione della legge mette in pericolo la tua buona reputazione e la fiducia dei tuoi clienti. Se si soddisfano i criteri della Certified Senders Alliance (CSA) e si ottiene la certificazione lì, si è in gran parte dalla parte della sicurezza, anche per quanto riguarda il GDPR.

8.       Attenzione al phishing Proteggi te stesso e il tuo marchio dall'uso improprio per il phishing. Affidati agli standard SPF, DKIM e DMARC quando invii le tue e-mail. Con l'aiuto di DMARC, Sender Policy Framework (SPF) e Domain Keys Identified Mail (DKIM) hai la possibilità di rendere le tue e-mail chiaramente riconoscibili per un provider di posta elettronica e allo stesso tempo la possibilità di determinare come dovrebbe gestire le e-mail che apparentemente provengono da te stesso. Di conseguenza, le e-mail di phishing possono essere identificate e filtrate in modo affidabile prima che raggiungano il destinatario e causino possibili danni ai vostri clienti.

9.       Il contenuto conta Se conosci le aspettative dei tuoi clienti e fornisci loro esattamente il contenuto che desiderano leggere, hai già fatto un grande passo. A che punto del percorso del cliente è il destinatario della mia newsletter, come devo indirizzarlo, quali informazioni sono pertinenti e interessanti? La pertinenza crea interesse, lega i clienti esistenti e genera nuovi clienti. Se ti attieni alle risoluzioni sopra menzionate, non c'è (quasi) nulla che ostacoli l'e-mail marketing di successo. C'è ancora una decima buona risoluzione:

10.   Il CSA Email Summit Al CSA Email Summit 2020, dal 22 al 24 aprile a Colonia, esperti di marketing, specialisti di PC e dirigenti di oltre 15 paesi discuteranno dei nuovi sviluppi relativi al settore della posta elettronica. Qui puoi scoprire in prima persona cosa costituisce una buona e-mail, come proteggere te stesso e il marchio da un uso improprio e mantenere la fiducia dei tuoi destinatari.

Ulteriori informazioni sul vertice sono disponibili qui.

Contatto stampa:
Katja Schoenafinger
TEMA Technologie Marketing AG, Aachener-und-Münchener Allee 9, 52074 Aachen, Germania
Tel.: +49 241 88970-595
E-Mail: schoenafinger@tema.de

Cronaca Scienza e tecnologia

VOTAZIONI SU BLOCKCHAIN PER SOSTENERE PONTEDILEGNO-TONALE ALLE OLIMPIADI MILANO-CORTINA 2026

Ad oggi la macchina organizzativa delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sembra che non vogliano prendere in considerazione la località sciistica Pontedilegno-Tonale come possibile location per lo svolgimento di almeno una delle gare olimpiche. Essendo però una decisione che non è ancora definitiva il portale turistico locale OpenPonte, in collaborazione con il Comune di Pontedilegno e la Pro-Loco di Pontedilegno, hanno deciso di realizzare una ricerca di mercato per vedere quale sia il sentiment della popolazione che frequenta la località turistica. Le istituzioni locali vogliono dare voce al popolo perchè tecnicamente la località sciistica ha tutti i requisiti necessari per ospitare almeno una gara delle olimpiadi e pertanto non riescono a capire quale possa essere la motivazione della loro apparente esclusione.  

A tale proposito, grazie al supporto tecnologico della società Efebia, hanno realizzato un sistema di votazione basato su Blockchain per permettere a tutti i cittadini italiani maggiorenni, presenti a Pontedilegno durante le vacanze natalizie, di esprimere il proprio pensiero (favorevole o sfavorevole) alla possibilità di svolgere una gara olimpica all’interno del comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale.  

La scelta della tecnologia Blockchain è stata dettata dal fatto che permette il corretto svolgimento delle votazioni, totalmente anonime  e sicure, attraverso il semplice utilizzo del software e di un semplice touch-screen riducendo quindi drasticamente i costi di gestione.  Questa attività è anche un modo da parte del piccolo paese di montagna di approcciare ad una delle tecnologie più in crescita del momento dimostrandosi sempre attento agli sviluppi tecnologici.

Ivan Faustinelli, sindaco di Pontedilegno, evidenza che: “Collaborare con dei ragazzi autoctoni del nostro paese che utilizzano tecnologie del futuro che potranno cambiare anche il nostro modo di vivere e sviluppare progetti sperimentali è nel DNA del nostro paese, vogliamo sempre evolvere e proporre novità per tutti i turisti che ci vengono a visitare”   Terminate le votazioni, per circa il 15 di gennaio verranno resi pubblici i dati di votazione e forse il comprensorio sciistico avrà un’arma in più per mostrare al comitato olimpico che la volontà di una parte del popolo italiano è favorevole-sfavorevole allo svolgimento di una gara olimpica nel piccolo paese in mezzo alle alpi dove, ricordiamo, amava molto sciare anche il papa Giovanni Paolo II.