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Economia e finanza

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Grande successo per la prima edizione della Settimana del Risparmio di Assistenza Brokers

Codogno (LO)  - Dopo una settimana di appuntamenti online che ha visto la partecipazione di migliaia di investitori privati, volge al termine la prima edizione della Settimana del Risparmio per trader e investitori, organizzata da Assistenza Brokers in collaborazione con Alpha4All, Behavioural Alpha e Trading & Investing Academy.

Tematiche

Ogni sera è stato affrontato un tema differente:

- Le truffe e perché possiamo caderci tutti, analizzando la situazione da un punto di vista educativo ma anche comportamentale.

- Quali fattori prestare attenzione nella scelta di un broker, dal regime fiscale ai costi.

- Come abbattere i costi di gestione del portafoglio di investimento, riducendo commissioni e costi passivi fino al 10% annuo attuando semplici strategie.

- Come proteggere i tuoi investimenti grazie alla diversificazione e a strategie di protezione patrimoniale.


Relatori

Tra i relatori, Andrea Arnesano, esperto di investimenti di lungo termine, la Dott.ssa Commercialista Ilenia Cerri esperta in rendicontazione conti esteri, l’Avv. Francesco Zucco, esperto in protezione patrimoniale, Paolo Zambarbieri, esperto in Azioni e Silvia Pallavicini, esperta in profilazione della personalità e finanza comportamentale.

Testimonianze

I veri protagonisti sono stati i coraggiosi testimoni che hanno deciso di raccontare le loro esperienze con realtà di investimento quali risparmio gestito e broker market maker, per permettere ad altri di non commettere i loro stessi errori.

Obiettivi

Il fine ultimo della Settimana, a margine del mese dell’educazione finanziaria, è di permettere a chiunque voglia gestire i propri soldi in autonomia, di farlo con consapevolezza e pagando solo i giusti costi. Visti i risultati positivi, contiamo di ripetere l’esperienza anche l’anno prossimo.

Dettagli, puntate e registrazioni

Puntata 1, 28 ottobre, Perchè cadiamo nelle truffe e come evitare di perdere soldi: Link 

Puntata 2, 29 ottobre, Quanto costano davvero i tuoi investimenti?: Link

Puntata 3, 30 ottobre, Come abbattere i costi di gestione del portafoglio - Speciale privati e aziende: Link

Puntata 4, 31 ottobre, Strategie di protezione dei tuoi investimenti: Link

Informazioni sull’evento disponibili a questo link

Chi è Assistenza Brokers?

Assistenza Brokers è una società fondata da trader per altri trader. Con l’obiettivo di migliorare l’educazione finanziaria in Italia, danno un valore aggiunto a tutti coloro che si avvicinano al mondo degli investimenti finanziari, di qualunque natura. Questo avviene tramite un supporto a 360 gradi, ad inclusione di servizi su misura di ottimizzazione fiscale a partire da chi ha difficoltà a fare la dichiarazione del proprio conto trading per arrivare a sessioni personalizzate sulle singole esigenze fiscali. Attiva dal 2012, in questi anni ha accompagnato oltre 5000 persone nel percorso verso la loro indipendenza finanziaria.

Link utili

Behavioural Alpha, pagina ufficale: https://it.limitless-success.net/behavioural-alpha-masterclass 
Trading & Investing Academy, pagina ufficiale: https://trading-investing-academy.alpha4all.com/ 


Contatti per la stampa
Serena Corradi serena@assistenzabrokers.it

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Il portale di equity crowdfunding Opstart apre al pagamento in Bitcoin

Opstart apre alle criptovalute grazie alla collaborazione con Tinkl.it, la piattaforma di Bitcoin Payment che rende semplice e immediate le transazioni in Bitcoin. I clienti che dispongono di un conto in criptovaluta potranno selezionare questa modalità di pagamento su Opstart seguendo una semplice procedura di sottoscrizione. Questa prevede l’utilizzo di un QRCode generato da tinkl.it per trasferire in sicurezza dal proprio Wallet personale l’equivalente dell’importo in Euro della sottoscrizione dell’aumento di capitale.  

Siamo sempre alla ricerca di modi per migliorare ed espandere i nostri servizi”, ha dichiarato Giovanpaolo Arioldi, CEO di Opstart: “Siamo felici di soddisfare le esigenze degli investitori permettendo il pagamento anche in criptovaluta, un sistema sempre più diffuso nell'ambito del fintech”.  

