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TOPOTOMA: UN PROGETTO PER RENDERE PIU’ CONSAPEVOLI I NOSTRI TOPINI

Può un piccolo topo di montagna rendere più consapevoli i nostri "piccoli topini"? Un simpatico roditore goloso di formaggio è in grado di educare noi ed i nostri bambini a fare cose buone, pulite, giuste ed utili? Secondo gli autori del libro in prossima uscita: "Le avventure di Topotoma", edito da Echos Edizioni, tutto ciò è possibile.

Così nasce il "progetto Topotoma" di cui, il primo libro, rappresenta la punta di diamante.
Nell'elegante testo in carta ricicata, rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni, un piccolo e curioso roditore condivide tante divertenti avventure con i suoi amici, (curiosi quanto lui), e, sempre in modo positivo, educato e spassoso affronta, con la leggerezza di un topino, temi complessi quali: l'importanza dell'amicizia e della condivisione; il rispetto per gli altri, (per quanto strani possano apparire); la necessità di salvaguardare la natura; l'importanza, per noi e per l'ambiente, di una alimentazione sana.

Topotoma è un topo che vive....semplicemente come un topo. La sua tana, a due passi dalle montagne, è posta nei pressi di un ponte di pietra millenario. Ama le passeggiate nei prati e nei boschi, non guida automobili, non usa smartphon, non compra biglietti aerei ma, da roditore curioso e consapevole, insegna, in modo simpatico, ad affrontare la vita e le sfide che essa ci pone adottando sempre un approccio: buono,pulito, giusto ed utile. Il tutto con una particolare attenzione al territorio da cui origina, (le Valli piemontesi), con le sue ricchezze, spesso poco conosciute, e con i suoi valori universali.

Topotoma è, in realtà, molto più di una serie di libri per l'infanzia. Topotoma è un progetto ampio ed ambizioso che, attraverso : libri; audio-storie; giochi educativi; prodotti etici e biologici; siti web, (www.topotoma.it); social, (Topotomaofficial), collaborazioni con enti ed istituzioni pubbliche e private, si pone la meta di educare i nostri bambini, (e non solo), per consentire loro di affrontare le sfide epocali che stiamo vivendo.

Si parla tanto di Agenda 2030 e di una educazione impostata verso una cultura più inclusiva, senza disparità di genere, con una assoluta attenzione alle tematiche ambientali ma, spesso, manca "il modo" per diffondere questi messaggi e per concretizzare questi meravigliosi progetti. Si discute molto su come valorizzare le Valli piemontesi ma, spesso, manca "un tramite" attraverso cui farlo. Topotoma, in modo leggero ma mai banale ha questo scopo: sensibilizzare e, nel contempo, consentire di porre azioni concrete al fine di ottenere un "contagio di responsabilità" verso una trasformazione sostenibile, con un occhio di riguardo ai prodotti ed ai valori delle Valli del Piemonte.

Ad accompagnarlo nelle sue "piccole grandi" avventure di questo primo libro, ricchissimo di illustrazioni artistiche capaci di fare sognare, ci sono: 
Tometta, una topolina elegante, decisa ed indipendente;
Tupun, un topo un pò impacciato, molto colto, che vive in una bibliotecha;
Diavoletto, un esserino rosso rosso che combina birbonate agli uomini cattivi facendosi aiutare, spesso, dalle sue amiche Masche;
Ortotopo, che, aiutato dalla Fatina dei denti, cura i topi e rende contenti i bambini;
Il Dahu, un animale dalle fattezze "strane" che sta per estinguersi  ma non si abbatte e aiuta gli altri nelle difficoltà.

L'origine di questo progetto riconosce tre papà: il compianto poeta e giornaista Ermanno Eandi che, da subito, ha l'intuizione di creare un personaggio etico, capace, senza pedanterie, di veicolare messaggi positivi ed educativi; Silverio Edel, arredatore ed illustratore di fama, capace di creare vere opere d'arte con personaggi originali e divertenti; Giuseppe Casetta, fantasioso dentista di provincia, amante della letteratura per bambini e delle favole di Esopo.
Ma se a loro si deve l'idea originale, nulla si sarebbe potuto fare se non ci fossero stati gli "aiutanti del topo". Un manipolo di entusiastici e tenaci collaboratori che, grazie alle loro abilità e alla loro fantasia stanno permettendo lo sviluppo del progetto.
Economia e finanza Startup e innovazione

Lavoro ai tempi del Covid: una parere dell’Ispettorato del Lavoro di Milano equipara la formazione online a quella in presenza nei contratti di apprendistato

Con l'allentamento del contagio da Covid-19, da maggio sta riprendendo in modo deciso il mercato del lavoro, in particolar modo le assunzioni con contratti di apprendistato. L'apprendistato professionalizzante, o di mestiere, è la forma contrattuale che alleggerisce in modo significativo la contribuzione fiscale a carico dell'impresa, garantendo contestualmente l'inserimento al lavoro dell'assunto con mansioni specifiche ed un grado di retribuzione adeguato.

