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L’iPad con Apple Pencil diventa un vero taccuino di carta grazie a doodroo™, da un’idea dell’azienda trevigiana Batch International

Treviso – Prima dell’arrivo di doodroo, usare l’Apple Pencil sul tablet, offriva un’esperienza ben diversa dalla carta, essendo l’attrito della matita digitale sullo schermo quasi inesistente. Questo perché la superficie dei tablet è ovviamente liscia e i disegnatori e progettisti non riescono ad avere la medesima  sensazione  del supporto naturale da qui la remora di molti all’uso del digitale per disegnare o prendere  appunti.  

Da oggi però tutto cambia grazie a doodroo. La speciale pellicola, creata da doodroo, riesce a dare alla Apple Pencil su iPad una resistenza pari al 94% della resistenza che viene data dalla matita sulla carta, 0,24 contro 0,25, ricreando praticamente il modo naturale per  disegnare o scrivere.  

 “Con la nostra pellicola siamo riusciti a dare alla  Apple Pencil una resistenza” dichiara Annalisa Romita CEO di Batch International, azienda trevigiana proprietaria di doodroo. La speciale pellicola diventa così uno strumento indispensabile sia per il disegno tecnico, perché aiuta a mantenere la stessa posizione quando si disegnano le linee, e sia per il disegno creativo, perché aiuta a mantenere lo stesso stile e la stessa scrittura di quando si disegna su carta.

Annalisa Romita dichiara “Sostanzialmente doodroo è  il congiungimento ideale tra l’Apple Pencil e l’iPad, utile e forse anche necessario per tutta una serie di professionisti: dall’artista all’architetto, al tatuatore, al designer, allo studente che deve trascrivere lezioni, agli insegnanti, ai manager, e perché no  anche ai musicisti che volessero trascrivere i loro spartiti su iPad in un modo più naturale".  

Oltre a queste peculiarità la pellicola doodroo protegge anche l’iPad da graffi ed è anche antiriflesso, per poter utilizzare il dispositivo in qualsiasi condizione di luce. La pellicola è perfettamente funzionante non solo con Apple Pencil ma anche con  penne e matite digitali compatibili nonché con le dita e non altera in alcun modo la  funzionalità  dell’iPad.  

doodroo è un marchio di Batch International condotta da professionisti che da oltre 20 anni operano nel mondo delle soluzioni destinate al mondo Apple.  Batch International è una tra le poche aziende nel mondo delle protezioni per smarthpone e tablet  ad avere sviluppato oltre 5 brevetti tra Europa e Asia.
doodroo è disponibile solo sul sito doodroo.com
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In “Repubblica Digitale” l’impegno del Governo contro l’odio online

Milano - Proseguono le adesioni a Repubblica Digitale, l’iniziativa promossa dal Governo Italiano rivolta all’inclusione digitale. Vi ha aderito COP - Chi Odia Paga una startup innovativa a vocazione sociale nata per combattere ogni forma di odio online, come ad esempio il cyberbullismo, lo stalking, il revenge porn, l’hate speech o la diffamazione online.

In virtù di questo accordo, i cittadini italiani avranno a disposizione, gratuitamente, le prime funzionalità della sua piattaforma C​hi Odia Paga​. Infatti già da subito sarà possibile ricevere un feedback automatizzato dalla piattaforma per capire se i commenti che si ricevono online siano contenuti legalmente sanzionabili o meno. Le future funzionalità che verranno rilasciate nei prossimi mesi forniranno ai cittadini tutti gli strumenti tecnici e legali necessari per difendersi dai reati d’odio online in modo facile, veloce, sicuro ed economico.

Una ricerca Doxa Kids segnala che “Circa il 6% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni denuncia di essere stato vittima di cyberbullismo” mentre da dati Vox Diritti “In Italia viene postato un tweet al minuto contenente contenuti legati a razzismo, insulti sulla disabilità, misoginia, islamofobia, omofobia ed antisemitismo”​.

Chi Odia Paga​​ nasce nel 2018 da Francesco Inguscio, con il suo ​venture accelerator Nuvolab, l’investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e cofinanziato da Regione Lombardia. L’idea è fornire assistenza legale per difendersi da queste condotte, attraverso una piattaforma online, semplice da utilizzare e capace di garantire tempi brevi di risposta.

