Lo scorso mercoledi 31 marzo, dopo poche settimane dall’annuncio della firma del preliminare, con un comunicato ufficiale Matec Industries annuncia di aver siglato il contratto definitivo per l’acquisizione del 100% del pacchetto azionario di Alfa pompe, azienda leader a livello globale nella produzione di pompe antiabrasive con sede a Verona dal 1971.
La pianificata acquisizione rientra nella strategia ‘Next Generation IPUMP’ di Matec che amplierà le competenze della società, includendo per la prima volta soluzioni pompanti per tutti i settori industriali come cemento, miniere e cave oltre agli storici settori di marmo, granito e ceramica. A seguito dell’acquisizione del 100% del pacchetto azionario, i clienti di entrambe le società troveranno in Alfa un partner capace di offrire loro un approccio sistemico totalmente integrato, oltre a nuovi sistemi di pompaggio per acque torbide, acque abrasive e acque chiare.
L’acquisizione strategica di Alfa è coerente con l’obiettivo di Matec di sviluppare e fornire soluzioni tecnologiche che consentono una FILIERA 100% INTEGRATA E CONTROLLATA basata su tre capisaldi: Guardare, riflettere ed agire, nell’ottica di ridurre I CONSUMI e migliorare l’affidabilità dei prodotti del gruppo.
Sebbene Matec fornisse già da anni pompe e tecnologie nel settore acquee reflue assieme ad Alfa, andrà in futuro a completare il suo portfolio di tecnologie per offrire soluzioni che consentano controllo dei costi e riduzione dei fermo-macchina grazie all’implementazione della tecnologia 4.0 Ipump.
Alfa e Matec, l’acquisizione dopo anni di partnership
“Crediamo che, insieme ad Alfa, Matec possa dare corpo al più importante fornitore globale di pompe antiabrasive ad alta pressione ed altissima tecnologia sul mercato, creando valore aggiunto e garanzie di lungo termine per i propri clienti, dipendenti e proprietari” ha spiegatoMatteo Goich, CEO di Matec Industries. Il range di pompe si amplierà coprendo l’intero ventaglio di impieghi possibili, partendo da quelle per idrociclonatura sabbia, passando per le sommergibili fino a quelle ad alta pressione multigirante destinate al settore del trattamento acque con filtropressa.
Per Matec Industries questa acquisizione rappresenta l’implementazione di un segmento di business stabile e in crescita, che consente all’attuale divisione di ampliare la propria Expertise nel controllo dei fluidi e nell’alimentazione filtropresse ad alta pressione. “Abbiamo una lunga storia di collaborazioni di successo con Alfa volte a sviluppare tecnologie innovative, dove entrambe le società hanno condiviso senza compromessi impegno verso l’eccellenza, passione per l’innovazione e un eccezionale orientamento al cliente. Con questo ulteriore passo avanti saremo in grado di velocizzare ed incrementare tutti i processi, produttivi e progettuali senza soluzione di continuità.” prosegue Matteo Goich CEO di Matec Industries.
Con l’occasione ringraziamo gli istituti bancari che ci hanno affiancato nell’importante progetto, lo studio “Barbieri” per la parte fiscale e lo studio “Craia” per la parte legale; un grazie sentito anche al Notaio Andrea Ferrari di Massa per lo squisito supporto durante tutto l’iter burocratico.
Il closing festeggiato in sede Matec a Massa, lo scorso 31 Marzo, con tutti i soci presenti porterà ad un ampliamento dell’organico con nuove assunzioni nel 2021 in entrambe le società nei comparti engineering, produzione e sales.
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Rapporto sul cartello dei camion: Quattro mesi alla prescrizione, un milione di camion in tribunale, ma piccole e medie imprese ancora inattive.
Posted on March 30, 2021
Attualmente a fare causa per risarcimento dei danni contro i grandi produttori sono circa 30.000 imprese nell’UE per un totale di quasi 1 milione di camion. Però a 4 mesi dal termine di prescrizione in molti stati membri dell’UE circa il 50-60% delle imprese, con ulteriori 2,6 milioni di camion acquistati nel periodo del cartello, sono ancora inattivi.
L’importo per camion può sorpassare 10.000 euro di risarcimento più gli interessi, questi ultimi possono ammontare anche al 100% del danno vero e proprio. Così anche le imprese con 5 camion facilmente arrivano ad importi di risarcimento dei danni totale da 50.000 a 100.000 euro.
“Risarcimenti di 10.000 a 20.000 euro per camion sono possibili – purtroppo, molte piccole e medie imprese non sanno come procedere”, ha detto Michael Gramkow, direttore della fondazione.
La fondazione unilegion Truck Claims ha analizzato lo stato delle cause nell’UE intervistando circa 3.500 imprese di trasporto ed industriali in quattro stati UE: Germania, Austria, Francia ed Italia per creare un quadro dell’atmosfera. I risultati sono chiari:
Le imprese grandi con più di 500 dipendenti in genere sono ben informati e processano già il cartello dei camion per conto proprio oppure in una causa collettiva.
È diversa la situazione delle imprese piccole e medie. Qui, infatti, le imprese sono diventate attive soprattutto se informate, per esempio dalla stampa specializzata o dalle associazioni di categoria, sulle possibilità di partecipare ad una causa collettiva.
Maggiori informazioni sull'offerta e le procedure della fondazione sono disponibili qui: https://unilegion-truck-claims.eu/it/cartello-dei-camion/. Gli interessati possono richiedere senza impegno ulteriori materiali ed informazioni per telefono.
Informazioni sulla fondazione unilegion Truck Claims
La fondazione unilegion Truck Claims è un'organizzazione olandese senza scopo di lucro con sede ad Amsterdam. La fondazione è stata creata per recuperare i danni ("claims") degli acquirenti di camion causati del cartello, sia in sede giudiziale che in sede extragiudiziale. Il nostro obiettivo è quello di lavorare a stretto contatto con le associazioni europee del commercio e dell'industria per costituire un'ampia alleanza. Tutti i costi per l'esecuzione delle richieste sono a carico della fondazione. Le aziende danneggiate possono quindi unirsi alla class action completamente senza alcun rischio né costo. Soltanto in caso di successo, la fondazione, la quale è finanziata da investitori europei, riceverà una percentuale del risarcimento danni. Essendo un'organizzazione senza scopo di lucro, la fondazione non realizza alcun profitto.
Contatto stampa
Fabio Garzotto
E-mail: f.garzotto@unilegion.eu
Sede centrale
Herengracht 449a, 1017 BR Amsterdam, Paesi Bassi
Per informazioni e richieste sul cartello dei camion visitare il sito
https://unilegion-truck-claims.eu/it/cartello-dei-camion/
L’importo per camion può sorpassare 10.000 euro di risarcimento più gli interessi, questi ultimi possono ammontare anche al 100% del danno vero e proprio. Così anche le imprese con 5 camion facilmente arrivano ad importi di risarcimento dei danni totale da 50.000 a 100.000 euro.