L'obbligo di formazione
All'interno della normativa, e delle successive linee guida, viene data notevole importanza alla parte relativa all'obbligo della formazione, che viene divisa in: formazione di base o trasversale (esterna o interna) formazione "on the jobs" (interna e specialistica per la mansione). Un parere esaustivo e chiarificatore sulla validità della formazione online viene rilasciato dall'organo di coordinamento degli Ispettorati del nord-ovest (IIL di Milano - Ministero del Lavoro). Parere che ha validità nazionale.

Per assolvere in modo semplice ed adeguato a questi obblighi formativi, il portale di Infoservice Novara offre un catalogo di corsi online di apprendistato per tutte e tre le annualità, piani formativi e registri formazione già realizzati per oltre 100 profili diversi di apprendistato, norme di riferimento ed indicazioni dettagliate sull'apprendistato.

Sul sito web dedicato all'apprendistato (www.corsi-apprendistato.it) vengono proposte tutte le soluzioni possibili per la gestione degli apprendisti: indicazioni chiare sulle norme, corsi erogabili, registri e piani formativi per quasi tutte le figure professionali contemplate dai contratti di apprendistato.  

Il sito web www.corsi-apprendistato.it è attualmente il portale più completo ed esauriente a livello nazionale per la gestione e la formazione obbligatoria degli apprendisti.


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Cosa dice la Norma:
Le assunzioni con contratto di apprendistato sono regolamentate dal  D.Lgs 81/2015 del 15 giugno 2015 e, in particolar modo per l'apprendistato professionalizzante, non si distanziano molto dalla precedente normativa del 2001.

Il parere degli Ispettorati del nord-ovest (IIL di Milano - Ministero del Lavoro) QUI

Il punto sugli obblighi formativi.  
Obbligo formativo trasversale: la formazione trasversale, che può essere effettuata anche online, NON è vincolata alla durata del contratto di apprendistato, ma bensì al titolo di studio dell'apprendista. In pratica gli apprendisti devo eseguire le annualità di formazione obbligatoria secondo questo schema: 1^ annualita', la devono solo quelli che hanno un laurea, anche breve 1^ + 2^ annualita',  le devono fare quelli che hanno una licenza media superiore 1^ + 2^ + 3^ annualita', le devono fare quelli che hanno la licenza media inferiore o nessun titolo di studio riconosciuto in Italia.   Pertanto è fondamentale verificare i titoli di studio degli apprendisti e l'eventuale formazione effettuata fino ad ora, in modo che non ci siano "sorprese" alla fine del contratto di apprendistato.  

Obbligo formativo interno: la formazione interna non dipende la titolo di studio, ma dal CNLL applicato e dal piano formativo dell'apprendista. La formazione interna deve essere dettagliatamente documentata con il registro della formazione interna, associato al piano formativo dell'apprendista, e riguarda la mansione specifica di ogni apprendista: segretaria, pasticcere, meccanico, ecc... Questa formazione può andare dalle 60 alle 300 ore, deve essere impartita dal tutor aziendale (nominato in fase di stipula del contrato di apprendistato), e deve essere documentata nel dettaglio rispettando le linee indicate sul piano formativo (un impegno tedioso la compilazione dei registri...). Le ore di questa formazione dipendono direttamente dalla durata del contratto di apprendistato e da quando disposto dal CNLL e dalle norme regionali per la specifica mansione dell'apprendista.
Startup e innovazione

Call2Net si trasforma: svelato il nuovo logo e la nuova identità visiva

Da oggi il Gruppo Call2Net, azienda leader nel settore della customer interaction, con un distintivo approccio orientato all’innovazione della customer experience, rinnova la sua immagine a 15 anni esatti dalla nascita, proiettandosi nel futuro con una nuova identità visiva, simbolo di un brand e di uno stile totalmente rinnovati.

Un progetto di rebranding che ha coinvolto l’identità visiva, il logo e il sito web aziendale. Scoprilo cliccando qui.


Il nuovo logo di Call2Net: semplice, moderno, espressivo.

Non si tratta di una rivoluzione, ma di un’evoluzione del marchio, che segue il desiderio di Call2Net di modernizzarsi nel rispetto dei principi che l'hanno resa grande già in passato.
La nuova immagine rappresenta al meglio i valori del Gruppo, delle società che ne fanno parte e rispecchia l’evoluzione che Call2Net ha avuto negli anni, cogliendo le sfide continue del mercato.

Il nuovo elemento grafico porta con sè le attuali tendenze del graphic design, che puntano sulla semplificazione in tutti gli ambiti della comunicazione.
Il brand, la cui essenza è da sempre legata al concetto di “innovazione” e “solidità”, evolve in un look rinnovato, che comunica, anche attraverso i colori, affidabilità e professionalità, in un approccio minimal, moderno e technology-oriented.
Valori che si rispecchiano sia nel rapporto con i clienti che tra le realtà imprenditoriali del Gruppo. 

Il nuovo pay-off “Innovation behind the voice” che in inglese significa “L’innovazione dietro la voce” (in questo caso degli operatori telefonici), rappresenta al meglio la Vision del Gruppo: innovare la customer experience adottando processi phygital per guidare il progresso.