Il​ ​Ministro per l’innovazione e la digitalizzazione​ si è impegnata a sostenere e promuovere il progetto, che sposa appieno i suoi​ principi per un digitale etico e sicuro​.

“Sin dall’inizio del mio mandato”, ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione e la Digitalizzazione Paola Pisano, “ho creduto che proteggere chi viene colpito dall'odio online e al tempo stesso salvaguardare i principi di libertà di espressione fosse un obiettivo primario. A breve nascerà un tavolo di lavoro pubblico-privato proprio su questo tema. Nel frattempo è importante dare il giusto sostegno a iniziative come quelle portate avanti da ‘Chi Odia Paga‘, che hanno il grande merito di usare la tecnologia per dare risposte etiche e concrete a problemi che la stessa tecnologia pone”.

Chi Odia Paga è una piattaforma ​legaltech ​in grado di combattere l’odio online avviando la migliore procedura di tutela legale per ciascun caso. Il primo servizio rilasciato permette all’utente, attraverso la compilazione di un questionario interattivo, di ricevere immediatamente un primo feedback legale basato su un algoritmo di intelligenza artificiale: grazie ad esso l’utente scopre se è stato vittima di un reato, di quale reato eventualmente si tratti e, se del caso, suggerisce di contattare un avvocato. Per istruire l’algoritmo è stato utilizzato un archivio di oltre 1.500 sentenze passate in giudicato e la consulenza di un team di avvocati specializzato sui reati online. Il feedback legale è fornito utilizzando un linguaggio comprensibile e riducendo così la distanza percepita tra cittadino e materia giuridica.

“Attenzione”, ha precisato il fondatore di COP Francesco Inguscio, “non è sempre tutto odio ciò che urtica. Non sempre ci sono gli estremi per denunciare commenti aggressivi, il nostro obiettivo non è sostituirci agli avvocati ma dare assistenza al cittadino, per capire quando ci sono le condizioni per contattarne uno, solo quando un reato sia stato effettivamente commesso”. Inguscio conclude segnalando infine che “la denuncia è l’ultima difesa da usare contro l’odio, la prima si chiama ‘educazione‘ e deve essere sostenuta supportando tutte le associazioni che fanno sensibilizzazione e formazione su questi temi”.

Moda e stili di vita Startup e innovazione

Kaki&Me: hybrid-shop, fucina di idee, canale di espressione. Una fabbrica di buone idee.

Da un’idea di Claudia Mencarelli, giovanissima imprenditrice anconetana, nel 2010 viene inaugurato l’e-commerce di abbigliamento Kakifashion.com ma negli anni si evolve in qualcosa di più. Alla vendita online viene affiancata quella diretta, nel 2012, con l’apertura del primo punto vendita a Chiaravalle (AN), per poter far dialogare in una lingua comune la vendita diretta in negozio con quella in rete. 

Claudia ha un’idea fissa in mente: “Il futuro sarà on-line ma a vincere saranno i negozi che riusciranno a mantenere un contatto umano con il cliente.  Il concetto di retail va rivoluzionato ma non dobbiamo perdere la componente umana.” Il punto vendita a cui pensa è ibrido, racchiude la facilità di utenza di un e-commerce, la scelta di un grande store ma anche l’esperienza di acquisto e la qualità del servizio che solo un piccolo negozio può offrire. Il primo negozio, 65 mq di passione e carattere, è infatti un ambiente caldo dal gusto retró e un pò underground ma è presente on-line già da anni. Il locale è un vecchio piccolo magazzino abbandonato che viene ristrutturato con l’intento di trasformare il “vecchio” in “vissuto”.

Negli anni il locale, l’arredamento, il gusto e i brand proposti si evolvono e si trasformano. Il team si allarga e la piccola azienda, in costante crescita, investe in nuove funzionalità nel portale on-line e nella comunicazione, soprattutto social. Marketing, pubblicità, comunicazione e social-selling diventano caratteristiche fondamentali del progetto, tanto quanto la scelta dei capi proposti e la ricerca del prodotto.