“Risarcimenti di 10.000 a 20.000 euro per camion sono possibili – purtroppo, molte piccole e medie imprese non sanno come procedere”, ha detto Michael Gramkow, direttore della fondazione.
La fondazione unilegion Truck Claims ha analizzato lo stato delle cause nell’UE intervistando circa 3.500 imprese di trasporto ed industriali in quattro stati UE: Germania, Austria, Francia ed Italia per creare un quadro dell’atmosfera. I risultati sono chiari:
Le imprese grandi con più di 500 dipendenti in genere sono ben informati e processano già il cartello dei camion per conto proprio oppure in una causa collettiva.
È diversa la situazione delle imprese piccole e medie. Qui, infatti, le imprese sono diventate attive soprattutto se informate, per esempio dalla stampa specializzata o dalle associazioni di categoria, sulle possibilità di partecipare ad una causa collettiva.
Maggiori informazioni sull'offerta e le procedure della fondazione sono disponibili qui: https://unilegion-truck-claims.eu/it/cartello-dei-camion/. Gli interessati possono richiedere senza impegno ulteriori materiali ed informazioni per telefono.
Informazioni sulla fondazione unilegion Truck Claims
La fondazione unilegion Truck Claims è un'organizzazione olandese senza scopo di lucro con sede ad Amsterdam. La fondazione è stata creata per recuperare i danni ("claims") degli acquirenti di camion causati del cartello, sia in sede giudiziale che in sede extragiudiziale. Il nostro obiettivo è quello di lavorare a stretto contatto con le associazioni europee del commercio e dell'industria per costituire un'ampia alleanza. Tutti i costi per l'esecuzione delle richieste sono a carico della fondazione. Le aziende danneggiate possono quindi unirsi alla class action completamente senza alcun rischio né costo. Soltanto in caso di successo, la fondazione, la quale è finanziata da investitori europei, riceverà una percentuale del risarcimento danni. Essendo un'organizzazione senza scopo di lucro, la fondazione non realizza alcun profitto.
Contatto stampa
Fabio Garzotto
E-mail: f.garzotto@unilegion.eu
Sede centrale
Herengracht 449a, 1017 BR Amsterdam, Paesi Bassi
Per informazioni e richieste sul cartello dei camion visitare il sito
https://unilegion-truck-claims.eu/it/cartello-dei-camion/
Economia e finanza
”Bricks and the City” dal 23 aprile 2021 mette la casa al centro di un programma televisivo
Posted on March 24, 2021
"Durante le otto puntate affronteremo argomenti utili e di tendenza che riguardano il vivere quotidiano: dall'incidenza delle nuove tecnologie nell’abitare alle migliori opportunità di investimento, dalle opportunità di crescita dettate dai grandi eventi al confronto tra le grandi città e la provincia - afferma Paolo Leccese (autore e conduttore) - e lo faremo insieme ad ospiti autorevoli del mondo dell’immobiliare e della finanza durante lo svolgimento delle 4 rubriche in cui è divisa ogni puntata."
La trasmissione andrà in onda ogni venerdi, dalle ore 22,20 alle 23,20 sul canale 12 del Digitale Terrestre (Lazio), LAZIO TV, e sarà visibile in streaming sul canale della stessa emittente oppure in diretta Facebook e YouTube sui canali social di Bricks and the City. Tante sono le novità proposte in questa edizione, ecco quello che accadrà nelle quattro rubriche in cui è divisa la trasmissione:
TARGET, condotta da Paolo Leccese, sarà una rubrica di aggiornamento ed approfondimento delle notizie più importanti della settimana che riguardano il mondo della “casa”, commentate con ospiti autorevoli del settore immobiliare e della finanza
HOW AND WHY, condotta da Sanja Radovanovic ed Andrea Spera, sarà una rubrica dedicata al mondo del Design, Architettura e l’Home Staging. Ricca di contenuti educativi elevati, consigli pratici, di cultura e ultime tendenze dell’abitare
BRICKS AND FOOD, condotta da Paolo Leccese ed Enrico Camelio, sarà un esperimento di integrazione tra argomenti che riguardano il settore immobiliare ed il mondo del food and beverage spostando lo spettatore in otto location diverse in Italia insieme a chef stellati, critici gastronomici, esperti di sviluppo turistico ed immobiliare sui vari territori protagonisti delle puntate
I 7 PECCATI CAPITALE, condotta da Giuseppe Strazzera ed Emanuela Verrone. Tutte le strade portano a Roma, ma oggi tra buche, alberi caduti, montagne di rifiuti e autobus incendiati vivere nella Capitale è diventata un’impresa. Un approfondimento dedicato all’analisi e alla riflessione sugli aspetti che più condizionano l’abitare nella città eterna.
Per conoscere gli ospiti di ogni puntata e rimanere aggiornati sui contenuti si può consultare il sito www.bricksandthecity.com o collegarsi ai canali social (Instagram, Facebook, Twitter, YouTube).
Quest’anno Bricks and the City è supportata da numerosi partners, commerciali ed istituzionali, tra cui: Confedilizia, FIAIP, FIABCI, IAHSP Europe, SoloAffitti, Nomisma, IAD-italia.
La trasmissione andrà in onda ogni venerdi, dalle ore 22,20 alle 23,20 sul canale 12 del Digitale Terrestre (Lazio), LAZIO TV, e sarà visibile in streaming sul canale della stessa emittente oppure in diretta Facebook e YouTube sui canali social di Bricks and the City. Tante sono le novità proposte in questa edizione, ecco quello che accadrà nelle quattro rubriche in cui è divisa la trasmissione:
TARGET, condotta da Paolo Leccese, sarà una rubrica di aggiornamento ed approfondimento delle notizie più importanti della settimana che riguardano il mondo della “casa”, commentate con ospiti autorevoli del settore immobiliare e della finanza
HOW AND WHY, condotta da Sanja Radovanovic ed Andrea Spera, sarà una rubrica dedicata al mondo del Design, Architettura e l’Home Staging. Ricca di contenuti educativi elevati, consigli pratici, di cultura e ultime tendenze dell’abitare
BRICKS AND FOOD, condotta da Paolo Leccese ed Enrico Camelio, sarà un esperimento di integrazione tra argomenti che riguardano il settore immobiliare ed il mondo del food and beverage spostando lo spettatore in otto location diverse in Italia insieme a chef stellati, critici gastronomici, esperti di sviluppo turistico ed immobiliare sui vari territori protagonisti delle puntate
I 7 PECCATI CAPITALE, condotta da Giuseppe Strazzera ed Emanuela Verrone. Tutte le strade portano a Roma, ma oggi tra buche, alberi caduti, montagne di rifiuti e autobus incendiati vivere nella Capitale è diventata un’impresa. Un approfondimento dedicato all’analisi e alla riflessione sugli aspetti che più condizionano l’abitare nella città eterna.