Un’evoluzione che dà continuità
Cambia il logo e la brand identity del Gruppo, ma valori, persone e proprietà restano gli stessi. Il nuovo brand Call2Net comunica la visione dell’innovazione e della trasformazione digitale come cuore pulsante della crescita, e riflette una realtà che ha realizzato una crescita costante, solida e sostenibile, raggiungendo nel 2020 un fatturato di oltre 21 milioni di euro e crescendo di oltre il 30% solo nell’ultimo anno.

Anche rispetto all’organico, la crescita è confermata dagli oltre 1.000 dipendenti, che la proiettano in un 2021 oltre i 25 milioni di euro.

Questo è il capitolo successivo per Call2Net, non l'ultimo capitolo. Cambiamo identità, ma manteniamo i nostri valori e la nostra mission di società che accompagna le aziende nel difficile processo di business transformation. Traduciamo le innovazioni tecnologiche nella continua ricerca di soluzioni innovative in modalità multicanale, che mettono al centro il cliente e i suoi obiettivi di business”, afferma Franco Piro, Presidente di Call2Net Spa. “La rinnovata immagine aziendale rappresenta un passo importante nel nostro percorso di innovazione e crescita” continua “come partner di imprese desiderose di esplorare i vantaggi e le potenzialità offerte dalla trasformazione digitale nel campo del servizio clienti”.


Il gruppo Call2Net 

Il Gruppo si pone come acceleratore di crescita del business dei propri clienti, che aiutiano a cogliere le straordinarie opportunità offerte dalla trasformazione digitale e a competere con successo in un mondo iperconnesso e in rapidissima evoluzione, progettando e realizzando avanzate soluzioni nell’ambito della customer interaction, per garantire un’eccellente customer experience ai propri clienti.

Con copertura su tutto il territorio italiano e l’esperienza ultradecennale a fianco delle grandi aziende italiane, Call2Net rappresenta il partner innovativo, visionario ed affidabile per affiancare imprese ed organizzazioni nel difficile percorso di trasformazione tecnologica della customer journey.

Scopri di più su https://www.call2net.it/
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PROGETTO “CAMBIO ROTTA” – LA FONDAZIONE CAVE CANEM ONLUS INVESTE NELLE NUOVE GENERAZIONI E SOSTIENE INTERVENTI SOCIO EDUCATIVI PER DARE AIUTO A CANI ABBANDONATI E OFFRIRE A GIOVANI COINVOLTI NEL CIRCUITO PENALE MINORILE UNA VIA D’USCITA E UNA NUOVA PROSPETTIVA DI VITA

Sono cinque i ragazzi che vivranno un’esperienza di training affiancando Mirko Zuccari Dog Trainer Manager della Fondazione CAVE CANEM ONLUS e gli altri professionisti che operano nel team della Fondazione. I ragazzi contribuiranno alla riuscita dei progetti a favore di cani e gatti abbandonati realizzati dall’ente non profit.

"Questi incarichiafferma l’avvocato Federica Faiella Vicepresidente della Fondazione CAVE CANEM ONLUS - prendono vita nell’ambito del progetto “Cambio rotta” che ormai da nove mesi vede la collaborazione sinergica tra la Fondazione CAVE CANEM ONLUS, l’Ufficio Servizi Sociali per i minorenni del Lazio, il Centro Giustizia minorile Lazio, Abbruzzo e Molise” e il Tribunale per i minorenni di Roma”.

"I giovani ragazzi coinvolti nel circuito penale minorile e ammessi all’istituto della “messa alla prova” hanno svolto attività socialmente utili in canile e al tempo stesso sono stati accompagnati in un percorso di formazione a carattere teorico pratico in materia di gestione, accudimento e tutela di cani senza famiglia ospitati in rifugio. – afferma Mirko Zuccari dog trainer manager della Fondazione CAVE CANEM ONLUS - Nei mesi di attività alcuni di loro hanno mostrato predisposizione all’attività sul campo, innate doti comunicative nei confronti dei cani con i quali hanno lavorato e una marcata sensibilità nei confronti della condizione di questi animali. Per questo abbiamo deciso di investire nella formazione di alcuni di loro, 5 in particolare. I ragazzi selezionati saranno coinvolti in un training intensivo e beneficeranno di un’indennità formativa messa a disposizione dal Centro Giustizia Minorile Lazio, Abbruzzo e Molise”.

Il progetto “Cambio rotta” è nato con l’ambizione di mettere in rete la Fondazione CAVE CANEM ONLUS, la “realtà canile rifugio”, gli organismi della giustizia minorile e i servizi sociali territoriali con l’obiettivo di dare vita a soluzioni innovative e integrate che combinino efficacemente l’esigenza di fornire un servizio di accudimento, gestione e recupero comportamentale di cani e gatti vittime di abbandono con l’esigenza di promuovere iniziative di giustizia riparativa che supportino il processo di responsabilizzazione dei ragazzi, la ricostruzione delle reti educative e sociali e la rielaborazione del reato. L’impatto sociale prodotto fino ad ora grazie al progetto “Cambio rotta” è incoraggiante.

Da luglio 2020 a marzo 2021, sono stati coinvolti 14 giovani ragazzi, erogati 64 giorni di formazione, conferiti 5 incarichi come “assistenti di campo in canile” ai ragazzi risultati particolarmente predisposti alle attività di accudimento di cani con un passato di abbandono e maltrattamento alle spalle. Sono 40 i cani senza famiglia costretti a vivere in rifugio i quali hanno beneficiato dell’interazione con i ragazzi e del loro supporto nel superare traumi e diffidenza nei confronti dell’uomo.