Si tratta infatti di un passaggio importante verso quello che alcuni esperti hanno definito “crowdfunding 3.0”: così come Internet e il web hanno consentito la nascita del crowdfunding, così uno sviluppo ulteriore delle tecnologie lo sta facendo evolvere verso una nuova fase, tutta da esplorare, del finanziamento partecipativo.  

Il servizio di pagamento in Bitcoin va a sommarsi anche ad altre recenti novità lanciate da Opstart, quali Crowdtrading, la prima bacheca virtuale che permette agli investitori crowd di rivendere e acquistare quote di startup e PMI innovative, e Crowdlisting, il primo percorso di medio termine che unisce gli strumenti del Technical Listing agli investimenti Crowd per accompagnare startup e PMi verso la quotazione sul mercato Euronext, a tempi e costi estremamente inferiori a quelli delle IPO di AIM.   

Relativamente a quest’ultimo progetto, è già in corso la prima sperimentazione che vede protagonista la società Cesynt Advanced Solutions Srl, la realtà dietro al portale di e-learning iSkilled, che avvierà prossimamente un nuovo round di Equity crowdfunding il cui obiettivo di 1 milione di euro sarà funzionale alla quotazione su Euronext.  

Chi partecipa alle campagne attive su Opstart, infine, ha diritto anche a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2019, che ha stabilito l'aumento dell'aliquota dal 30 al 40% per chi investe in startup o PMI: un’ulteriore riprova dell’importanza sempre più centrale - riconosciuta anche dai governi - del crowdfunding e del settore fintech.
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Energia e futuro del paese: la visione di Enrico Mattei – La famiglia Mattei ospite del Rotary Club di Milano Porta Venezia il prossimo 29 novembre

Il Rotary Club di Milano Porta Venezia è lieto di annunciare che durante la prossima conviviale rotariana di:
martedì 29 novembre 2019 alle ore 20,00
presso lo Sheraton Diana Majestic di Viale Piave 42 a Milano
la famiglia Mattei sarà ospite della serata intitolata
“Energia e futuro del paese: la visione di Enrico Mattei”.

La nipote di Enrico Mattei, Rosangela, in compagnia del marito Alessandro Curzi, saranno ospiti della Conviviale Rotariana per raccontare la storia di un grande uomo che ha segnato la storia del nostro Paese. Enrico Mattei è stato uno dei più importanti industriali italiani del secondo dopoguerra. Partigiano e in seguito militante della DC, nel 1953 fondò l’ENI - Ente Nazionale Idrocarburi - con cui promosse politiche energetiche innovative sia in Italia che all’estero, puntando a infrangere il monopolio delle grandi compagnie petrolifere internazionali. Innovatore anche nel campo della cultura, nel 1958 istituì la Scuola Mattei, fu editore del quotidiano milanese Il Giorno e coltivò il suo amore per l’arte collezionando una serie di quadri che oggi costituiscono il patrimonio artistico ENI. La serata segnerà il termine del trimestre di eventi organizzati dal presidente Fabrizio Capaccioli, dedicati al tema “Economia & Ambiente”. Dal mese di novembre il nuovo tema sarà “Arte & Musica”, con nuovi ospiti e nuovi appuntamenti.  

Per info scrivere a eventi@rotarymilanoportavenezia.it.
Economia e finanza

#SINERGIE2019: l’evento dedicato all’immobiliare dei servizi

Le sinergie nell'immobiliare dei servizi sono vitali. Esse consentono ai professionisti del real estate di eccellere in un settore ad alta competitività.

Dietro a termini come Fintech, Proptech, Realtà Virtuale, BigData, Crowdfunding, vi sono opportunità concrete e valori eccezionali per agenti e clienti. Fare sistema significa mettere in contatto e creare sinergie tra queste realtà ed i professionisti dell'immobiliare.

Accrescere le competenze e diffondere le informazioni sono gli obiettivi che si pone Sinergie, l'evento dedicato all'immobiliare dei servizi. Il prossimo 22 novembre, a Milano, presso il Klima Hotel, si terrà la seconda edizione di questo evento che darà spazio a 14 relatori, 17 aziende e 150 addetti ai lavori.