Per conoscere gli ospiti di ogni puntata e rimanere aggiornati sui contenuti si può consultare il sito www.bricksandthecity.com o collegarsi ai canali social (Instagram, Facebook, Twitter, YouTube).
Quest’anno Bricks and the City è supportata da numerosi partners, commerciali ed istituzionali, tra cui: Confedilizia, FIAIP, FIABCI, IAHSP Europe, SoloAffitti, Nomisma, IAD-italia.
Economia e finanza Politica
Green energy: ACEPER scrive a Draghi per lanciare un “whatever it takes” contro la perdita di capitale umano e per un vero progresso culturale
Posted on March 2, 2021
Secondo uno studio recente pubblicato su Frontiers in Psychology, solo in Europa l’analfabetismo funzionale ammonterebbe a circa 80 milioni di individui, di cui il 47 % in Italia. Questo significa che un italiano su sei non comprende appieno il significato di ciò che legge. A fronte di dati allarmanti la presidente di A.c.e.p.e.r. Veronica Pitea ha deciso di scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi riprendendo un testo dello stesso Draghi pubblicato per l’Università degli Studi “La Sapienza” in cui si legge: ’Una crescita stentata alla lunga spegne il talento innovativo di un'economia; deprime le aspirazioni dei giovani; prelude al regresso; preoccupa particolarmente in un Paese come il nostro, su cui pesano un'evoluzione demografica sfavorevole e un alto debito pubblico".
"Questa perdita di capitale umano, la cosiddetta fuga di cervelli, oltre a decelerare il progresso culturale del nostro Paese, costa oggi all’Italia circa 16 miliardi di euro. In aggiunta a ciò, in termini di nascite, il 2020 ha toccato il punto più basso in assoluto nella storia: -4,5% rispetto al 2019. La disoccupazione giovanile ha una media del 35 % (quella europea è del 20 %) - si legge nella lettera - Nel 2021 A.C.E.P.E.R. vorrebbe quindi dare il suo contributo trovando con l’aiuto del nuovo Governo un ponte di coordinamento tra politiche per la valorizzazione delle risorse umane e lo sviluppo dell’economia locale".
"Crediamo che il parallelismo tra i fabbisogni delle imprese e quelle dei lavoratori debba essere fatto attraverso la cultura, che andrebbe alimentata attraverso letture, ma anche con l’ausilio di esperienze, come visite guidate e partecipazione a convegni, congressi e dibattiti - prosegue il testo - La crescita culturale non può prescindere da confronto e dialogo costanti. L'apprendimento è un cambiamento relativamente permanente che deriva da una nuova esperienza o dalla pratica di nuovi comportamenti: cambiando i comportamenti si cambiano le abitudini. A.C.E.P.E.R. opera in un settore ricco di innovazione qual è appunto quello delle energie rinnovabili, che potrebbe creare tanti posti di lavoro e molteplici nuove prospettive per i giovani: una grande scommessa per il nuovo Governo".
La proposta che l'Associazione lancia al nuovo Governo è quella di poter ricucire già nel 2021 il legame tra il territorio e le istituzioni, creando un punto di dialogo e di confronto, partendo dal presupposto che “la mappa non è il territorio”.
ACEPER - Associazione consumatori e produttori energie rinnovabili, prima associazione in Italia a tutela dei produttori di energie rinnovabili, nasce nel 2014 dalla volontà di un gruppo di imprenditori che hanno investito nelle fonti rinnovabili e ha ormai superato il traguardo dei 2000 associati in tutta Italia. Con una fitta rete di funzionari e partner su tutto il territorio italiano, supporta i suoi associati nella gestione dei loro impianti fornendo assistenza dal punto di vista fiscale, amministrativo, legale, tecnico e sui finanziamenti. I numeri: 6731 impianti di produzione, 1500 richieste di informazioni ogni mese, 1500 impianti monitorati per una potenza installata complessiva che supera i 2GWp.
Alfa Pompe è una storica società veronese dedicata allo sviluppo e alla produzione tutta italiana di pompe speciali, rivestite in gomma, per aziende di medie e grandi dimensioni in moltissimi settori industriali tra i quali: Minerario, cave, inerti e depurazione civile. Una gamma completa per l’industria e l’ambiente che si colloca nel segmento delle eccellenze italiane.
Creato nel 1971, dal Sig. Caprile Araldo, lo storico marchio Alfa Pompe quest’anno compie 50 anni. La società veronese porta in dote un’offerta con posizionamento contiguo e sinergico rispetto all’offerta attuale di Matec: oltre 1.000 clienti e un piano di crescita che grazie agli investimenti previsti fissa l’obiettivo del prossimo triennio ad un fatturato di circa 10 milioni di euro. L’organico di Alfa è composto da professionisti altamente qualificati, vanta un’unità R&D di eccellenza dedicata allo sviluppo e all’evoluzione di tecnologie e prodotti customizzati sia per Matec che per tutta la clientela. L’Alfa pompe trova fondamento e continuità dalla società EIR di Milano, di proprietà della famiglia Caprile, che nel mondo dei produttori di pompe è stata elemento tecnologicamente trainante e concorrenzialmente stimolante per lo sviluppo di detto settore produttivo. Con una produzione 100% italiana nello stabilimento di circa 5.000 m2 di Dolcé, il marchio Alfa è sempre stato sinonimo di qualità’, efficienza e soprattutto ITALIANITA’. La commercializzazione e l’assistenza saranno affidate ai qualificati uffici di Matec Industries presenti su tutto il territorio nazionale ed estero, con competenze commerciali e tecniche specifiche, assistiti e supportati da un team dedicato interno ad Alfa.
“Questa acquisizione – commenta Matteo Goich, amministratore delegato del gruppo Matec Industries – costituisce un completamento naturale del perimetro di attività del nostro gruppo, rafforzandoci ulteriormente in un segmento strategico per il nostro core business, ovvero quello delle pompe ad alte prestazioni per acqua e fanghi. Metteremo a fattor comune le reciproche esperienze e capacità, valorizzando al massimo il business e le soluzioni acquisite, continuando a investire nell’evoluzione dei prodotti Alfa e nello sviluppo del mercato, riportando il marchio alla competitività mondiale, rendendolo, nel contempo, un PLAYER INTERNAZIONALE in un mercato in forte sviluppo.”