I risultati conseguiti fino ad ora, sono il frutto di un lavoro di squadra tra la Presidenza del Tribunale per i minorenni di Roma, il Centro Giustizia Minorile Lazio, Abbruzzo e Molise, le assistenti sociali dell’Ufficio Servizi Sociali per i minorenni del Lazio, lo staff della struttura ospitante “il canile Valle Grande” di Roma, il team della Fondazione CAVE CANEM composto da educatori cinofili/tutor, una psicologa, un video maker, un coordinatore di campo e un responsabile di progetto. Questo progetto, come i 12 progetti finanziati e realizzati dalla Fondazione CAVE CANEM ONLUS, ha l’obiettivo di fare bene due volte: offrire un servizio di accudimento qualitativamente alto a cani abbandonati ospitati in canile accrescendo così l’indice di adottabilità di ognuno di loro; i ragazzi coinvolti a loro volta ne traggono beneficio in termini di crescita umana e avvicinamento al mondo del lavoro.  

Video di presentazione del progetto “CAMBIO ROTTA”: https://youtu.be/Op_MxRb2wv8


La Fondazione CAVE CANEM ONLUS
istituita il 24 giugno 2019 dalla volontà della Presidente Adriana Possenti e della Vicepresidente Federica Faiella. Un’impresa sociale al femminile che si prefigge l’obiettivo di cambiare il destino di cani e gatti in difficoltà e di promuovere un’evoluzione nel rapporto uomo/animale, grazie a modelli di co – progettazione, occasioni di formazione, pratiche socialmente innovative. Nel corso del primo anno di vita della Fondazione sono stati finanziati e realizzati 12 progetti in più punti d’Italia generando valore a favore di 1463 cani e 396 persone.
Startup e innovazione

La start up veronese Thrive X lancia quattro App per fare Digital Marketing dallo smartphone grazie all’Intelligenza Artificiale

Sono finalmente disponibili sui maggiori App store le applicazioni della start up italiana Thrive X. Si tratta di quattro app che sfruttano l’Intelligenza Artificiale per trovare contatti ideali e in target con le aziende. L’obiettivo principale è proprio generare nuovi contatti e trovare nuovi clienti in target senza dover far riferimento ad una Web Agency o a un Social Media Manager.  

Matteo Garoli, CEO & Co-Founder di Thrive x Company, sostiene che l’Intelligenza Artificiale rappresenti il futuro del Digital Marketing e proprio per questo hanno deciso di rendere questa tecnologia accessibile a tutti coloro che scelgono i loro prodotti. Garoli aggiunge: “I nostri prodotti sfruttano l’intelligenza Artificiale soprattutto nella pratica di Lead Generation, cioè per farti trovare nuovi clienti perfettamente in target con la tua azienda e il tuo prodotto”.  

Nel dettaglio le 4 applicazioni sono le seguenti:

- TurboBot: applicazione dedicata al settore dell’ Automotive che permette di generare contatti ideali interessati a comprare/ noleggiare veicoli. L’app sfrutta un’ Intelligenza Artificiale interna in grado di fornire a chi la utilizza solo contatti di potenziali compratori. L’imprenditore che la scarica può in qualsiasi momento chattare con l’assistenza, impostare la velocità di generazione di nuovi contatti e controllare i dati in tempo reale. Inoltre, TurboBot permette di rimanere sempre in contatto diretto con gli sviluppatori dell’app. È come avere un Social Media Manager alla ricerca di nuovi contatti sempre in tasca.

- Clickster: si tratta di un’Intelligenza Artificiale che serve a trovare nuovi contatti in target per i servizi di high ticket, cioè beni con un alto margine di profitto come ad esempio un corso online. Questa applicazione utilizza un algoritmo per trovare clienti ideali e in target per le imprese.   

- My Cashback BOT: applicazione verticale per le Aziende appartenenti al circuito Cashback. L’Intelligenza artificiale è in grado di portare clienti alla porta delle imprese desiderosi di comprare i loro servizi a fronte di un piccolo riconoscimento di Cashback. Di recente è stata pubblicata anche negli App Store più famosi.   

- Beauty BOT: Ultima novità’: applicazione per il settore Estetica. L’ app aiuta i centri estetici a trovare clienti per aumentare prenotazioni ed erogazione di servizi. L’algoritmo, grazie alla geolocalizzazione, a trovare i clienti interessati nella propria zona. Non è ancora negli App Store ma arriverà presto.

Le app Thrive X sono facilissime da usare e servono da interfaccia mentre l’Intelligenza Artificiale lavora autonomamente per trovare i contatti in target. Inoltre, le applicazioni non hanno nessun vincolo temporale e funzionano ad abbonamento, un po’ come Netflix o Spotify.  