In pochi anni si moltiplica il seguito di follower nei principali canali social (oggi circa 80.000) sia a livello locale che nazionale.  Nel 2016 viene effettuato un restyling del progetto e-commerce e nasce Kakiandme.com, affiancato ad un blog: Kakiandme.blog.

Anche per la vendita al pubblico diretta però, un contenitore più grande e adatto alle nuove esigenze, diventa una necessità.  Il 25 Febbraio 2017 il punto vendita si trasferisce e inaugura Kaki&Me in un locale che comprende non più solo spazio vendita ma anche un bar (perché tra la prova di un vestito e l’altro, un caffè è sempre gradito), uno studio fotografico in cui vengono realizzati gli shooting per il materiale interno all’azienda ma anche disponibile al pubblico o come spazio co-working e gli uffici e-commerce.

C’è di più: la proposta merceologica si allarga e vengono inseriti anche corner dedicati a: oggettistica, home-decor e giocattoli (principalmente educativi e di ispirazione montessoriana). Un progetto e uno spazio cuciti su misura delle passioni e inclinazioni di Claudia, che vuole raccontare al suo pubblico e ai suoi clienti la sua vita e il suo percorso, dentro e fuori il negozio. Design, moda, fotografia e comunicazione: questi gli argomenti principali. 

Kaki&Me è un concept-store, una fucina di idee e un canale di espressione, oltre che un punto vendita. Una fabbrica di buone idee. Ma non ci si ferma qui perché il prossimo progetto prevederà far diventare il concept store  un hybrid-shop: nel prossimo mese verrà attivato un servizio di consulenza di shopping personalizzata on-line, con un operatore specializzato dedicato che risponderà direttamente in video-chiamata o live chat, permettendo ai clienti di entrare in negozio, anche da lontano. La moda fa l’occhiolino alla tecnologia e all’innovazione da Kaki&Me. Lo shopping non è solo scelta del capo ma diventa un’esperienza positiva e gratificante. Si acquista on-line senza rinunciare alle “chiacchiere da camerino”, si ha a disposizione un’ampia scelta senza correre il rischio di perdersi nel mare di offerte, si può contare sul consiglio di personale qualificato pur acquistando a prezzi competitivi.

“Non di abiti ma di gentilezza, abbiamo bisogno.” Dice Claudia “Un giorno la bimba di una nostra cliente ci ha portato in negozio un disegno del nostro logo. Era emozionantissima e aveva chiesto alla mamma di poterci fare quel regalo, perché in negozio si era tanto divertita. Alla vista del disegno mi sono commossa e la mamma mi ha detto “Venendo qui ci siamo sentite a casa. Ci avete regalato un momento così piacevole che ricambiare con un piccolo pensiero ci sembra il minimo”. Questo i colossi del web non possono offrirtelo. Un sorriso, una parola gentile, la credibilità di una commessa esperta, on-line non puoi trovarla. Almeno non fino ad ora. É così che ho sempre immaginato e avrei voluto il mio negozio. Un luogo di confronto e scambio, prima che un luogo di acquisto. Un posto soprattutto in cui sentirsi a casa, in cui ricevere uno scambio umano.”
Startup e innovazione

Yakkyofy, la startup che rivoluziona il modo di fare eCommerce, arriva su Mamacrowd.

Roma - Yakkyofy, software che rivoluziona il modo di fare eCommerce, rendendo completamente automatico tutto il processo di approvvigionamento e logistica di un negozio online in dropshipping, dopo aver chiuso il 2019 con €2 milioni di fatturato, ha lanciato la sua campagna di raccolta su Mamacrowd, la piattaforma di SiamoSoci che si riconferma nell'anno appena concluso prima in Italia per numero di campagne finanziate e per capitale raccolto.

Cosa fa Yakkyofy. Oggi il 33% di tutti gli acquisti effettuati online, che nel 2018 sono stati pari a 2842 miliardi di dollari, sono spediti con un metodo di rifornimento chiamato dropshipping.

Il dropshipping permette al proprietario di un negozio online di vendere merce che non possiede fisicamente, ma di inviare i suoi ordini ad un fornitore che spedisce i prodotti in sua vece al suo cliente finale.