Debora Rosciani, una delle voci più familiari ed apprezzate di Radio24 (Il Sole 24 Ore), introdurrà i lavori e modererà gli ospiti. Gerardo Paterna presenterà in anteprima la nuova edizione del report Reti e Aggregazioni Immobiliari 2019 che prenderà in esame il contesto, le nuove tendenze, gli inediti protagonisti che si trovano a competere con gli agenti immobiliari e le reti.

#Sinergie2019 è l'occasione per guardare al futuro dell'immobiliare con consapevolezza, incontrare aziende ed operatori, costruire relazioni profittevoli, scoprire nuovi servizi e provare alcune delle tecnologie pensate solo per l'immobiliare.

Visita www.gerardopaterna.com/sinergie2019 per scoprire i relatori e prenotare il tuo posto.
Economia e finanza News

Dopo un overfunding lampo sul portale crowdfundme.it Cynomys, startup ligure per la certificazione delle filiere, si prepara a sbarcare a Singapore

Cynomys è la startup innovativa che ha brevettato un sistema per il controllo di tutta la filiera dalla stalla alla tavola.
Ha fin da subito mosso i primi passi nel mercato internazionale lavorando per importanti partnership consolidate poi nel 2018, come emerge dalle informazioni del portale di equity crowdfunding sul quale è ancora in raccolta dopo l'overfunding in un solo weekend. I clienti acquisiti già in Francia e Spagna ci hanno fatto subito pensare quanto i fondatori abbiano un respiro internazionale, ma adesso l'interesse viene anche dal lontano Oriente, più precisamente dallo Stato di Singapore.
Fin dalle prime uscite della startup ligure a Smau Milano nel 2017, dove hanno conseguito anche il premio Lamarck, sono stati notati per la loro innovazione in un settore così tradizionale come l'allevamento. I loro dispositivi di controllo dell'aria, dell'acqua, dei consumi energetici e degli impianti hanno suscitato l'interesse degli enti di controllo governativi della città Stato e hanno portato a dialoghi molto proficui.

Gli enti governativi di Singapore 

Abbiamo chiesto ad uno dei fondatori, nonchè AD dell'azienda Enrico Carta a che punto sono le trattative con Singapore:

"Abbiamo iniziato a dialogare con l'AVA (Agri-Food and Veterinary Authority) di Singapore circa un anno fa, in quanto ha mostrato interesse per il tracciamento dei prodotti importati nello Stato dai paesi limitrofi, come Malesia, Cina, Thailandia. Hanno apprezzato la mappa interattiva creata appositamente per il controllo geolocalizzato delle farm da un'unica piattaforma ed i nostri sistemi di monitoraggio e controllo degli allevamenti in tempo reale"

A che punto sono con il dialogo lo capiamo direttamente dalle parole dell'amministratore delegato che prosegue:

"Adesso con la SFA (Singapore Food Agency), dopo la riorganizzazione degli enti governativi, abbiamo ripreso i dialoghi per continuare la collaborazione verso progetti comuni legati al monitoraggio ed al controllo di tutta la filiera agroalimentare, così da permettere a loro di verificare, ovunque si trovino, le condizioni degli animali, di tutto l'allevamento e della qualità dei prodotti importati.
Questo permetterà inoltre un risparmio sui costi del personale qualificato che deve essere inviato ogni volta in loco per le dovute verifiche".

Insomma una grande impresa per i tre fondatori di una delle startup più promettenti d'Italia, che guarda già al Sol Levante.

Quali saranno i prossimi passi?

"Non possiamo dire molto altro, ma ci sono trattative in corso che speriamo si concretizzino al meglio".

Il CEO di Cynomys ci lascia con questa curiosità e ci ricorda di tenere d'occhio i prossimi sviluppi della startup che sta rivoluzionando la zootecnia e tutto il settore agroalimentare nazionale, ma anche quello internazionale a quanto pare.
Economia e finanza Startup e innovazione

SkyCasa.it: da Agenzia Online ad Ibrida, al via un piano di reclutamento per 50 Consulenti nell’area vasta di Milano.

Il Presidente e co-Founder, Michele Schirru, racconta: “Con l’aumento di capitale avvenuto lo scorso luglio, abbiamo avuto l’occasione di fare il punto della situazione. Dopo qualche mese di operatività, ricevendo il feedback dei nostri utenti e confrontandoci con il mercato, è nata l’esigenza di far partire l’offensiva e dispiegare le truppe di terra per un supporto locale e puntuale”.