Thrive X

Thrive X è una Marketing Factory, una vera e propria fabbrica, che realizza tecnologie, tra le quali le applicazioni appena lanciate, che hanno lo scopo di semplificare l’attuazione delle strategie di Digital Marketing delle Aziende. Nasce a Verona nel 2019 da Matteo Garoli, Enrico Pisani, Danny Settembrini, Christian Coli.
Non si tratta di una Web Agency, ma di un’azienda completamente diversa che offre un’alternativa innovativa ed efficace rispetto alle concorrenti sul mercato. I servizi di Thrive X si rivolgono a tutti quei professionisti del Marketing ma soprattutto agli imprenditori che vogliono investire nel Digital Marketing con la garanzia di successo. Per farlo ha sfruttato un’alleata che in pochi ancora conoscono (e ancora meno quelli che la usano per il Digital Marketing e il Social Media Management): l’Intelligenza Artificiale



Per scoprire il mondo di Thrive X Company, il team ha creato dei contenuti davvero interessanti sul loro canale YouTube, aggiornato costantemente con tutte le novità e con la spiegazione di tutti i prodotti.
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Un social network per salvare il pianeta. Il 20 Aprile parte la raccolta fondi di Greenaetwork: startup californiana di 4 italiani

Al via il lancio della raccolta fondi di Greenaetwork, il social network per la sostenibilità. I founder presentano progetto e partner.

Greenaetwork è la piattaforma digitale che consente ad Aziende, Enti ed Istituzioni di comunicare le proprie azioni di sostenibilità ambientale e sociale attraverso news, eventi, progetti e risultati in linea con l’Agenda 2030 delle Nazione Unite. Su Greenaetwork, si entra a far parte di una community di utenti attivi e consapevoli che vogliono agire in modo concreto per la tutela della società e del pianeta.

A dare il via ad un progetto così ambizioso, sarà la campagna crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso.it a partire dal 20 aprile 2021.
Secondo Serena Manoni, Co-founder e CMO, si prospettano sei settimane ricche di sorprese, ospiti e contenuti. Non a caso, tra le realtà a supporto dell’iniziativa, trapelano nomi come “Made In Carcere”, l’impresa sociale lanciata da Luciana Delle Donne, nonché promotrice del concetto di BIL “Benessere Interno Lordo”, e “Green Pea” il nuovo Green Retail Park fondato dall’imprenditore Oscar Farinetti.

Leandro D'Introno, Co-founder e Resp. Sviluppo Strategico, afferma: "l'amore per il nostro pianeta ci ha spinto a creare una soluzione per diffondere la cultura e l'informazione green, nonché gli sforzi che piccole e grandi organizzazioni compiono ogni giorno a favore dell'ambiente e della società". Sarà dunque un social network a “salvare” il Pianeta?

Società LLC fondata nel 2020 in California, Greenaetwork è una piattaforma digitale globale dedicata alla sostenibilità ambientale e sociale, con payoff “Team Up With Your Planet”. La mission è di mettere in contatto cittadini, imprese e le principali istituzioni di tutto il mondo attraverso una rete che favorisca concretamente il miglioramento della società e del pianeta.

Startup e innovazione

Vezua, il marketplace che crea foreste con i ricavi, sigla una partnership con Fondazione MPS e si prepara all’internazionalizzazione

Imprese ecosostenibili e un modo di fare business etico e attento alla nostra "impronta ambientale". Sono le fondamenta di Vezua, portale che mira a dar vita ad una nuova frontiera degli acquisti online creando valore sociale e ambientale. L'idea è nata dalla creatività di Giulia Faleri, giovane manager 23enne di origine senesi, fresca di un BBA alla London School of Economics in Sustainable Organizations e da sempre con il chiodo fisso per la sostenibilità.

Sul marketplace Vezua sono presenti 40 imprese ecosostenibili ed oltre 500 prodotti che spaziano dall'abbigliamento al cibo e bevande, dalle calzature all'arredamento passando per la cosmesi, gli accessori, l'artigianato e anche i giocattoli per i bambini. Parte dei ricavi della piattaforma vengono utilizzati per acquistare terreni e ricreare ecosistemi di foreste, piantando vari tipi di strati boschivi. Il primo terreno è già stato acquistato e sarà riforestato nella metà di Aprile.    

“Ho sempre avuto costanza anche quando nessuno credeva in quello che stavo facendo. Adesso ricevo decine di curricula da persone che vogliono essere parte di Vezua.”  dichiara la giovane founder che oggi vive a Trento. Per la creazione della sua startup Giulia ha seguito un percorso di affiancamento imprenditoriale con l’incubatore certificato Impact Hub, qui ha avuto modo di conoscere la maggior parte dei suoi attuali collaboratori: un team di 9 persone e ben 6 aziende di esperti e alcune multinazionali che seguono Vezua.   

Oggi Vezua si sta preparando all’internazionalizzazione grazie ad una partnership siglata con Talenteco, azienda specializzata in consulenza strategica per imprese sostenibili, con sede a Berlino che faciliterà lo sviluppo del business della startup italiana nel mercato europeo. Attraverso la partnership, Vezua punta ad arricchirsi di nuove aziende provenienti dal mercato europeo disposte a vendere i propri prodotti sul marketplace. Talenteco, nella persona del fondatore Andrea Licata, che svolge il ruolo di International Partnerships & Growth Advisor per Vezua, affiancherà la startup italiana nella ricerca di partner strategici istituzionali e commerciali europei che daranno effort e aiuteranno nella consolidazione del brand.