Questo riduce moltissimo i costi di apertura e gestione di un eCommerce perché non si ha bisogno di anticipare soldi per la merce o di gestire logistica o magazzino.

Ovviamente tutte queste attività prevedono un notevole scambio di informazioni tra il fornitore e il venditore: il venditore deve sapere quali prodotti possono essere spediti in dropshipping, avere foto e caratteristiche degli articoli selezionati, mentre il fornitore deve ricevere tutti i dati degli ordini giornalmente per organizzarne le spedizioni e poi resi, rimborsi etc...

Yakkyofy ha subito compreso le potenzialità di questo mercato, che nel 2018 ha generato oltre $980 miliardi di fatturato, ma ha anche recepito tutte le difficoltà e i problemi incontrati dai dropshipper. Così, nel settembre 2018, ha lanciato un software che permette di automatizzare completamente tutta la gestione di un negozio in dropshipping: dalla ricerca prodotto, allo scambio di info tra venditore e fornitore, dall'evasione degli ordini alla spedizione della merce. 

Grazie a questo software, Yakkyofy ha già acquisito più di 200 clienti in 18 paesi del mondo e ha spedito più di 160.000 prodotti in più di 100 nazioni diverse chiudendo il 2019 con oltre €2 milioni di fatturato.

“Ma non è finita qui” aggiunge Giovanni Conforti, CEO e Founder di Yakkyofy, “grazie ad un algoritmo proprietario di image recognition, per il quale abbiamo già richiesto un brevetto e che oggi stiamo testando, saremo presto in grado di offrire ai nostri clienti una tecnologia unica sul mercato e veramente disruptive che permetterà di tagliare considerevolmente i tempi di attesa per i preventivi dei prodotti ed in questo modo incrementare ancora di più il numero dei clienti che la struttura può gestire.”

Ovviamente per continuare a crescere, Yakkyofy, startup accelerata da Luiss Enlabs e parte del portafoglio di LVenture Group, ha bisogno di nuovi fondi  da investire in ricerca e sviluppo per migliorare la sua tecnologia, in logistica per aprire un magazzino più grande ed efficiente in Cina e in marketing per promuoversi a livello internazionale.

Per questo, oggi, ha deciso di avvalersi dello strumento dell’equity crowdfunding, attivando una campagna su Mamacrowd e aprendo la propria compagine a chi vorrà entrarvi come nuovo socio. Il processo è semplice: è sufficiente registrarsi sul sito Mamacrowd.com, visitare la pagina dedicata al progetto Yakkyofy (in cui è possibile trovare le informazioni e i documenti economici, come il business plan) e scegliere quanto investire. 

In quanto regolarmente registrata come startup innovativa l’investimento è detraibile al 30% dalle tasse, sia per persone fisiche che giuridiche. 

Visita il nostro sito qui: http://bit.ly/2uf0I5v 
Visita la pagina della campagna qui: http://bit.ly/2T2TgER 
Video esplicativo della Campagna http://bit.ly/2NbhcCd 

Chi è Mamacrowd
Mamacrowd.com, gestita da SiamoSoci, è la principale piattaforma di equity crowdfunding italiana per capitale raccolto, con oltre 28 milioni di euro.
Permette di diventare soci, con un processo semplice, completamente online e vigilato Consob, di startup preselezionate dal network di incubatori, promettenti società che già fatturano con business validati dal mercato. Gli investitori possono diversificare l'investimento creando un portafoglio di startup innovative e diventare soci di aziende operanti nei settori innovativi più in crescita dell'economia italiana. Maggiori informazioni su www.mamacrowd.com

Ufficio stampa Yakkyofy

Simona Ferrazza | simona.ferrazza@yakkyofy.com
Startup e innovazione

Ad Arte Fiera di Bologna il broker assicurativo Wide Group istituisce il Premio Wide Art e investe in giovani artisti emergenti

Bolzano - Sempre più vicini al mondo dell’arte e ai giovani talenti. È questo il senso del “Premio Wide Art”, riconoscimento destinato agli artisti emergenti e istituito dal broker di assicurazioni Wide Group in occasione della 44esima edizione di Arte Fiera (in programma dal 24 al 26 gennaio 2020), organizzata da BolognaFiere nei padiglioni 15 e 18.