Con questo passo il nostro gruppo, oltre ad essere uno tra i pochi ad avere una filiera 100% interna ed Italiana, potrà fornire alla clientela un prodotto di altissima tecnologia. Ringraziamo l’attuale amministratore Marco Morati e gli attuali soci per la collaborazione e il fruttuoso lavoro svolto assieme che speriamo di poter proseguire anche nel prossimo futuro. “Il poter entrare in un gruppo così importante – commenta Marco Morati, amministratore Alfa Srl – darà solidità al nostro glorioso pluriennale marchio permettendo di sviluppare nuove tecnologie come continuazione degli insegnamenti del Sig. Araldo Caprile e ciò senza soluzione di continuità.”
Il Direttore tecnico di Matec massimo Bertolucci commenta che una grossa fetta di investimenti sarà dedicata allo sviluppo di pompe speciali per miniere, pompe ad alta ed altissima pressione per alimentazione filtropresse oltre 30 bar di prevalenza. Superleghe come hardalloy, nihard, rivestimenti ipertecnologici come ceramiche, grafene e leghe diamantate ad altissimo potere antiusura Il nostro target è colmare un vuoto nel mercato attuale del pompaggio fanghi, dove i molti player sul campo producono ancora a livello semi artigianale, e spesso con alti deficit a livello qualitativo, di assistenza e di servizio.
Creato nel 1971, dal Sig. Caprile Araldo, lo storico marchio Alfa Pompe quest’anno compie 50 anni. La società veronese porta in dote un’offerta con posizionamento contiguo e sinergico rispetto all’offerta attuale di Matec: oltre 1.000 clienti e un piano di crescita che grazie agli investimenti previsti fissa l’obiettivo del prossimo triennio ad un fatturato di circa 10 milioni di euro. L’organico di Alfa è composto da professionisti altamente qualificati, vanta un’unità R&D di eccellenza dedicata allo sviluppo e all’evoluzione di tecnologie e prodotti customizzati sia per Matec che per tutta la clientela. L’Alfa pompe trova fondamento e continuità dalla società EIR di Milano, di proprietà della famiglia Caprile, che nel mondo dei produttori di pompe è stata elemento tecnologicamente trainante e concorrenzialmente stimolante per lo sviluppo di detto settore produttivo. Con una produzione 100% italiana nello stabilimento di circa 5.000 m2 di Dolcé, il marchio Alfa è sempre stato sinonimo di qualità’, efficienza e soprattutto ITALIANITA’. La commercializzazione e l’assistenza saranno affidate ai qualificati uffici di Matec Industries presenti su tutto il territorio nazionale ed estero, con competenze commerciali e tecniche specifiche, assistiti e supportati da un team dedicato interno ad Alfa.
“Questa acquisizione – commenta Matteo Goich, amministratore delegato del gruppo Matec Industries – costituisce un completamento naturale del perimetro di attività del nostro gruppo, rafforzandoci ulteriormente in un segmento strategico per il nostro core business, ovvero quello delle pompe ad alte prestazioni per acqua e fanghi. Metteremo a fattor comune le reciproche esperienze e capacità, valorizzando al massimo il business e le soluzioni acquisite, continuando a investire nell’evoluzione dei prodotti Alfa e nello sviluppo del mercato, riportando il marchio alla competitività mondiale, rendendolo, nel contempo, un PLAYER INTERNAZIONALE in un mercato in forte sviluppo.”
Con questo passo il nostro gruppo, oltre ad essere uno tra i pochi ad avere una filiera 100% interna ed Italiana, potrà fornire alla clientela un prodotto di altissima tecnologia. Ringraziamo l’attuale amministratore Marco Morati e gli attuali soci per la collaborazione e il fruttuoso lavoro svolto assieme che speriamo di poter proseguire anche nel prossimo futuro. “Il poter entrare in un gruppo così importante – commenta Marco Morati, amministratore Alfa Srl – darà solidità al nostro glorioso pluriennale marchio permettendo di sviluppare nuove tecnologie come continuazione degli insegnamenti del Sig. Araldo Caprile e ciò senza soluzione di continuità.”
Il Direttore tecnico di Matec massimo Bertolucci commenta che una grossa fetta di investimenti sarà dedicata allo sviluppo di pompe speciali per miniere, pompe ad alta ed altissima pressione per alimentazione filtropresse oltre 30 bar di prevalenza. Superleghe come hardalloy, nihard, rivestimenti ipertecnologici come ceramiche, grafene e leghe diamantate ad altissimo potere antiusura Il nostro target è colmare un vuoto nel mercato attuale del pompaggio fanghi, dove i molti player sul campo producono ancora a livello semi artigianale, e spesso con alti deficit a livello qualitativo, di assistenza e di servizio.
L’investimento di Matec per il rilancio del marchio a livello mondiale, verrà concluso nel secondo quadrimestre del 2021.
Economia e finanza News Salute e benessere Viaggi e tempo libero
NEI CAMPEGGI E VILLAGGI CON IL BONUS VACANZA… ANCHE NEL 2021! NOVITÀ E NUMERI.
Posted on March 1, 2021
Chi non ha utilizzato il Bonus Vacanza nell’arco nel 2020 potrà farlo per tutto l’arco del 2021, in seguito alla definitiva approvazione e conversione in legge, con modificazioni, del decreto Milleproroghe. Di certo una buona notizia per tutti coloro che, pur avendo inoltrato la richiesta, non sono riusciti ad usufruirne nel corso dello scorso anno. È importante però evidenziare che la proroga è riferita esclusivamente alla scadenza per l’utilizzo del voucher. Non vi sono infatti cambiamenti rispetto al termino ultimo di presentazione della domanda per richiedere il Bonus, scadenza prevista per il 30 dicembre 2020 che ad oggi non ha subito alcuna modifica o proroga. Interessanti i “numeri” del Bonus Vacanze resi noti dall’app IO.
Sono stati infatti generati 1.885.802 Bonus Vacanze (numero di codici sconto generati attraverso l’app) dei quali 760.953 utilizzati (numero di Bonus Vacanze già spesi presso le strutture ricettive). Ancora più del 50% dei voucher generati è dunque ancora utilizzabile nel corso del 2021. Molte strutture ricettive continueranno ad aderire a questa iniziativa anche nell’arco del 2021 e tra queste molti campeggi e villaggi turistici situati in tutta la penisola.
Ulteriori approfondimenti su:https://www.camping.it/it/camping-bonus-vacanze.aspx
Sono stati infatti generati 1.885.802 Bonus Vacanze (numero di codici sconto generati attraverso l’app) dei quali 760.953 utilizzati (numero di Bonus Vacanze già spesi presso le strutture ricettive). Ancora più del 50% dei voucher generati è dunque ancora utilizzabile nel corso del 2021. Molte strutture ricettive continueranno ad aderire a questa iniziativa anche nell’arco del 2021 e tra queste molti campeggi e villaggi turistici situati in tutta la penisola.