“La mission aziendale va vista alla luce del “momento storico” e quello presente chiede di integrare al capitale economico il capitale umano e il capitale naturale. Le aziende devono individuare quali sono le reali necessità ed i bisogni sociali per fornire soluzioni adeguate, che si traducono in prodotti e servizi - prosegue Giulia Faleri - Anticipare i tempi e vedere oltre a ciò che è già evidente significa saper analizzare l’epoca in cui si è (fattori economici, sociali, politici, ambientali) per poi arrivare ad intercettare quali siano le reali necessità sociali e rispondere con servizi/prodotti adeguati. La capacità di adattamento all’evoluzione sociale è il più grande esercizio di problem solving per un imprenditore, perché il “mercato” esiste se il “consumatore” è presente.”   

“Vedo ogni obiettivo come una vera e propria missione. Da bambina, alla classica domanda: cosa vuoi fare da grande? rispondevo che avrei voluto rendere il mondo un posto migliore. Non sapevo né come né quando ma ero certa che prima o poi avrei trovato il mezzo per concretizzare la mia missione. Adesso cerco di farlo con Vezua" spiega.


"Sono rimasto positivamente impressionato dal team di Vezua e dal progetto - afferma Licata - Metteremo a disposizione di Vezua il nostro formidabile network".    

La startup di questa giovane manager ha appena siglato una partnership anche con Fondazione Monte dei Paschi di Siena, per la tutela del territorio e l’aiuto alle imprese ecosostenibili, e con Ener2Crowd, la piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Nello specifico, Ener2Crowd offrirà un cashback ai propri clienti che acquistano su Vezua con l'obiettivo di spronarli agli acquisti etici, oltre che agli investimenti sostenibili.

“Siamo consapevoli del fatto che ogni euro da noi speso va a costruire esattamente quel tipo di futuro che è contenuto in ciò che compriamo oggi. E’ per questo che siamo felicissimi di integrare nel nostro ecosistema il primo shop con solamente prodotti sostenibili. “Auspichiamo che questo solo l’inizio di una bella storia che scriveremo insieme a Vezua, un'azione consapevole alla volta per il bene del Pianeta e di chi ci abita” affermano Niccolò Sovico, CEO e co-founder e Ana Laura Vassoler, Marketing Manager di Ener2Crowd


About Vezua
Vezua è il portale dell’ecosostenibilità che mira a dar vita ad una nuova frontiera degli acquisti online creando valore sociale e ambientale. Sul marketplace sono presenti 40 imprese ecosostenibili ed oltre 500 prodotti che spaziano dall'abbigliamento al cibo e bevande, dalle calzature all'arredamento passando per la cosmesi, gli accessori, l'artigianato e anche i giocattoli per i bambini.  Parte dei ricavi della piattaforma vengono utilizzati per acquistare terreni con l'obiettivo di ricreare ecosistemi di foreste, piantando vari tipi di strati boschivi che comprendono alberi ad alto fusto, arbusti e piante erbacee come si trovano in un bosco qualunque, con particolare attenzione alle piante che danno un grande contributo all’impollinazione.  


About Giulia Faleri
Giulia Faleri è una manager di 23 anni, fondatrice e attuale CEO della startup greentech Vezua. Giulia studia alla London School of Economics un BBA for Sustainable Organizations. Fa parte di Impact Hub Network e di Capitale Umano Italiano, la community italiana dei giovani talenti U30.
Moda e stili di vita Startup e innovazione

Ines Pesce, già autrice del libro “Wedding Marketing Professionale” lancia il primo corso per BRIDAL INFLUENCER. Ed è boom di iscrizioni: 500 in pochi giorni per 20 posti

Fu la prima in Italia a inventare la figura della Wedding Marketing Specialist e ora è pronta a lanciarsi in una nuova entusiasmante esperienza. Ines Pesce, esperta di marketing specializzata nel settore matrimonio e CMO dell’agenzia Daruma Studio di Foggia, ha intercettato le esigenze del mercato definendo il profilo di una nuova figura professionale specializzata per comunicare efficacemente con le spose con la stessa forza con cui tante influencer riescono a diffondere informazioni su vari settori come i viaggi, il fitness, il food, la moda, la bellezza. Si chiamerà ‘bridal influencer’.

Per l’autrice del libro Wedding Marketing Professionale - e consulente aziendale di diverse brand operanti nel settore matrimonio e non solo - si tratta di una professione vera e propria, un nuovo modo di approcciare all’influencer marketing e di partecipare alle dinamiche della wedding industry. “Dopo l’anno appena decorso - spiega Ines Pesce - è emerso a gran voce che le spose sono state la categoria più confusa del lockdown, periodo che ha messo maggiormente in evidenza quanto le stesse siano alla ricerca spasmodica di informazioni relative alle proprie nozze, ma che di fatto reperiscono con grandi difficoltà”.

“Inoltre - aggiunge l’esperta di marketing - da un’analisi da me condotta su un campione di oltre duemila spose sparse in tutta Italia, è emerso che le donne si sentivano più sicure a chiedere, parlare e confrontarsi con chi si trovava nella loro stessa condizione, piuttosto che affidarsi a professionisti del settore”. 