La filosofia del premio vuole richiamare l’identità stessa della società. Wide Group, infatti, oltre che da broker storici, è composta in gran parte da professionisti con meno di 40 anni. Un team di giovani innovatori che sta rivoluzionando l’intero settore assicurativo italiano con progetti di insurtech all’avanguardia, con nove sedi su tutto il territorio nazionale: Bolzano, Bologna, Milano, Reggio Emilia, Verona, Treviso, Padova, Brescia e Biella. Il “Premio Wide Art” di Wide Group, alla sua prima edizione ad Arte Fiera, si rivolge alle opere esposte in Fiera nel loro complesso, senza limitazioni di medium o contenuto, ma con una preferenza per l’arte delle ultime generazioni, e verrà consegnato all’opera che meglio racconterà il concetto di “interazione tra forma, colore e spazio”. La stessa interazione che c’è tra le persone che ogni giorno collaborano nella società, quella che rende Wide Group uno spirito di squadra e d’ispirazione. Concetto, quest’ultimo, che ne racchiude la storia e gli obiettivi: professionisti con competenze e provenienze diverse che si sono uniti tra loro per offrire ai propri clienti il meglio dell'esperienza nell’ambito della consulenza assicurativa.

Un progetto ambizioso per professionisti che non hanno paura di rischiare, ma che parte da chiare idee: rivoluzionare la figura del broker attraverso i processi, puntando in modo particolare su innovazione tecnologica ed eccellenza del servizio. Innovazione ma dove al centro c’è sempre l’uomo che, supportato dalla tecnologia, può liberamente esprimere valori, passioni, sentimenti e in ultima sintesi “fare” arte. L’opera vincitrice, premiazione in agenda alle ore 16.00 di venerdì 24 gennaio nell’Area Talk dell’esposizione, sarà acquistata da Wide Group ed entrerà a far parte della collezione privata del gruppo, con l’obiettivo di creare, col tempo, un vero e proprio patrimonio artistico.

Giuria Luca Morazzoni, Managing Partner Wide Group Chiara Bertola, critica e curatrice Pier Paolo Pancotto, storico e critico d’arte indipendente Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte La collaborazione con Arte Fiera e l’istituzione del “Premio Wide Art” si inseriscono nell’ambito di Wide Art, percorso che Wide Group – forte della sua expertise nel settore del fine art e dei beni di lusso – sta realizzando attraverso una serie di iniziative mirate a promuovere le arti visive. Wide Art non vuole essere, però, solo un “input” culturale, ma anche porre l’attenzione sull’arte come mezzo per vivere la quotidianità, strumento di passione e innovazione anche per gli stessi collaboratori di Wide Group. 


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marketing@widegroup.eu
+39 0278621900
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QUAENET ITALIA arriva a LEVICO TERME (Trento) e rende “smart” il Lago Levico Camping Village

Lo scorso dicembre il "Lago Levico Camping Village" è diventato SMART, grazie all’accordo firmato con la società QuaeNet Italia srl, specializzata nella ideazione e nella fornitura di soluzioni IoT, convenienti e sicure, basate sulla tecnologia LPWAN che adotta gli standard wireless LoRa.

All’interno del Camping sono state installate diverse soluzioni per la gestione e l’ottimizzazione delle risorse: dai sensori per la misurazione di livelli e temperature dell’acqua, a quelli per la misurazione del riempimento dei serbatoi GPL, di misurazione consumi idrici, di rilevamento allagamenti e altri ancora. Attraverso l’applicazione fornita da QuaeNet Italia Srl, il "Lago Levico Camping Village" avrà la possibilità di gestire le soluzioni e di verificare i dati da remoto. Inoltre, la soluzione di Quaenet Italia è integrata con i software di gestione utilizzati da "Lago Levico Camping Village", cui verranno indirizzate informazioni ed allarmi.

In base all’ accordo siglato, la società QuaeNet Italia Srl sarà inoltre impegnata nello sviluppo e nella progettazione di soluzioni ad hoc, specificamente pensate per il mondo dei Resort e commercialmente promosse dalla TopCamping s.r.l., basate sull’installazione di diversi Sensori IoT (Internet of Things) che rilevano informazioni e le trasformano in dati digitali, mirati all’ottimizzazione e alla salvaguardia delle risorse disponibili e dell’ambiente.