Andrea Anedda invece, CEO e co-Founder, ha dichiarato: “integrare nel nostro concept online la figura di validi professionisti sul territorio ci darà la possibilità di poter interagire col cliente in maniera più efficace. Siamo certi, infatti, che la presenza di un nostro consulente immobiliare sia indispensabile per accompagnare il cliente, non lasciarlo solo durante il processo di compravendita. Questo, in tutte le fasi s’intende, dal primo incontro conoscitivo sino all’atto notarile, passando per gli appuntamenti di visita”.

SkyCasa.it, ricordiamolo, offre ai proprietari la possibilità di vendere casa a zero provvigioni ed accedere ad una linea di servizi di qualità, come: fotografie professionali, virtual tour, design della planimetria, certificazione energetica. Non solo, scegliendo SkyCasa.it, a seconda della durata di esclusiva di vendita conferita al consulente, il proprietario di casa può accedere ad un premio che può valere fino all’1% del prezzo finale di vendita.

Con la progressiva introduzione dei Consulenti Immobiliari sul territorio, SkyCasa.it andrà a configurarsi come agenzia immobiliare ibrida a tutti gli effetti, abbandonando almeno per il territorio di Milano e zone limitrofe l’etichetta di agenzia che opera unicamente online.

La figura ricercata dalla startup è quella dell’Agente Immobiliare abilitato, oppure del Consulente con almeno due anni di esperienza alle spalle. Fondamentale il possesso della partita iva e l’esperienza diretta sul campo.  

SkyCasa.it richiede disponibilità immediata per la zona di Milano e dintorni, l’obiettivo è ambizioso, ma raggiungibile: arrivare a 50 Consulenti entro la fine del 2020.   

D’altronde, il mercato immobiliare in quella zona del Paese è in controtendenza rispetto al resto della Penisola. Tante compravendite e prezzi addirittura in aumento, visto che l’offerta proposta sul mercato non riesce a soddisfare la domanda.  

Andrea Anedda, commentando un articolo pubblicato su Idealista: “Milano, conferma per il 2019 un trend di crescita dei prezzi di vendita, in controtendenza rispetto al quadro nazionale. L’incremento è di un +1% nel primo semestre del 2019 per un costo medio a metro quadro pari a 5.565 euro. Non sono da meno le zone di Lodi, Monza e Brianza che raggiungono addirittura picchi di un +2,3%. In generale le compravendite su Milano si attestano ad oltre 25 mila, con prezzi medi di 330.000 euro per un valore complessivo che supera gli 8 miliardi di euro”.   

Ma non sembra finire qui per SkyCasa.it, continua Michele Schirru: “Con grande entusiasmo, nei mesi scorsi abbiamo cominciato un programma di accelerazione in partnership con Connectia, società fondata e guidata da Massimo Ciaglia che supporta le startup innovative. Il settore immobiliare è altamente concorrenziale, riteniamo per noi fondamentale approfondire l’attività di ricerca verso i bisogni del potenziale cliente e continuare con una decisa strategia di differenziazione dai competitor diretti ed indiretti.“  

Per info visitare il sito web www.skycasa.it, per un contatto diretto telefonare allo 02 4070 9613 e chiedere di Michele Schirru.  

Link Utili:
Video - https://youtu.be/Vm3_Ii7z5FY
Immagini e documentazione - https://tinyurl.com/y3any5jk 
Sito web - https://www.skycasa.it  

About   
SkyCasa.it è la startup immobiliare ibrida che digitalizza la compravendita immobiliare e ripaga chi vende casa. Nasce dalla fusione delle idee di due agenti immobiliari, Andrea Anedda e Michele Schirru, da sempre impegnati nella professione.
Economia e finanza

I veri motivi per cui le PMI non sono al sicuro dagli attacchi informatici

Nei prossimi cinque anni, sfioreranno i cinque miliardi di dollari i costi e i mancati ricavi per le aziende causati da nuovi e sempre più distruttivi attacchi informatici. Il dato viene dallo studio Securing the Digital Economy: Reinventing the Internet for Trust, in cui Accenture ha analizzato gli effetti legati all’insufficiente livello di sicurezza informatica delle imprese. Un problema sempre più frequente. In passato si pensava che gli attacchi informatici riguardassero solo grandi aziende o realtà che gestivano dati sensibili, la cui buona riuscita, per i criminali informatici, si poteva tradurre in un’importante fonte di guadagno.