Il percorso di studi consentirà, quindi, agli studenti di diventare il punto di riferimento delle future coppie di sposi.
Nel concreto neo bridal influencer diventeranno dunque dei divulgatori digitali in tema matrimonio ed a suon di articoli blog, instagram stories, reels e social post di ogni tipo: 
- Creeranno contenuti informativi relativi al matrimoni
- Forniranno spunti per l'organizzazione
- Ispireranno gli sposi con la condivisione di immagini di valore
- Comunicheranno quotidianamente con la propria community di followers wedding addicted per parlare di tendenze bridal 
- Faranno scounting continuo dei migliori brand e dei trend da considerare per il proprio matrimonio
- Intratterranno gli sposi nel percorso più bello della loro vita di coppia

La classe avrà, inoltre, la possibilità di proseguire il percorso di formazione con uno stage di tre mesi (possibile anche da remoto) presso Daruma, lavorando insieme ad un team di professionisti del marketing e della comunicazione per applicare le competenze acquisite.

Questo comportamento la dice lunga su chi le spose vogliono come riferimento: non solo una wedding planner ma una loro pari. “Il Bridal Influencer sarà, quindi, un facilitatore, colui che aiuterà gli sposi a trovare le informazioni di cui hanno bisogno e le indicazioni per muoversi agevolmente nell’organizzazione del proprio matrimonio. Insomma, un punto di riferimento spassionato a cui la coppia si rivolge per andare spedita nelle scelte di acquisto che caratterizzano il momento”, spiega Ines Pesce.

Dopo pochi giorni dal lancio sui social del primo corso in Italia ‘Diventa Bridal Influencer’ - riservato ad un massimo di 20 partecipanti - Ines Pesce ha ricevuto oltre 500 contatti.

“Per diventare influencer per le spose - precisa la Wedding Marketing Specialist - è necessaria una formazione adeguata: la tre giorni si terrà presso lo Spazio Daruma, a pochi minuti dal centro della città di Foggia. Una sala spaziosa, attrezzata e accogliente, ci ospiterà in questo nuovo hub professionale dedicato a coworking, formazione, comunicazione ed eventi completamente immerso in oltre 5000 mq di verde”.  

“La prima cosa da sapere è che chiunque voglia cimentarsi in questa nuovissima professione dovrà innanzitutto studiare e conoscere a fondo il mondo del matrimonio e diventare un esperto comunicatore digitale”, precisa la Pesce. Verranno, così, approfondite le seguenti tematiche: la Wedding Industry, le regole del matrimonio perfetto e come comunicare efficacemente con le spose. 



Ines Pesce
Ines Pesce ama definirsi un "avvocato pentito". Laureata in Giurisprudenza a Foggia, si abilita subito alla professione forense che pratica per cinque anni. Ma il marketing, la comunicazione e la fame di sapere sono sempre stati il motore pulsante della sua vita: già durante gli studi pre-universitari ha sempre lavorato nella vendita, durante il percorso accademico si divertiva lavorando come PR nei blasonati locali del Nord della Puglia, e poi l'esperienza come dealer di due grandi multinazionali, la professione forense, il Master in Marketing e Comunicazione a Londra, lo Spormarketing a Roma ed infine Responsabile del Commercio Estero di una Multinazionale del Design con clienti come Louis Vuitton, Cartier, Hermes, Estee Lauder.  E poi Daruma Studio, anzi prima Sergio Maddalena (suo marito) e poi Daruma Studio come unione professionale oltreché personale.
Motori Startup e innovazione

STARTUP ROMANA DELL’E-MOBILITY COMPLETA CON SUCCESSO UN AUMENTO DI CAPITALE GRAZIE ALL’INGRESSO DI UN PARTNER INDUSTRIALE

Roma - Negli ultimi mesi, è comparso nel panorama della mobilità elettrica una nuova realtà, On Electric Charge Mobility, o più semplicemente On Charge, nata con l'obiettivo di rafforzare il segmento della mobilità sostenibile ed elettrica, privata e in condivisione, a partire da Roma.

La società, che fa parte del gruppo On, prevede di estendere già nei prossimi mesi il proprio campo d’azione, in varie aree, su tutto il territorio nazionale. Per raggiungere tale scopo, il gruppo On si avvarrà della collaborazione di spicco con Civiesco, l’energy service company di Banca di Cividale, specializzata nella creazione di modelli di business alternativi e schemi di finanziamento innovativi e personalizzati per progetti green, spesso nell’ambito delle smart city and community.

Oltre a procedere all’installazione delle prime stazioni di ricarica nella Capitale, con una pipeline che arriva alle 120 unità (tra installate e autorizzate), la società negli ultimi mesi ha voluto lanciare un aumento di capitale online attraverso il portale di equity crowdfunding WeAreStarting, che si è contraddistinto per aver lanciato diverse società green pioniere della transizione green in Italia.