Andrea Antoniolli, Presidente di TopCamping, dichiara: “Siamo convinti che la collaborazione con Quaenet ci aiuterà ad entrare nel mondo Smart Resort, incrementando la nostra efficienza e consentendoci nuovi standard nel Servizio al Cliente.”
Pierpaolo Festino, Amministratore Delegato di Quaenet Italia, dichiara: “TopCamping è il partner ideale per lo sviluppo dello Smart Resort, grazie alla sua provata esperienza sia gestionale che di servizio ai propri business partners di settore.”


Quaenet Italia Srl
Quaenet Italia Srl è un fornitore globale di soluzioni IoT per sistemi, sensori e applicazioni basati su LoRaWAN ™. Il team di QuaeNet ha una vasta esperienza sulle network operations e sulle infrastrutture nel mercato delle comunicazioni.
Startup e innovazione

Hackers as a service per testare la sicurezza del tuo sito web

Dietro al progetto www.bugfixing.it c'è un gruppo di esperti di sicurezza informatica (hackers etici) e data protection officer.
Seppur il GDPR stia portando Aziende e P.A. verso una maggiore consapevolezza sul trattamento dei dati personali, sono ancora scarse le misure di sicurezza che possano far da scudo contro le sempre più frequenti minacce cyber.

L'82% dei siti di P.A. risulterebbero scarsamente protetti e quindi vulnerabili anche ad attacchi più semplici e noti da ormai anni, ma lo stesso vale anche per i siti di Aziende, preoccupante è il fatto che spesso si investa per attirare visitatori sui propri siti e non ci si preoccupi mai di assicurarsi di avere un sito sicuro.

Un sito corrotto potrebbe provocare gravi danni sia per il visitatore che per il titolare del sito. Riuscire ad impossessarsi del pannello di controllo, permetterebbe al cyber criminale di utilizzare lo spazio disponibile come repository dove pubblicare materiale illegale da condividere ad esempio nel deep web, ma potrebbe anche modificare pagine web, creare pagine per attuare il furto di credenziali (o di carte di pagamento) o ancora potrebbe installare un codice malevolo per infettare gli ignari visitatori quasi sempre con la finalità di impossessarsi delle password salvate nel browser, o installare malware trojan con funzione spia.

Spesso queste azioni sono silenti, il titolare del sito che non ha adottato sistemi di "alert" non percepirà alcun cambiamento, a volte invece gli hacker modificano il sito ricattando il proprietario che ovviamente rischia seri danni reputazionali. BugFixing offre il servizio "webscan" - scansione delle vulnerabilità, in modalità gratuita limitata ad un'analisi pari al 10% delle potenzialità.

Webscan è un servizio effettuato da un hacker etico che utilizzano esperienza e tutti i "coltellini svizzeri" in suo possesso, tenta di "bucare" il sito come farebbe un vero hacker. Il servizio webscan ovviamente è autorizzato dal cliente e ha come unica finalità quella di produrre un rapporto di sicurezza in modo da poter intervenire in modo puntuale e correggere le vulnerabilità riscontrate.

Webscan è solo uno dei servizi proposti da Bugfixing, che oltre alle scansioni, il team di BugFixing può provvedere anche alla messa in sicurezza di siti e reti, utilizzando anche tools di sicurezza quali la cifratura sviluppati dall'azienda stessa o tecnologie per prevenire il phishing con sandbox e intelligenza artificiale.

Per maggior informazioni : www.bugfixing.it
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Dooitu è pronta al lancio in piattaforma dei servizi innovativi che rivoluzioneranno il mercato del fai-da-te creativo.

Mai come negli ultimi anni il mercato del Do-it-yourself sta registrando trend di crescita costanti e considerevoli che si quantificano in un valore stimato di oltre 600 miliardi di euro (fonte EDRA European DIY-retail Association) dei quali ben il 15% è rappresentato dal fai da te creativo, dovuti al sempre maggior desiderio di distinguersi, di uscire dall’omologazione e riscoprire una libertà manuale in connotazione sociale eco sostenibile, trasferendo risorse dall’acquisto di prodotti delle grandi catene del consumismo alla creazione di oggetti unici ed originali.