Il portale camping.it al fine di facilitare la ricerca degli utenti, continua l’attenta ricerca volta a fornire in forma semplice e diretta una sezione del sito continuamente aggiornata dalla quale contattare le strutture che accettano il Bonus. Le sezioni dedicate al Bonus Vacanza hanno rappresentato alcune delle pagine più visitate del sito raggiungendo nell’ultimo anno quasi 2.000.000 di visualizzazioni. Ad oggi sono indicate e contattabili più di 300 strutture di tutta Italia che aderiscono al Bonus Vacanze.
Grazie agli ampi spazi, alle tante attività all’aria aperta e al contatto con la natura, i campeggi e villaggi si sono rivelati una scelta di vacanza molto apprezzata nel contesto di prevenzione e sicurezza in questo particolare e complesso periodo e continuano a rappresentare una valida soluzione che possa coniugare vacanza e sicurezza.Ulteriori approfondimenti su:https://www.camping.it/it/camping-bonus-vacanze.aspx
Economia e finanza Startup e innovazione
Nasce Mizuya, piattaforma che fornice “temporary credit management” alle imprese in difficoltà nella ripartenza post-Covid
Posted on February 28, 2021
Il mercato in cui operano le Imprese italiane è profondamente cambiato e la pandemia ha accelerato, violentemente, questo processo avviato nel corso negli ultimi anni. Gli studi e le analisi svolte in questi mesi sugli effetti prodotti dalla pandemia rappresentano uno scenario scoraggiante soprattutto per quelle Imprese, di micro e piccola dimensione, che avevano rinviato nel tempo, lo sviluppo di un Area Finanziaria nel proprio interno. La gran parte delle imprese italiane inoltre rientrano nella categoria delle "micro e piccole medie", a volte anche a conduzione familiare, con struttura limitata per via della dimensione e fatturato e quindi meno "reattive" ad adeguare il proprio modello di business. In questi casi, lo strumento della garanzia è servito per gestire, per quanto possibile, le linee di credito in essere e per accedere ai "finanziamenti di sopravvivenza".
La gestione attiva della finanza aziendale farà la differenza tra riaprire o chiudere per sempre.
La disciplina del Credit Management permette di gestire con grande efficiacia la finanza aziendale: presidiare il fatturato, analizzare e monitorare il rapporto finanziario ed economico con Clienti e fornitori, dialogare "alla pari" con i partner bancari e finanziari, saper armonizzare diversi strumenti finanziari in funzione delle mutevoli esigenze rappresenta la soluzione.
Mizuya nasce proprio per dare una soluzione concreta ed innovativa: specifiche competenze maturate nell’ambito della disciplina del Credit Management operano ispirate dalla dinamicità e dall'efficienza tipica del modello FinTech.
Il Credit Manager di Mizuya potremmo definirlo un "deliberante" che svolge la propria attività di temporary credit management, presso l'azienda cliente e genera specifiche Strategie e Tattiche operative.
Solo vivendone le dinamiche in tempo reale si riesce a svolgere attività preventiva e propositiva di soluzioni, di monitoraggio, di sostegno allo sviluppo del business dell'impresa come il presidio e la protezione dell'"ossigeno vitale per l'impresa": la sua liquidità.
Prende così forma la "credit policy" a chi concedere credito ed a quali condizioni.
Il nostro modello operativo offre "competenze", molto qualificate, in ambiti eterogenei, della Finanza d'Impresa.
Siamo fermamente convinti che prima degli strumenti l'impresa debba far proprie le competenze specifice: capaci di fare strategia e tattica operativa.
I Credit Manager di Mizuya rappresentano la sintesi delle diverse competenze messe a sistema tra loro: un professionista individua una soluzione ad un problema, il Credit Manager Mizuya rappresenta la sintesi di tutte le soluzioni espresse dai colleghi.
Ci piace pensare, che ogni impresa italiana debba e possa organizzarsi "come un Istituto di Credito" e porre quindi lo stesso grado di attenzione quando concede fidi commerciali, genera fatturato sano e seleziona i propri clienti e fornitori.
E' estremamente difficile, e lo sarà sempre più, "misurare" la qualità e la solidità dei clienti e dei fornitori. Anche gli stessi Istituti di Credito, quando termineranno le moratorie e le garanzie offerte da Medio Credito Centrale e Sace, in assenza dell'"ultimo pagatore" (che non sarà più lo Stato) faranno una grande selezione dei Clienti a cui concedere affidamenti. Gli stessi strumenti di analisi di rating e reportistica tradizionalmente usati a sostegno della "misurazione" della qualità dell'Impresa, hanno segnato il passo e si sono dovuti, gradualmente adeguare, arricchendo in alcuni casi il dato storico di bilancio con "l'esperianza di pagamento" più recente.
I Bilanci delle Imprese rappresenteranno, dati storici influenzati dall'attività svolta o non svolta per effetto del Covid e quindi l'accesso al credito sarà ancor più difficile rispetto al passato. La stessa capacità restitutiva, che rappresenta uno degli elementi cardini di una concessione di credito, sarà un elemento di debolezza per le imprese. Mentre stiamo cercando di affrontare e superare l'emergenza pandemica, sotto traccia, stà prendendo sempre più forma un nuovo virus: il "virus finanziario".
"Le Imprese italiane si trovano quindi affrontare un nuovo scenario, e possono scegliere come affrontarlo. La gestione finanziaria attiva rappresenterà per tutte le aziende, indipendentemente dalla dimensione di fatturato e dal posizionamento di mercato, il Suo cuore nevralgico.
Ci piace molto il principio da noi coniato che "la Formazione Crea Indipendenza": nello svolgimento dell'attività di temporary credit management presso la sede dei nostri Clienti, svolgiamo una vera e propria attività di formazione, rivolta alla struttura interna dell'Impresa, dall'area amministrativa a quella commerciale, con il preciso obiettivo di trasferire competenze e sensibilità utili a generare scelte consapevoli.
Per approfondire:
link alla Piattaforma Mizuya: https://mizuya.it/
se vuoi contattare Mizuya: marketing@mizuya.it
per restare aggiornato delle nostre attività segui la nostra pagina LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/mizuya-piattaforma-dinamica-di-credit-management
Per farti "contaminare le Idee" segui i nostri Articoli e gli Editoriali EdiMiz: https://mizuya.it/mizuya-academy/
La gestione attiva della finanza aziendale farà la differenza tra riaprire o chiudere per sempre.
La disciplina del Credit Management permette di gestire con grande efficiacia la finanza aziendale: presidiare il fatturato, analizzare e monitorare il rapporto finanziario ed economico con Clienti e fornitori, dialogare "alla pari" con i partner bancari e finanziari, saper armonizzare diversi strumenti finanziari in funzione delle mutevoli esigenze rappresenta la soluzione.