La campagna aveva già permesso la raccolta di oltre 75 mila euro da 18 investitori privati, ma la svolta è arrivata, un giorno prima del termine dell’operazione, con l’ingresso della società padovana Antonio Carraro S.p.A., la quale si è inserita come lead investor. La Antonio Carraro è una storica azienda veneta, fondata nel 1910, situata a Campodarsego (PD). Leader mondiale nella produzione di trattori compatti per l'agricoltura specializzata e per il settore civile, è una realtà globale: l’azienda conta oltre 450 dipendenti tra la sede centrale e le filiali commerciali in Australia, Spagna, Francia e Turchia. L'acquisizione di questa partecipazione nella startup romana si inserisce in uno strutturato percorso di iniziative avviate dalla società nel filone della transizione ecologica e dell’economia sostenibile.

L’amministratore delegato della società Riccardo La Longa esprime soddisfazione per il successo di questo primo round di fundraising: “Siamo all’anno zero dell’e-mobility, almeno in Italia, ma tutti gli osservatori e i grandi gruppi sono certi che la mobilità elettrica sia il futuro. Con questa operazione, abbiamo voluto coinvolgere investitori interessati a condividere il nostro percorso e a permetterci di concretizzare i nostri ambiziosi piani in tempi brevi. In Antonio Carraro abbiamo trovato un partner industriale estremamente propositivo, che rappresenterà un elemento importante per il futuro della nostra startup.

Questa prima operazione di fundraising, attualmente in corso di finalizzazione, ha portato la valutazione post-money della società oltre il milione di euro, fornendo alla società oltre 300 mila euro di risorse da investire nello sviluppo del proprio progetto.
Startup e innovazione

Economia circolare applicata al trattamento superficiale di acciaio e metalli, nasce LIFE DIME

LIFE DIME è un ambizioso progetto sviluppato dalle società Condorchem Envitech ed Eco-Techno insieme al programma  LIFE, uno strumento finanziario dell'UE che sostiene progetti ambientali per la conservazione della natura e la lotta ai cambiamenti climatici in tutta Europa.

LIFE DIME è uno degli oltre 4.500 progetti finanziati da LIFE e il suo obiettivo principale è quello di contribuire a una maggiore sostenibilità ed efficienza delle aziende che effettuano processi di sverniciatura di superfici e parti metalliche.

LIFE DIME offre grandi vantaggi ambientali ed economici alle aziende, poiché consente il recupero fino al 98% di acido cloridrico, nonché il recupero di zinco e solfato ferroso disciolti in bagni di decapaggio esauriti, riducendo al minimo anche il volume dei rifiuti da gestire.

"LIFE DIME offre una soluzione innovativa per il trattamento dei rifiuti liquidi generati nell'industria dell'acciaio e del trattamento delle superfici, nei processi di decapaggio come fase intermedia della produzione: laminazione a freddo, così come nella finitura: zincatura a caldo ed elettrozincato. Questa nuova soluzione permette di ottenere da un rifiuto liquido, materie prime che verranno riutilizzate nell'industria stessa e altri prodotti commerciabili, oltre ad ottenere un notevole risparmio sui costi di gestione esterna e sull'acquisizione di materie prime ”, spiega Sergio Tuset, CEO di Condorchem Envitech.
    Principali vantaggi di Life Dime

1. Consentire fino al 98% di recupero di HCl.
2. Risparmio fino a € 60 / m3 di 35% di HCl riciclando gli acidi del bagno esausti e riducendo notevolmente il loro consumo.
3. Risparmio sui costi di smaltimento dil bagno, può significare tra € 60 e 120 / m3 di bagno esausto.
4. Non si generano residui, oltre all'HCl si ottengono prodotti con sbocco commerciale come Fe2SO4 · 7H2O o ZnCl2. Come spiega Condorchem Envitech: "Secondo la ricerca di mercato che abbiamo effettuato, il reddito derivante dalla vendita di questi prodotti sarebbe compreso tra € 120 / t di solfato ferroso e oltre € 800 / t di ZnCl".
5. Il risparmio nella gestione dei rifiuti, la drastica riduzione dell'acquisto di acido cloridrico e la vendita di sottoprodotti consentono un ritorno sull'investimento inferiore a due anni.
6. Riduce il consumo di risorse naturali e le emissioni di CO2, poiché riduce il trasporto derivato dall'acquisizione di materie prime (acido cloridrico) e il trasporto di rifiuti liquidi (acidi esausti) ai gestori dei rifiuti.


LIFE DIME è una grande opportunità per il settore industriale siderurgico e per le industrie del trattamento delle superfici metalliche, poiché è in grado di migliorare la competitività di questo settore attraverso l'implementazione di un modello di economia circolare, ovvero un modello che genera zero sprechi e riduce l'utilizzo di materie prime grazie al suo riutilizzo e riciclo.


Informazione su Condorchem Envitech e Ecotechno  
Condorchem Envitech è una ingegneria ambientale che fornisce soluzioni per il trattamento dell'acqua, degli effluenti e delle emissioni atmosferiche per un'ampia gamma di attività industriali. Offrono soluzioni progettuali ambientali complete: analisi, pianificazione, progettazione, costruzione, installazione, manutenzione e fornitura di impianti e beni strumentali per il trattamento dei rifiuti.   
Ecotechno è l’azienda italiana di riferimento nel settore della depurazione delle acque reflue, del riciclo dell’acqua e il recupero delle materie prime, con impianti di Evaporazione, Cristallizzazione e Concentrazione Sottovuoto.