Negli ultimi anni il trend degli attacchi informatici è notevolmente cambiato: nel 2013 si verificarono i primi attacchi di tipo ransomware, ovvero attraverso un tipo specifico di virus che cripta i file all’interno del dispositivo rendendoli inaccessibili ed illeggibili da parte del proprietario. L’hacker artefice dell’attacco da ransomware richiede in seguito un riscatto (ransom, appunto, dall’inglese) per ripristinare il contenuto infettato. Si è stimato che Cryptolocker, uno dei ransomware più famosi, sia riuscito ad estorcere 3 milioni di euro corrompendo 250.000 sistemi operativi prima di essere neutralizzato nel 2014 (ndr: fonte ww.agi.it). Per la prima volta, aziende del settore manifatturiero attribuirono delle perdite di fatturato e sospensione dell’attività  a causa di attacchi informatici.

Al giorno d’oggi qualsiasi tipo di attività, sia medio-piccola che grande, può subire un attacco informatico. Le conseguenze,  in termini di perdite di fatturato, clienti ed opportunità di business, sono più deleterie per le piccole e medie imprese non avendo la forza economica ed organizzativa nel rispondere, in maniera efficace, alle varie minacce.

Gli attuali modelli di business non prevedono misure di sicurezza adeguate a protezione dei propri dati personali. I tradizionali sistemi di sicurezza, adottati dagli utenti che si affacciano sul web, non sono in grado di reggere il confronto con le competenze informatiche e le capacità computazionali, sempre più evolute, in mano alla criminalità informatica.

In cosa consiste un data breach?

Un data breach è una fuoriuscita di dati (non controllata e con lo scopo di arrecare un danno) dal perimetro della rete informatica dell’azienda. I dati appartengono all’azienda che li produce, e ogni fuga di questi (che sia accidentale o intenzionale, operata da dipendenti scontenti o da pirati informatici) costituisce un breach, una falla.
I breach possono essere causati da differenti attività: esfiltrazione intenzionale ma non autorizzata da parte di personale interno, ransomaware, BEC (Business Email Compromise), ovvero utilizzo fraudolento di un indirizzo email altrui, mancata attuazione di policy di sicurezza, ecc..

Solitamente un hacker si interpone tra l’utente e il sito di destinazione con l’obiettivo di  intercettare i dati che compongono l’identità informatica del malcapitato. Il furto di identità avviene quando l’utente digita il proprio user-name e password per accedere al sistema oppure mentre effettua il primo accesso e sta compilando i vari form per la registrazione. Ultimamente questo processo è stato ulteriormente facilitato, in quanto le registrazioni ora avvengono attraverso le credenziali di terze parti  (Facebook, Google, Linkedin ad esempio). Ottenute queste informazioni, l’hacker può entrare nel sito e creare azioni distruttive oppure vendere i dati nella parte oscura del web, ovvero il dark web.

L'81% dei cosiddetti data breach fa leva sulla noncuranza degli utenti nel proteggere le credenziali e sul basso livello di attenzione chi si utilizza, per esempio, nel scegliere le password.
Spesso si usa la medesima password per più siti, o la si modifica leggermente, oppure la stessa password viene condivisa tra più colleghi per facilitare l’accesso ai vari portali. Questi sono solo alcuni esempi di abitudini molto frequenti che rendono estremamente vulnerabile la sicurezza di un’ intera azienda.

Il dark web.

Il dark web è quello strato nascosto della rete in cui avvengono scambi commerciali illegali di varia natura. In questo mercato nero delle informazioni oggi è terribilmente diffusa la vendita di credenziali (username e password) con lo scopo – per chi le acquista – di appropriarsi dei nostri dati.
Si stima che il Dark Web sia 550 volte più vasto del web "ufficiale" e che cresca senza sosta. La “parte oscura” del web si compone di portali che, generalmente, consentono agli utenti di restare anonimi e che necessitano di software particolari per accedervi. Sono accessibili solo ed esclusivamente se si conosce il loro URL. Tutte le pagine appartenenti al dark web non sono indicizzate da alcun motore di ricerca e non sono, quindi, rintracciabili dai vari Google, Yahoo! o Bing. Esattamente come il web “normale”, il dark web è un luogo virtuale molto eterogeneo che offre però la garanzia dell’anonimato. Questa peculiarità ha portato al proliferare di attività illegali come la compravendita di armi, droga, lo scambio di materiale pedopornografico e la vendita di informazioni riservate.

Quale è lo scopo dei furti?