Mizuya nasce proprio per dare una soluzione concreta ed innovativa: specifiche competenze maturate nell’ambito della disciplina del Credit Management operano ispirate dalla dinamicità e dall'efficienza tipica del modello FinTech.
Il Credit Manager di Mizuya potremmo definirlo un "deliberante" che svolge la propria attività di temporary credit management, presso l'azienda cliente e genera specifiche Strategie e Tattiche operative.
Solo vivendone le dinamiche in tempo reale si riesce a svolgere attività preventiva e propositiva di soluzioni, di monitoraggio, di sostegno allo sviluppo del business dell'impresa come il presidio e la protezione dell'"ossigeno vitale per l'impresa": la sua liquidità.
Prende così forma la "credit policy" a chi concedere credito ed a quali condizioni.
Il nostro modello operativo offre "competenze", molto qualificate, in ambiti eterogenei, della Finanza d'Impresa.
Siamo fermamente convinti che prima degli strumenti l'impresa debba far proprie le competenze specifice: capaci di fare strategia e tattica operativa.
I Credit Manager di Mizuya rappresentano la sintesi delle diverse competenze messe a sistema tra loro: un professionista individua una soluzione ad un problema, il Credit Manager Mizuya rappresenta la sintesi di tutte le soluzioni espresse dai colleghi.
Ci piace pensare, che ogni impresa italiana debba e possa organizzarsi "come un Istituto di Credito" e porre quindi lo stesso grado di attenzione quando concede fidi commerciali, genera fatturato sano e seleziona i propri clienti e fornitori.
E' estremamente difficile, e lo sarà sempre più, "misurare" la qualità e la solidità dei clienti e dei fornitori. Anche gli stessi Istituti di Credito, quando termineranno le moratorie e le garanzie offerte da Medio Credito Centrale e Sace, in assenza dell'"ultimo pagatore" (che non sarà più lo Stato) faranno una grande selezione dei Clienti a cui concedere affidamenti. Gli stessi strumenti di analisi di rating e reportistica tradizionalmente usati a sostegno della "misurazione" della qualità dell'Impresa, hanno segnato il passo e si sono dovuti, gradualmente adeguare, arricchendo in alcuni casi il dato storico di bilancio con "l'esperianza di pagamento" più recente.
I Bilanci delle Imprese rappresenteranno, dati storici influenzati dall'attività svolta o non svolta per effetto del Covid e quindi l'accesso al credito sarà ancor più difficile rispetto al passato. La stessa capacità restitutiva, che rappresenta uno degli elementi cardini di una concessione di credito, sarà un elemento di debolezza per le imprese. Mentre stiamo cercando di affrontare e superare l'emergenza pandemica, sotto traccia, stà prendendo sempre più forma un nuovo virus: il "virus finanziario".
"Le Imprese italiane si trovano quindi affrontare un nuovo scenario, e possono scegliere come affrontarlo. La gestione finanziaria attiva rappresenterà per tutte le aziende, indipendentemente dalla dimensione di fatturato e dal posizionamento di mercato, il Suo cuore nevralgico.
Ci piace molto il principio da noi coniato che "la Formazione Crea Indipendenza": nello svolgimento dell'attività di temporary credit management presso la sede dei nostri Clienti, svolgiamo una vera e propria attività di formazione, rivolta alla struttura interna dell'Impresa, dall'area amministrativa a quella commerciale, con il preciso obiettivo di trasferire competenze e sensibilità utili a generare scelte consapevoli.
Per approfondire:
link alla Piattaforma Mizuya: https://mizuya.it/
se vuoi contattare Mizuya: marketing@mizuya.it
per restare aggiornato delle nostre attività segui la nostra pagina LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/mizuya-piattaforma-dinamica-di-credit-management
Per farti "contaminare le Idee" segui i nostri Articoli e gli Editoriali EdiMiz: https://mizuya.it/mizuya-academy/
Economia e finanza Motori News Scienza e tecnologia Startup e innovazione
Tesla battuta, ecco la prima Ferrari 360 Modena venduta in bitcoin
Posted on February 15, 2021
Padova - Negli ultimi mesi, sempre più persone hanno iniziato a conoscere bitcoin: la principale valuta digitale che ha generato interesse, tanto tra i privati, quanto tra le aziende. Lo dimostra (anche) il trend positivo delle ultime settimane, riflesso non solo dell’apprezzamento importante del prezzo della criptovaluta, ma anche da un aumento dell’adozione della stessa come “bene di scambio”, soprattutto nel mercato dell’auto. Infatti molte concessionarie hanno iniziato ad introdurre bitcoin come sistema di pagamento - come nel recente caso di Veloce Classic di Padova.
L’operazione ha portato notevole visibilità alla concessionaria, così da attirare l’attenzione di più clienti alto-spendenti, come nel caso di un cliente il quale ha deciso di acquistare una Ferrari 360 Modena pagando direttamente in bitcoin, registrando un primato in Italia.
Il tutto reso possibile grazie alla solida collaborazione tra la concessionaria e la società tinkl.it S.r.l (parte del gruppo The Rock Trading - Digital Rock Holding S.p.A.), la quale mette a disposizione un servizio a costo zero, che permette ad aziende, imprenditori e chiunque abbia una P.IVA, di accettare pagamenti in bitcoin, ricevendo però un bonifico in euro: senza ulteriori incombenze gestionali.
Commenta Daniele Pregnolato, CEO di tinkl.it: “Siamo compiaciuti e molto soddisfatti di aver risposto, grazie al nostro servizio a costo zero per il commerciante, a una precisa esigenza dell’acquirente, a maggior ragione in un momento storico estremamente particolare. Questo accordo può diventare la base per un'ulteriore diffusione della valuta digitale come sistema di pagamento oggettivamente riconosciuto.” Segue Veloce Classic: “Ringraziamo l’acquirente che ci ha avvicinato a questo nuovo mondo e l’azienda tinkl.it per averci seguito dall’inizio alla fine con grande professionalità e aver reso questa vendita possibile.”
L’acquirente, tecnologicamente evoluto, ha apprezzato la capacità del concessionario di far fronte alla propria richiesta e di adattarsi alle nuove frontiere offerte dal mondo fintech, nonché il rapido servizio offerto dalla società tinkl.it che in poche ore ha permesso di processare la transazione.
***
tinkl.it è l’azienda fintech Italiana che ha progettato e sviluppato il primo processore di pagamenti in bitcoin. La società è parte del gruppo The Rock Trading, di proprietà della Digital Rock Holding S.p.A. Il commerciante, attraverso tinkl.it, ha la possibilità di accettare pagamenti in bitcoin ricevendo direttamente un bonifico del corrispettivo in euro; non entrando mai in contatto diretto con la valuta virtuale. https://tinkl.it/ https://therocktrading.com/it/ https://digitalrockholding.it/
Veloce Classic: https://www.veloceclassic.com/ https://www.instagram.com/veloceclassic_london/ Bitcoin you are (now) welcome! (thanks tinkl.it!)