Il modello di business verticale di Dooitu è caratterizzato dalla forte scalabilità ne sono prova le principali novità previste durante tutto il 2020; non solo l’internazionalizzazione, iniziando da Francia e Germania e successivamente negli altri paesi europei dove il mercato del fai-da-te è già attivo da più anni ma sempre alla ricerca di novità e Made in Italy; ma soprattutto lo sviluppo e l’innovazione della piattaforma, che sarà la prima in Europa a fornire la possibilità di trasformare l’esperienza di semplice acquisto on-line in una vera e propria occasione di scambio e business per far guadagnare gli hobbisti virtuosi.

Come spiega Paolo Barbone, CEO e founder Dooitu: “Il “fai da te” è una nicchia in forte crescita che si caratterizza per una clientela specifica, appassionata, esigente e desiderosa di fare community; dunque un mercato florido e difficilmente aggredibile da player “generalisti”. Il consolidamento di Dooitu passerà non solo dalla crescita e internazionalizzazione ma dal lancio di servizi innovativi a valore aggiunto che permetteranno a tutti i nostri utenti di guadagnare rispondendo quindi a una sempre più forte domanda, non solo in Italia ma in tutto il mondo, di creativi che fanno della propria arte e passione una vera opportunità. Il nostro modello di business e tutti i servizi a valore aggiunto, che al momento nessuna piattaforma come la nostra offre, ci permetteranno di aumentare la traction e la fidelizzazione contribuendo in modo decisivo a fare di Dooitu la piattaforma made in Italy leader per il DIY creativo in Europa e raggiungere nei prossimi cinque anni l’ambizioso traguardo di 20 milioni di fatturato.

Alla base del successo ottenuto fino ad ora ci sono da sottolineare anche gli accordi consolidati con produttori e fornitori qualificati e quelli in fase di chiusura con i più importanti brand del settore che rendono Dooitu il riferimento in un mercato di nicchia che i grandi e-commerce globali non possono adeguatamente servire ed essere gestita da un team giovane e dinamico altamente professionale, spinto dalla stessa passione verso la creatività e l’originalità, in grado di selezionare sempre i prodotti più innovativi sul mercato.

Questi sono solo alcuni dei fattori che hanno contribuito agli importanti risultati ottenuti fino ad oggi: ricavi in netta crescita in soli due anni pari a 702 mila euro, con un EBITDA del 17%, con previsione di chiusura del 2019 di circa 1 milione di euro e un EBITDA del 19%. Questi numeri rendono Dooitu un’azienda in pieno passaggio da startup a scaleup, in crescita esponenziale che ha portato a tagliare il traguardo di più 15.000 utenti registrati.

Fino al 15 gennaio 2020 sarà possibile investire nel progetto di Dooitu tramite la piattaforma di Mamacrowd e diventarne soci a tutti gli effetti, grazie ad un processo facile, completamente online e vigilato Consob. I fondi raccolti saranno utilizzati per rendere il progetto di crescita in essere per il 2020 più rapido e solido.

Startup e innovazione

La startup che rende le città smart conquista 26 nuovi soci

Dalmine (BG) - Tra gli operatori che stanno rendendo le nostre città più intelligenti, solo pochi possono vantare di aver realizzato più di 200 installazioni. Tra questi casi di eccellenza figura la start-up bergamasca Pradella Sistemi S.r.l.. I prodotti principali di questa realtà fondata nel 2015 sono una panchina innovativa che permette di ricaricare il cellulare in modalità wireless e tramite presa USB, una speciale teca contenente un defibrillatore semiautomatico per esterni e un sistema di ricarica flessibile per cellulari, bici elettriche e scooter elettrici.

Tra i clienti di Pradella Sistemi, si trovano decine di comuni, pubbliche amministrazioni e società a partecipazione pubblica, ma anche molti soggetti privati, tra cui spiccano nomi come Lavazza, H&M e Porsche. Recentemente, la società ha inoltre ricevuto i primi ordini dall’estero, precisamente da Spagna e Francia.