Il furto delle credenziali ha tanti scopi: conoscere le abitudini degli utenti online, individuare quali sono gli interlocutori con i quali si parla frequentemente e che ruolo hanno, oppure capire il tipo di
comportamento si tiene con i propri colleghi. L’obiettivo finale è sempre uno: commettere azioni che si rivelano deleterie per l’utente in se e la propria azienda. In maniera devastante, appropriandosi di una sola combinazione, i criminali informatici possono accedere a tutti i dati aziendali a cui il singolo account ha accesso. Basta
un solo account compromesso per mettere in ginocchio un'intera organizzazione.

La soluzione proposta da Matteo Cecchini, fondatore di T-Consulting.

Di fronte ad un fenomeno sempre più frequente di furto di dati, si devono trovare le soluzioni giuste per combatterlo. Occorre attuare le politiche di cyber security necessarie ad elevare gli standard di sicurezza informatica ad un livello tale da rendere sicuro l’accesso ai dati aziendali e l’iterazione tra l’utente e il sistema informatico aziendale.

Per questo motivo abbiamo intervistato Matteo Cecchini, fondatore di T-Consulting, azienda dinamica e flessibile di Forlì, leader nel settore informatico, composta da un team di professionisti con la passione per l’innovazione tecnologica.

T-Consulting affianca le aziende, ascoltando le loro esigenze per realizzare soluzioni IT dedicate, sicure ed efficaci.

Matteo, come mai il furto dei dati personali sta diventando un tema così scottante e frequente negli ultimi anni? 

Principalmente per due motivi: in rete ormai girano una quantità massiva di dati personali il cui contenuto informativo è di ingente valore. Al furto dei dati corrisponde, infatti, nella maggior parte dei casi a una vendita sul dark web. I motivi per cui avviene questo sono molteplici: il flusso informativo, permette, ad esempio, di capire quali siano i gusti e le necessità delle persone e di influenzarle negli acquisti futuri  o nell’indirizzarle  a scegliere un negozio o un prodotto rispetto ad un altro. Molte grandi aziende sono già munite di sistemi di sicurezza di base, mentre le PMI sono meno consapevoli dei rischi per cui, non si attivano finché non vengono colpite. Inoltre, i furti di identità vengono eseguiti a tappeto, cercando di colpire il maggior numero di domini presenti in rete, indistintamente che l’impresa sia grande o piccola. Il problema è che l’hacker in base al dominio non è in grado di capire la “potenza” economica dell’azienda, per cui qualsiasi profilo aziendale potrebbe essere un obiettivo.

Quali sono le soluzioni per premunirsi da attacchi informatici?

La prima soluzione resterà sempre il fattore umano: occorre istruire e sensibilizzare i propri dipendenti su come comportarsi sul web e su come evitare tutti i possibili rischi. I numeri sono sconcertanti: il 70% dei dipendenti delle PMI non pensa che utilizzare un dispositivo non autorizzato (come una semplice chiavetta USB) possa rappresentare una minaccia. Il 64% non ritiene che scaricare contenuti illegali possa mettere in pericolo l’azienda e il 76% delle persone utilizza la stessa password nella maggior parte dei siti visitati. Nonostante i numeri rappresentino oltre la metà del campione intervistato (ndr: fonte BSA 2018), questo non è sufficiente: basta anche un solo account compromesso per creare un danno, a volte purtroppo irreparabile, per una azienda.

Anche il semplice trovare la sola email nel DarkWeb dovrebbe metterci in allarme: ogni pezzo della nostra identità digitale, nelle mani sbagliate, è una breccia verso i dati aziendali.
Ciò che è opportuno ricordare è che il Dark Web funge da mercato per lo scambio di credenziali: anche un’e-mail o una password superata verrà venduta, ciò che cambierà sarà solo il suo valore economico, ma il suo non essere attuale non la rende immune dal furto.

Per questi motivi è fondamentale dotarsi di sistemi di sicurezza informatici all’avanguardia: T-Consulting ne ha creato uno in grado di garantire il costante monitoraggio dei dati aziendali e prende il nome di DarkSonar.

Può spiegarci meglio cos’è DarkSonar?