Contatti per la stampa:
tinkl.it
Daniele Pregnolato (Amministratore Delegato) - 3474105822
Veloce Classic
media@veloceclassic.com - Mob. 0497986563
L’operazione ha portato notevole visibilità alla concessionaria, così da attirare l’attenzione di più clienti alto-spendenti, come nel caso di un cliente il quale ha deciso di acquistare una Ferrari 360 Modena pagando direttamente in bitcoin, registrando un primato in Italia.
Il tutto reso possibile grazie alla solida collaborazione tra la concessionaria e la società tinkl.it S.r.l (parte del gruppo The Rock Trading - Digital Rock Holding S.p.A.), la quale mette a disposizione un servizio a costo zero, che permette ad aziende, imprenditori e chiunque abbia una P.IVA, di accettare pagamenti in bitcoin, ricevendo però un bonifico in euro: senza ulteriori incombenze gestionali.
Commenta Daniele Pregnolato, CEO di tinkl.it: “Siamo compiaciuti e molto soddisfatti di aver risposto, grazie al nostro servizio a costo zero per il commerciante, a una precisa esigenza dell’acquirente, a maggior ragione in un momento storico estremamente particolare. Questo accordo può diventare la base per un'ulteriore diffusione della valuta digitale come sistema di pagamento oggettivamente riconosciuto.” Segue Veloce Classic: “Ringraziamo l’acquirente che ci ha avvicinato a questo nuovo mondo e l’azienda tinkl.it per averci seguito dall’inizio alla fine con grande professionalità e aver reso questa vendita possibile.”
L’acquirente, tecnologicamente evoluto, ha apprezzato la capacità del concessionario di far fronte alla propria richiesta e di adattarsi alle nuove frontiere offerte dal mondo fintech, nonché il rapido servizio offerto dalla società tinkl.it che in poche ore ha permesso di processare la transazione.
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tinkl.it è l’azienda fintech Italiana che ha progettato e sviluppato il primo processore di pagamenti in bitcoin. La società è parte del gruppo The Rock Trading, di proprietà della Digital Rock Holding S.p.A. Il commerciante, attraverso tinkl.it, ha la possibilità di accettare pagamenti in bitcoin ricevendo direttamente un bonifico del corrispettivo in euro; non entrando mai in contatto diretto con la valuta virtuale. https://tinkl.it/ https://therocktrading.com/it/ https://digitalrockholding.it/
Veloce Classic: https://www.veloceclassic.com/ https://www.instagram.com/veloceclassic_london/ Bitcoin you are (now) welcome! (thanks tinkl.it!)
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Economia e finanza
IL 2021 POTREBBE ESSERE L’ANNO DEL PRIVATE EQUITY E DELLA BORSA, MA ATTENZIONE AGLI ADVISORS SENZA REGOLE
Posted on February 15, 2021
Milano - Il Covid-19 che ancora crea preoccupazione in Europa ha creato moltissime difficoltà alle aziende sul piano finanziario ed organizzativo. Con il nuovo governo del Prof. Mario Draghi potrebbe essere molto favorevole per le PMI la quotazione in Borsa e l’intervento di fondi di Private Equity.
In questo momento in cui il coronavirus ha fatto perdere terreno e competività a molte PMI quotate, la ricetta per la ripresa si può trovare non solo nel mondo bancario con linee di credito agevolate o nell’emissione di obbligazioni, ma anche attraverso l’intervento nelle PMI di Fondi di Private Equity e l’avvicinamento ai Mercati di Capitale con la Quotazione in Borsa. Un’indicazione sul modo di pensare del PdC Mario Draghi si legge un’indicazione possiamo provare a ricavarla dalle Considerazioni Finali di Banca d’Italia del 31 maggio 200, quando il professor Draghi ne era il governatore. A pagina 15 della relazione all’Assemblea ordinaria dei partecipanti, sul tema il professore dichiarava testualmente: «Gli intermediari specializzati nel capitale di rischio possono agevolare la crescita delle piccole e medie imprese, contribuire al rafforzamento della struttura manageriale, favorire l’accesso ai mercati di Borsa, accompagnare il ricambio generazionale».
Alessandro Sannini commenta: “C’è quindi da augurarsi che nella revisione in atto del Recovery Plan, che grazie alle ingenti risorse stanziate rappresenta probabilmente l’ultima grande opportunità che viene offerta al nostro Paese per poter impostare un percorso di rinnovata crescita e sviluppo, anche e soprattutto a vantaggio delle nuove generazioni, si tenga conto di questo importante settore e si stabiliscano modalità di intervento a supporto delle imprese, oggi necessarie, in una sana logica di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, rispettosa del mercato e delle sue dinamiche, sfruttando al meglio e nell’interesse del Paese le competenze e le significative risorse, anche finanziarie, offerte dagli operatori attivi in questo settore, siano essi nazionali o internazionali. Tutto questo può passare dal Private Equity e dalla quotazione in Borsa anche in una prospettiva Europea con l’arrivo di Euronext che ha acquisito Borsa Italiana.”.
Tutte queste attività sia di quotazione in Borsa e di acquisizione da parte di operatori capitale di rischio hanno come protagonista la categoria degli advisors come supporto agli imprenditori nel cammino verso i mercati ed è importante fare attenzione a chi svolge attività di consulenza. Il manager sottolinea “La gestione spesso troppo “familistica” (e non meritocratica) delle aziende si vede anche nel mondo dell’advisory. Per sostenere il rilancio dell’Italia e delle sue PMI sarebbe necessario che chi si occupa dell’assistenza alle PMI che intendono aprirsi al mercato abbiano un disciplinare di condotta’ e ci siano delle garanzie sulla specializzazione dell’advisor da parte di Consob che potrebbe essere l’autorità giusta per questo tipo di attività. “
In questo momento in cui il coronavirus ha fatto perdere terreno e competività a molte PMI quotate, la ricetta per la ripresa si può trovare non solo nel mondo bancario con linee di credito agevolate o nell’emissione di obbligazioni, ma anche attraverso l’intervento nelle PMI di Fondi di Private Equity e l’avvicinamento ai Mercati di Capitale con la Quotazione in Borsa. Un’indicazione sul modo di pensare del PdC Mario Draghi si legge un’indicazione possiamo provare a ricavarla dalle Considerazioni Finali di Banca d’Italia del 31 maggio 200, quando il professor Draghi ne era il governatore. A pagina 15 della relazione all’Assemblea ordinaria dei partecipanti, sul tema il professore dichiarava testualmente: «Gli intermediari specializzati nel capitale di rischio possono agevolare la crescita delle piccole e medie imprese, contribuire al rafforzamento della struttura manageriale, favorire l’accesso ai mercati di Borsa, accompagnare il ricambio generazionale».