Pradella Sistemi, convinta di trovarsi di fronte un mercato di grande interesse, ha deciso di raccogliere risorse finanziarie e al contempo coinvolgere nuovi soci, ricorrendo all’”equity crowdfunding”, uno strumento che consente di raccogliere finanziamenti da imprese, privati cittadini e investitori professionali mediante un portale online autorizzato da CONSOB. Questi investitori diventano poi a tutti gli affetti soci del progetto imprenditoriale finanziato.

La valutazione con cui la società si è presentata sul mercato è pari a 2,5 milioni, tipica di una start-up early stage. Pradella Sistemi ha chiuso il 2018 con un valore della produzione superiore ai 250 mila euro e un utile netto di 40 mila euro. La raccolta di equity crowdfunding ha superato l’obiettivo di raccolta di 50 mila euro, grazie alla partecipazione di 26 soci, e rimarrà aperta per raccogliere sottoscrizioni fino a venerdì 13 dicembre. Il portale che ospita l'offerta di Pradella Sistemi è WeAreStarting.it, che nei giorni scorsi ha completato con successo una raccolta di 47 mila euro per un'altra start-up bergamasca, Flowers Up, la quale sta sviluppando una piattaforma innovativa che permetterà ai fioristi di collaborare per offrire ai clienti un servizio migliore sfruttando le opportunità offerte dal digitale.

Il fondatore di Pradella Sistemi, Furio Pradella, commenta così il raggiungimento del traguardo della raccolta: “In questi anni abbiamo lavorato tantissimo sia per creare prodotti altamente innovativi, anche grazie ai nostri brevetti, sia per sviluppare la nostra capacità di vendita. Quest'ultima ha dato ottimi frutti in Italia e ci ha permesso di avviare la fase di internazionalizzazione. Oggi, grazie a questa raccolta di equity crowdfunding, puntiamo a dimostrare la scalabilità del nostro business dal punto di vista produttivo e commerciale”.
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Lanciata a Verona Realstarting, la start-up innovativa per vendere casa senza commissioni

Lanciata a Verona la Start-Up innovativa nel settore dell'intermediazione immobiliare, con riferimento iniziale al mercato immobiliare del Comune di Verona. Realstarting S.r.l. si propone l'obiettivo di rappresentare la frontiera più moderna ed avanzata nel settore della Agenzie immobiliari, azzerando i costi per i venditori e garantendo una serie di servizi innovativi e completi che includono foto professionali, virtual tour, brochure e pubblicità su maggiori portali immobiliari nazionali ed internazionali.

Realstarting S.r.l., fondata nel 2019 da Cucchiara Cristiano e Ortolani Cristiano, amministratori e co-fondatori, ha sede a Verona e si propone l'obiettivo di ridurre i tempi di conclusione delle compravendite immobiliari entro le otto settimane, azzerando le provvigioni per il venditore e garantendo una serie di servizi offerti con professionalità, con particolare attenzione alla valutazione dell'immobile per evitare al venditore di impiegare il proprio tempo in attività non efficaci e dirette alla conclusione della compravendita. La startup è incibuata presso il "t2i – trasferimento tecnologico e innovazione”, società consortile dedicata all’innovazione fodnata da Camera di Commercio di Treviso-Belluno e la Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

La Start-Up veronese intende porsi con slancio e convinzione nel settore della compravendita immobiliare in termini di assoluta innovazione, con impatto dirompente in considerazione al moderno e innovativo approccio digitale ed alla sua struttura snella e competitiva. A supporto degli ambizioni obiettivi che la Strat-Up veronese si pone, l'aumento di capitale in corso rappresenta il segnale della vitalità e della novità nel panorama immobiliare dell'iniziativa e del potenziale di sviluppo della stessa


Qualche info sui soci fondatori:

Cristiano Cucchiara
Laurea in scienze politiche, esperienza ventennale nella consulenza immobiliare , esperto in equity crowdfunding , oggi membro del cda di wearestarting srl ( wearestarting.it) portale di Equity crowdfunding e amministratore unico di cplan srl (officinaveneta.it).

Cristiano Ortolani
mediatore da 20 anni, già proprietario di agenzie Tecnocasa e Tecnorete.

Eros Bazzanella
Responsabile Tecnico, ingegnere

Cristiano Cucchiara
0452456982
info@realstarting.it