DarkSonar è un servizio avanzato che si interpone tra il sistema informativo di una azienda e il mondo esterno a protezione del proprio patrimonio informativo. DarkSonar si basa sulle tecnologie di ultima generazione ed è in grado di monitorare costantemente la presenza delle credenziali aziendali all’interno del dark web. La presenza di tali informazioni all’interno del dark web, nella maggior parte dei casi, significa che qualcuno di estraneo all’azienda le sta utilizzando e sta compiendo un illecito. DarkSonar compie efficacemente il proprio ruolo di guardiano informatico 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno interponendosi tra il dominio e il dark web. La missione di DarkSonar consiste nel cercare costantemente il dominio aziendale all’interno del dark web monitorando: botnet, chat room, reti peer-to-peer, siti web malevoli, blog e forum. Ad ogni nuova traccia rilevata, oltre al dominio aziendale Dark Sonar rileva la presenza di possibili username e password. La combinazione dominio + username + password nel dark web è il segno intangibile che il sistema aziendale è stato compromesso. In tal caso, DarkSonar reagisce prontamente inviando un’email di notifica puntuale e dettagliata. Ad ogni compromissione rilevata, DarkSonar avvisa immediatamente l’utente con un alert in modo da evitare i possibili danni da data breach. Successivamente, viene stilato un report con la data in cui è avvenuto l’attacco, la mail della credenziale compromessa, la sorgente da cui derivano le credenziali (direttamente dall’utente oppure da un sito di terze parti come Facebook, Google o LinkedIn) e il sito in cui le credenziali sono state inserite. Il report attesta che un impiegato dell’azienda ha usato la sua email di lavoro per accedere a siti di terze parti e che uno di questi siti ha subito un data breach, compromettendo così le credenziali di lavoro.

Cosa si sente di consigliare ai proprietari delle piccole medie imprese per evitare problemi di questo genere?

Che è ora di agire e di proteggersi. Spesso non immaginano che la presenza della loro password sul Dark Web possa essere qualcosa di pericoloso. La verità è che gli attacchi informatici potrebbero mettere in ginocchio la loro azienda. Il costante controllo, unito ad un intervento tempestivo, sono alla base della soluzione di Dark Web Monitoring. Per questo è nato DarkSonar, che finalmente potrà farvi dormire sonni tranquilli.
Economia e finanza Scienza e tecnologia Startup e innovazione

Legal Tech Forum 2019, ritorna la conferenza più attesa dedicata alle tecnologie legali

Negli ultimi anni abbiamo potuto osservare il consolidamento di numerose nuove tecnologie e l’introduzione di direttive e regolamenti che hanno richiesto alle aziende un salto di qualità in termini di conformità normativa e trasparenza nei confronti di clienti e fornitori.

Sul piano tecnologico, ne sono esempi lampanti l’intelligenza artificiale e la blockchain, che stanno pervadendo qualsiasi mercato e branca della conoscenza umana. Su quello normativo, invece, la PSD2 (Payment Services Directive 2) e il GDPR (General Data Protection Regulation) hanno, da un lato, favorito la realizzazione di soluzioni reg tech sempre più all’avanguardia, dall’altro, obbligato le aziende a investire ingenti risorse per adeguarsi in modo puntuale.

Tutto questo fermento è certamente stato d’aiuto nell’alimentare un settore ancora modesto in Italia, e anche in Europa, ovvero la nicchia dei fornitori di servizi, prodotti e soluzioni legal e reg tech. Per dare voce a questo tumultuoso gruppo di professionisti, studi legali, centri di ricerca, spinoff, startup e aziende, nel 2015 è stato ideato Legal Tech Forum, la prima conferenza in Italia dedicata alle tecnologie legali e regolamentari, organizzata da Kopjra e supportata, in quest’ultima edizione, da Giuffrè Francis Lefebvre, LT42 e dagli studi legali LA&P, LEXIA Avvocati, MakeMark e Uno Quattro.

Per un’intera giornata si alterneranno al microfono decine di rinomati professionisti, raccontando la loro esperienza pluriennale condensata in pillole di 15-20 minuti sugli argomenti di maggiore tendenza del 2019: Artificial Intelligence, Big Data, Blockchain, Digital Forensics, Internet of Everything, Legal Design e Regulatory Technology.

Vi aspettiamo numerosi per toccare con mano la complessità di questo settore interdisciplinare in forte crescita.