Alessandro Sannini commenta: “C’è quindi da augurarsi che nella revisione in atto del Recovery Plan, che grazie alle ingenti risorse stanziate rappresenta probabilmente l’ultima grande opportunità che viene offerta al nostro Paese per poter impostare un percorso di rinnovata crescita e sviluppo, anche e soprattutto a vantaggio delle nuove generazioni, si tenga conto di questo importante settore e si stabiliscano modalità di intervento a supporto delle imprese, oggi necessarie, in una sana logica di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, rispettosa del mercato e delle sue dinamiche, sfruttando al meglio e nell’interesse del Paese le competenze e le significative risorse, anche finanziarie, offerte dagli operatori attivi in questo settore, siano essi nazionali o internazionali. Tutto questo può passare dal Private Equity e dalla quotazione in Borsa anche in una prospettiva Europea con l’arrivo di Euronext che ha acquisito Borsa Italiana.”.
Tutte queste attività sia di quotazione in Borsa e di acquisizione da parte di operatori capitale di rischio hanno come protagonista la categoria degli advisors come supporto agli imprenditori nel cammino verso i mercati ed è importante fare attenzione a chi svolge attività di consulenza. Il manager sottolinea “La gestione spesso troppo “familistica” (e non meritocratica) delle aziende si vede anche nel mondo dell’advisory. Per sostenere il rilancio dell’Italia e delle sue PMI sarebbe necessario che chi si occupa dell’assistenza alle PMI che intendono aprirsi al mercato abbiano un disciplinare di condotta’ e ci siano delle garanzie sulla specializzazione dell’advisor da parte di Consob che potrebbe essere l’autorità giusta per questo tipo di attività. “
Economia e finanza
JustMary sbarca a Catania, obiettivo 2 milioni di ricavi nel 2020 e quotazione alla borsa di Vienna
Posted on August 24, 2020
Non si ferma la crescita impetuosa di JustMary.fun, la startup lanciata nel 2018 a Milano da due giovani imprenditori milanesi, già fondatori di altre realtà di successo che volevano innovare il settore della Cannabis Light. Dal capoluogo lombardo, dove è attiva del 2018, si è espansa nell'hinterland e poi a Firenze, Torino, Monza e nella Capitale fino a Catania, dove è approdata in questi giorni.
Lo sbarco all'ombra dell'Etna rappresenta per il gruppo un test importante in vista dell'internazionalizzazione del servizio e dello sbarco in altre capitali europee. Complice il successo ottenuto durante la pandemia Covid e i capitali raccolti nel corso degli anni, JustMary.fun ha intenzione di accelerare i propri piani di sviluppo. "Il nostro servizio non vende droga ma prodotti assolutamente legali. Non si tratta di 'sballo': i nostri clienti sono soprattutto lavoratori di età compresa tra i 35 e 60 anni con buona capacità di spesa. L’idea del delivery nel pieno rispetto della privacy ha ottenuto un ottimo riscontro dal pubblico delle città dove siamo attivi: pronto ad accogliere positivamente servizi come il nostro che nascono per facilitare la vita quotidiana", sottolinea Matteo Moretti, uno dei fondatori del gruppo, che nel primo semestre ha registrato ricavi per oltre 1 milione di euro.
Justmary nel 2020 ha continuato ad investire migliaia di euro in marketing, sostenendo l'economia italiana, aumentando sensibilmente il numero dei rider. "Siamo un'impresa che investe e assume in questo periodo difficile per tutti. "Stiamo crescendo del 600% rispetto ai numeri dello scorso anno e, entro la fine del 2020, ci quoteremo alla borsa di Vienna. Tutto ciò è il risultato di una crescita imponente, tanto che in quattro mesi abbiamo fatturato quanto era preventivato per tutto il 2020 e, a Luglio, abbiamo superato il milione di euro di ricavi - ha spiegato Matteo Moretti, CEO di JustMary - Oltre a questo, abbiamo triplicato il personale, passando da 10 a 32 collaboratori, oltre che alzato lo stipendio ai nostri rider, garantendo loro diritti che altre società gli avrebbero negato. Siamo l’impresa che cresce in maniera sana e che aiuta gli Italiani a rilassarsi”.
Nel suo percorso di quotazione verso la borsa di Vienna, JustMary si sta avvalendo del supporto di Pairstech Capital Management LLP, il decimo fra i players più attivi sul mercato bond in Italia, superando per mole gestita nomi come BPER, Cariparma e Banca Promos.
Lo sbarco all'ombra dell'Etna rappresenta per il gruppo un test importante in vista dell'internazionalizzazione del servizio e dello sbarco in altre capitali europee. Complice il successo ottenuto durante la pandemia Covid e i capitali raccolti nel corso degli anni, JustMary.fun ha intenzione di accelerare i propri piani di sviluppo. "Il nostro servizio non vende droga ma prodotti assolutamente legali. Non si tratta di 'sballo': i nostri clienti sono soprattutto lavoratori di età compresa tra i 35 e 60 anni con buona capacità di spesa. L’idea del delivery nel pieno rispetto della privacy ha ottenuto un ottimo riscontro dal pubblico delle città dove siamo attivi: pronto ad accogliere positivamente servizi come il nostro che nascono per facilitare la vita quotidiana", sottolinea Matteo Moretti, uno dei fondatori del gruppo, che nel primo semestre ha registrato ricavi per oltre 1 milione di euro.
Justmary nel 2020 ha continuato ad investire migliaia di euro in marketing, sostenendo l'economia italiana, aumentando sensibilmente il numero dei rider. "Siamo un'impresa che investe e assume in questo periodo difficile per tutti. "Stiamo crescendo del 600% rispetto ai numeri dello scorso anno e, entro la fine del 2020, ci quoteremo alla borsa di Vienna. Tutto ciò è il risultato di una crescita imponente, tanto che in quattro mesi abbiamo fatturato quanto era preventivato per tutto il 2020 e, a Luglio, abbiamo superato il milione di euro di ricavi - ha spiegato Matteo Moretti, CEO di JustMary - Oltre a questo, abbiamo triplicato il personale, passando da 10 a 32 collaboratori, oltre che alzato lo stipendio ai nostri rider, garantendo loro diritti che altre società gli avrebbero negato. Siamo l’impresa che cresce in maniera sana e che aiuta gli Italiani a rilassarsi”.
Nel suo percorso di quotazione verso la borsa di Vienna, JustMary si sta avvalendo del supporto di Pairstech Capital Management LLP, il decimo fra i players più attivi sul mercato bond in Italia, superando per mole gestita nomi come BPER, Cariparma e Banca Promos.