Legal Tech Forum 2019
15 novembre c/o Opificio Golinelli
Via Paolo Nanni Costa 14, 40133 Bologna
www.legaltechforum.com
info@legaltechforum.com
Economia e finanza

AREAR pubblica i criteri dell’analsi cosi-benefici nel gas e il CESISP dell’Università di Milano-Bicocca forma i comuni

ARERA ha da poco pubblicato il documento contenente i criteri applicativi dell’analisi costi-benefici degli interventi di sviluppo della rete di trasporto di gas naturale
L’analisi costi-benefici (ACB) rappresenta una disciplina organica per la valutazione dei progetti che ha lo scopo di verificare la sostenibilità finanziaria ed economico-sociale dell’investimento; si tratta di uno strumento particolarmente importante laddove gli investimenti siano sovvenzionati con risorse pubbliche. L’obiettivo dell’ACB è verificare se e in che misura i benefici (finanziari, economici e sociali) derivanti dall’implementazione del progetto superino i costi necessari alla sua realizzazione. 
Il corso è erogato dal Giacomo Di Foggia e Massimo Beccarello del CESISP, centro di ricerca in economia e regolazione dei seervizi, dell'industria e del settore pubblico. Destinatari Il corso è rivolto ai responsabili di procedimenti (RUP) appartenenti ad Enti Locali, coinvolti nella pianificazione, gestione ed aggiudicazione di Bandi di Gara per Sevizi, con particolare enfasi all’attualità delle Gare di affidamento nel settore del gas naturale (Cosiddette gare ATEM).

Il corso è predisposto e progettato per approfondire le conoscenze su questo strumento di analisi economica dei contenuti dei progetti di sviluppo e potenziamento e della valutazione delle offerte. Prerequisiti Conoscenze minime di economia, delle regole associate ai servizi di pubblica utilità, della struttura degli investimenti a carattere locale. Obiettivi e contenuti Durante le lezioni si andranno ad approfondire nel dettaglio gli aspetti inerenti alla costruzione ed elaborazione di una ACB, con un focus particolare sul suo impiego nel settore del gas.

Il corso della durata di 24 ore ha l’obiettivo di offrire una panoramica su come:
• Definire l’ambito specifico della ACB
• Impostare l’analisi
• Derivare i principali indicatori economici e finanziari
• Redigere e interpretare un report contenente le principali evidenze
• Applicazioni al settore delle reti e dei servizi pubblici locali
• Riesame di alcuni casi di gara ATEM
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“DIVENTA UN IMPRENDITORE EFFICACE”: I MIGLIORI COACH INTERNAZIONALI PER LA PRIMA VOLTA TUTTI INSIEME A TORINO

Un evento come non si è mai visto a Torino e che prevede una forte componente olistica ed emozionale: come spiegheranno i coach infatti perchè tutto funzioni nel migliore dei modi è necessario prima equilibrare i diversi aspetti della propria vita personale. Una volta raggiunto questo obiettivo si può pensare alla propria azienda e programmare azioni concrete.

Come detto, saranno presenti alla giornata, organizzata da Francesco D'Alessandro segretario di Feditalimprese Piemonte, coach di fama internazionale come il coach e conduttore televisivo Walter Rolfo, lo psicologo esperto di ipnosi conversazionale e consulente strategico Charlie Fantechi, il fondatore di Business Coaching Italia Antonio Panico, il consulente aziendale e scrittore di Impresa Vincente Francesco Cardone, la formatrice di sistemi di Networking Francesca De Rossi, il giornalista Giulio Barosio, gli autori di L'imprenditore Efficace Lorenza Morello e Marco Belzani e l'oncologo e esperto di medicina olistica Guido Pagliara.

L'evento è a numero chiuso e le prenotazioni e la vendita dei biglietti è possibile sul sito Eventbrite (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-speed-mind-diventa-un-imprenditore-efficace-74801329791) o a l numero 3917074346. Per cinquanta partecipanti che si prenoteranno per tempo sarà possibile cenare con i coach e avere un momento riservato per fare domande e presentare i propri progetti oltre a poter fare networking, creare relazioni e ricercare eventuali investitori per le proprie attività.

Un'occasione da non perdere: si uscirà dall'evento senza limiti e con un piano concreto di azioni da mettere subito in pratica e con tantissimi contatti nuovi per sviluppare il proprio business.


PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

AGM Service – ufficio stampa Feditalimprese 011 2170360 – info@agmservice.it
Giulia Zanotti – 349 6478508

Feditalimprese Piemonte
Via Caprera, 28 10136 Torino
Tel:+39 011 0447517 Mob:+39 3917074346 Fax:+39 011 0432975